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La serata, dopo la prima litigata di coppia, procedette bene, insieme agli altri non avevano tempo per battibeccare ancora. Alla fine, per la gioia di Sofia, non ci fu nessuna presentazione familiare ufficiale.
Nei piani di Gianluca, la sera del casino con Federica, avrebbe volentieri presentato alla famiglia la ragazza che le stava accanto, ma ciò non fu possibile per l'ora che si era fatta e in quanto subito il giorno successivo erano in procinto di partire per Matera, la capitale della meravigliosa Basilicata. Sito dei famosissimi sassi di Matera, diventato patrimonio dell'Unesco.
Durante il giorno di prove sul nuovo palco per i tre, Sofia fece la conoscenza della ragazza di Ignazio.
"Sofi, ti presento Margherita, la mia ragazza!" Ignazio si avvicinò a Sofia, durante la prova di un duetto di Piero e Gianluca, affiancato da una ragazza dai capelli nerissimi come la pece, con un grande e sincero sorriso sul volto.
"Ma cosa? Non me l'hai mai detto di essere fidanzato, Ignà!" Esclamò lei, leggermente sconvolta.
"Non c'è ne mai stato il modo. " si giustificò lui.
"Beh, meglio tardi che mai. Molto piacere, Sofia!" Disse sfoderando il suo sorriso migliore e allungando la mano alla ragazza che aveva di fronte. "Ti dovrebbero fare santa se stai con lui!" Scherzò, sorridendo mentre Ignazio le fece la linguaccia.
"Ma sai che me lo dicono in molti?" Rispose retorica Margherita.
"Ho già capito, mi darete del filo da torcere voi due insieme!" Commentò Ignazio, allontanandosi da loro, richiamato all'attenzione da Torpedine.
"È sempre il solito!" Rise Margherita osservandolo da lontano. "Senti, visto che siamo qui e dobbiamo aspettare i ragazzi, ti va di andarci a prendere una bibita fresca al bar qui fuori?"
"Volentieri, andiamo!" Rispose, recuperando la borsetta sulla poltrona, felice di avere qualcuno con cui condividere quella vita.

"Finalmente ho trovato un'altra ragazza nella mia stessa posizione! Solo tu, puoi capire gioie e drammi di essere 'la fidanzata di'... E poi a dirla tutta ero già stufa di essere in un ambiente pieno di maschi!" Erano sedute ad un tavolino esterno di un bar nel cuore di Matera. Nonostante il caldo, non potevano di certo mettersi nella sala interna con l'aria condizionata e perdersi il panorama spettacolare, per nulla al mondo.
Sofia ridacchiò. "Credo che inizierò a capirti, ma mi fa molto piacere se diventassimo amiche e non soltanto le 'fidanzate di'!"
"Assolutamente! Anche a me, molto. Quindi raccontami, da quanto stai con Gianluca? Ignazio mi ha detto qualcosina di voi, un tira e molla per un po', giusto?" iniziò Margherita, lasciando poi la frase in sospeso per far continuare Sofia.
"Sì, più o meno è andata così. Sono già sei mesi che ci conosciamo, ma effettivamente stiamo insieme da un mesetto! In realtà, proprio ieri sera stavamo già litigando, siamo due burrasche!"
"Sono proprio queste le coppie più belle, con l'orgoglio si finisce di fare l'amore con la A maiuscola!"
Sofia fece un sorrisetto compiaciuto.
Margherita chiese un po' di curiosità sull'università e sul lavoro di Sofia, mostrandosi molto interessata ad ascoltarla.
Sofia, invece, scoprì di lei che si era laureata in Scienze della Formazione Primaria ed ora copriva un posto precario in una scuola primaria giù in Sicilia. Aveva conosciuto Ignazio alle superiori e dopo vari tira e molla (anche loro) si sono fidanzati solo un anno prima, soprattutto d'estate seguiva il fidanzato durante le tournée estive per recuperare la distanza dell'inverno.
"Quindi un giorno ti chiederò di progettarti la casa. Figata!"
"Ma dai, cioè magari, in effetti punto sull'Interior Design. Per ora punto a finire l'università con un buon voto, poi si vedrà!"
"Dai, torniamo dai ragazzi, così poi ci prepariamo per il concerto!" Disse Margherita, alzandosi e sistemandosi il vestito che indossava.

[...]

Per la serata, Sofia decise di indossare una gonna a tubino molto corta, di un color magenta, e ci abbinò un corpetto bianco con coppe preformate, e un paio di sandali con il tacco spesso e comodo.
Arrivò al teatro dove si sarebbe tenuto il concerto insieme a Margherita e al signor Barone, il padre di Piero, che Sofia trovava molto gentile e simpatico, e poco dopo li raggiunse anche Ernesto, il fratellino di Gianluca.
A seguito del concerto, Sofia aspettò in camera Gianluca il quale come ogni volta, rimaneva nel backstage per gli incontri con i fans.
Dopo la litigata, non avevano avuto modo di parlare soli, senza nessun altro attorno, per cui Sofia aspettava un momento di solitudine con lui per parlare un po'. Era la cosa che le piaceva di più, raccontarsi con lui la propria giornata, o semplicemente dire il suo pensiero. Lui, d'altro canto, la ascoltava senza giudicarla mai.
Passata l'una, Gianluca fece ritorno in camera, e trovò Sofia mezza addormentata in modo scomposto sul divanetto accanto alla finestra.
Si sedette sul bracciolo e le accarezzò dolcemente i capelli, dandole poi un impercettibile bacio sulla fronte, disturbandola però troppo e svegliandola , di conseguenza, dal dormiveglia.
"Gian..." mormorò aprendo gli occhi piano.
"Non volevo svegliarti, scusa!" Disse lui spostandosi accanto a lei a bordo divano.
"Non fa niente, tranquillo. Tanto dovevo ancora struccarmi... meglio così!" rispose lei, facendo cadere le braccia a Gianluca. Che cosa si aspettava? Che gli avrebbe detto che voleva dargli la buonanotte?
"Ehi, tutto ok?" Chiese lei, dandogli un bacio sulla bocca.
"Sei ancora arrabbiata con me?" Domandò Gianluca, avvicinandola a sé stesso.
"No, Gian. Voglio ritornare a fidarmi di te!" sorrise lei, dolcemente, salendogli sulle gambe e affondando il viso nell'incavo tra il collo e la spalla di Gianluca, respirando a pieni polmoni il profumo di lui. Anche se la mente le diceva di frenarsi, il contatto con il ragazzo le mancava.
"Mi sei mancata oggi." Iniziò lui, accarezzandole ancora i capelli.
"Anche tu, ma c'era Margherita a tenermi compagnia. Perché non mi hai mai detto che Ignazio è fidanzato?" Chiese mostrandosi visibilmente scioccata.
"Non me l'hai mai chiesto..." si giustificò sorridendo.
"Ma queste sono cose importanti, avrei voluto essere preparata... Comunque è molto simpatica..." concluse. "E bellissima!"
"Sì molto. Quando viene in tour con noi, è molto di compagnia ed è anche un po' pazza, ma con Igna lo diventi anche se non lo sei!" Rise lui, buttando la testa all'indietro sullo schienale del divano.
"Ma dai! Siete troppo cattivi con quel ragazzo!" Sofia si unì alla risata di lui.
"Non è assolutamente vero!" Si impuntò Gianluca. "E comunque, da tutta la sera, volevo dirti che sei bellissima, così!"
"Wow, grazie! Anche tu, sei molto figo!" Sorrise dolcemente Sofia. "È difficile dividerti con le altre... fan e non!"
"Ma io sono tuo, Sofi! Dal primo giorno fino a quando fa bene!" Disse, citando una loro nota canzone.
"Non rubare le parole dalle canzoni, scemo!"
"Se sono mie sì, posso eccome!" Rispose lui, rubandole le labbra per un bacio poco casto.
"Mi fai impazzire, piccola!" Mormorò Gianluca, lasciando poi dei baci sensuali sulla pelle appena sotto al lobo di Sofia.
Erano le due di notte ma a nessuno dei due fregava se il giorno dopo dovevano svegliarsi presto, bastava restare nei loro abbracci, che conoscevano solo loro, con le loro carezze e i loro baci. Una notte che lasciò il segno, senza andare oltre si addormentarono stretti forte l'una all'altro.

Come un uragano dentro // Gianluca Ginoble Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora