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Il tanto temuto 14 Maggio era alle porte, la discussione di Laurea era già stata compiuta, ormai il peggio era passato per i laureandi. La commissione si era ritirata per decidere i voti finali.
Per Sofia erano presenti tutti, dai genitori, alla cugina Annalisa, i ragazzi Piero e Ignazio con Margherita, amici e amiche di università, le coinquiline di Sofia e anche il fratello di Gianluca, Ernesto, era arrivato direttamente dall'Abruzzo per lei.
"Ci siamooo..." Beatrice, la sua compagna di corso e di scleri da esame la avvisò dell'arrivo della commissione.
"È quasi finita!" Concluse lei, seguendola cercando di mantenere un certo equilibrio sui tacchi alti.
Tutti i laureandi si disposero davanti alla cattedra e uno di fianco all'altro attesero la lettura dei voti.
Nell'aula magna del dipartimento di Architettura, si fece di colpo silenzio quando il dirigente si alzò in piedi e prese il microfono in mano.
Ed arrivò anche il suo di momento, quello tanto atteso, quasi alla conclusione dell'elenco dei laureandi.
"Signorina Rizzi, la commissione, considerato il curriculum degli studi da Lei compiuto e valutata la tesi di laurea, attribuisce alla prova finale la votazione di 110/110.
Per l'autorità conferitami dal Magnifico Rettore la proclamo Dottoressa in Architettura."
Sofia tirò un sospiro di sollievo e strinse la mano con decisione a tutti i membri della commissione con un grande sorriso sul volto.
"Il Rettore che oggi presenzia e ha ascoltato la discussione le ha conferito la lode. Complimenti signorina Rizzi!"
Sofia, sorpresa da quanto appena detto, strinse la mano al Rettore, ringraziandolo commossa.
"Brava Sofi, sei stata grande!" Subito Beatrice la abbracciò e insieme si strinsero in un abbraccio liberatorio. Tre anni di studio matto e disperatissimo erano giunti al termine.
"Grazie Bea, anche tu!"
Uscirono dall'aula dopo le famiglie, con le tesi in mano. Sofia individuò tra la folla Gianluca e gli corse incontro. Lui subito la accolse con un mazzo di rose rosse, e la prese tra le possenti braccia.

"Sono fiero di te, Uragano!" Dichiarò lasciandole un bacio sulla fronte.

"Grazie, grazie Gian!" Sofia sorrise abbracciandolo ancora. Avrebbe voluto baciarlo ma si trattenne e salutò tutti gli altri invitati con grande entusiasmo e gioia.
Margherita le sistemò la corona d'alloro sulla testa.
"Eccoti amica mia!"
"Oddio, che ansia. Ma la lode!?"
"Daiii, sei stata brava! Dottore, dottore, dottore!" Iniziarono a cantilenare lì intorno, qualcuno le passò una bottiglia di spumante che aprì facendo qualche disastro.

"Ciao papà, ciao mamma!" Disse, andandogli incontro.
"Ciao gioia. Sei stata bravissima, sono così orgoglioso di te, davvero!" Si commosse il padre, abbracciandola amorevole.
"Grazie mille papà. Sono contenta che siete riusciti a venire!"
"Non ci saremmo persi questo giorno così importante per nulla al mondo!"
"Brava Sofia!" Si complimentò la madre, rimanendo comunque sulle sue.
Sofia la guardò e sorrise, avvicinandosi per abbracciarla.
"Venite, vi voglio far conoscere una persona."

"Gian, vieni un secondo?" Disse, prendendolo per mano.
Piero e Ignazio iniziarono a ridacchiare. "Grandi presentazioni in arrivo!" Iniziò Piero, avvisando l'amico.
"Buona fortuna Gianlu!" Continuò Ignazio, beccandosi uno scapellotto dalla fidanzata.

"Eccomi!" Disse Sofia, avvicinandosi ai suoi genitori. "Mamma e papà, lui è Gianluca, il mio ragazzo, ma già sicuramente l'avrete capito!"
"Piacere Gianluca, io sono Andrea!" Subito il padre gli porse la mano, che Gianluca strinse deciso.
"Io sono Emma invece!"
"Mi fa molto piacere conoscere i genitori di questa ragazza stupenda!"
"Anche per noi, anche se mai ci ha detto di essere in dolce compagnia..."
"Dai, papà, aspettavo una giornata speciale!" Sorrise Sofia, continuando a stringere la mano di Gianluca.

Dopo aver fatto le foto davanti all'ateneo con familiari e amici si spostarono nel ristorante per un pranzo in compagnia, che si concluse con una torta, tante risate e foto ricordo.
"Sofi, ti va di venire un po' da me?" Chiede Gianluca prendendola da parte.
"Volentieri, saluto i miei e avviso le altre!"

E così tornarono a casa (di Gianluca) insieme con l'auto di Sofia.
"Allora come ti senti da laureata?" Chiede Gianluca, allentandosi la cravatta e sedendosi sul divano, invitando Sofia a seguirlo.
Sofia si tolse le scarpe e a piedi nudi lo raggiunse, sedendogli accanto.
"Soddisfatta! Non pensavo di poter prendere anche la lode, sono stupita!"
"Ma cosa? Sei stata bravissima, te la meriti!"
Sofia sorrise.
"Ora ti posso chiamare Architetto!"
"Ahahah! Sì, hai ragione. Sono felice."
Gianluca si sporse leggermente e le rubò un bacio a fior di labbra.
"Sono molto fiero di te. A proposito di laurea, tutti ti hanno dato il regalo e io ancora no."
"Ma dai, non serve. Sei con me, mi basta questo, mi basti tu!"
"Stai diventando troppo dolciosa, te lo dico!"
"Infatti non è proprio da me, ti ho anche messo nei ringraziamenti della tesi, devo proprio stare male..."
"Ma che?! Davvero?"
"Certo, ti va di sentirli?" Chiese lei, diventando subito più timida.
"Assolutamente sì!" Disse osservandola poi alzarsi e recuperare il libricino bordeaux, ancora teneva sulla testa la corona d'alloro.

"Okay. Allora salto la parte dei professori che è noiosa, quella delle amiche, e ci siamo.
Infine, ma non per importanza, ringrazio il mio ragazzo. Anche se ci conosciamo da poco, sei stato la mia ancora di salvezza nei periodi bui, abbiamo ancora tanto da conoscere l'uno dell'altra, ancora tanto da fare insieme ma so che senza di te, nell'ultimo mese, non sarei mai arrivata a questo traguardo, con serenità.
E poi ho ringraziato anche me stessa, bla bla."
Gianluca la prese per un braccio e se la portò sulle gambe per stringerla ancora di più.
"Davvero le pensi?"
"Sì. Credo che se fossimo ancora lontani non avrei mai passato questo mese e mezzo in serenità e tranquillità, è questo il tuo potere su di me. Quando siamo insieme, fai sparire tutte le cose brutte, i pensieri negativi, sono serena e felice se ci sei tu nelle mie giornate."
"Ti amo." Sussurrò Gianluca sorridendo e le lasciò un bacio sul naso.
Sofia rimase in silenzio, su questo punto aveva ancora da lavorare. Nonostante questo, le paure non erano del tutto sparite e solo con l'aiuto e l'impegno di Gianluca poteva superarle.

"Che cosa fai domani? Perché avrei una proposta da farti... se te la senti e se non ti sembro troppo frettoloso." osò chiedere Gianluca, era il momento di anticiparle il regalo.

"Dipende dalla proposta... dai spara." Lo assecondò Sofia, ormai suscitata dalla curiosità.

"Un giorno o due a Venezia. Solo io e te per festeggiare la tua laurea." Propose, ed era felice di farlo ma anche un po' impaurito, non sapendo la reazione che avrebbe avuto Sofia.
Contro ogni aspettativa Sofia abbozzò un sorriso. "Beh, io domani non lavoro e poi il giorno dopo è sabato quindi... Ma voi non siete un po' impegnati per l'organizzazione dei concerti?"

"Michele mi ha concesso un giorno di tregua! Lo prendo per un sì quindi!"

Sofia non rispose e lo baciò. A volte le parole non servivano, a quei due bastavano i loro baci e i sorrisi per capirsi.

Orario un po' insolito ma ho appena finito di scrivere e non potevo non pubblicare!
Nuova proposta allettante da parte di Gianluca, Venezia! Niente male, no?
Buonanotte 🫶🏼⭐️

Come un uragano dentro // Gianluca Ginoble Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora