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Nei giorni successivi, Sofia cercò Gianluca e viceversa. Ogni momento era buono per vedersi e passare del tempo insieme.
Quel sabato, Sofia fece un passo in avanti gigante per i suoi standard.
A breve, Gianluca doveva arrivare a casa sua. Sofia aveva gentilmente sfrattato le sue amiche da casa, mandandole chi dal fidanzato, chi dalle amiche.
Era uscita presto la mattina, recandosi al mercato settimanale ad aggiudicarsi i prodotti più belli e sani, come le consigliava sempre la signora Gemma, la governante che veniva a casa quando ancora era piccola.
Arrivò a casa dopo lavoro e si mise subito ai fornelli, sotto la guida esperta dei cinquanta libri di ricette che aveva sfogliato.

Dopo aver preparato tutto, andò nella sua camera per iniziare a prepararsi.
Voleva rimanere comoda, non dovevano andare da nessuna parte, decise quindi di indossare un paio di jeans leggermente larghi per la sua figura esile. Prese una maglia a costine nera e la infilò nei pantaloni. Si truccò accuratamente, e si arricciò i capelli sulle lunghezze.
Si guardò allo specchio e tutto sommato si vedeva abbastanza carina.
Verso le venti, suonò il campanello.
Sofia saltò sulla sedia, guardò l'ora ben tre volte. Non poteva essere Gianluca, avevano concordato per le venti e trenta circa. Prima Gianluca aveva una riunione con i ragazzi, era decisamente impossibile.
Aprì la porta e scese i gradini.
"Ciao Sofia"
Era Luciano.
"Luciano... che cosa ci fai qui?" Chiese stupita.
"Avevo voglia di vederti"
Lei lo guardò e già l'ansia iniziò a farsi sentire.
Fece un sospiro e incrociò le braccia sotto il seno.
"Luciano... ti ho già detto..."
"Si lo so, me lo ricordo. Ma non siamo mai usciti insieme..." disse avvicinandosi a Sofia. "Insomma, potresti darmi una possibilità..."
Sofia aggrottò le sopracciglia cercando di capire cosa intendesse.
"Ti va di uscire con me?"
"Ora?" Sbottò a bruciapelo, senza pensarci.
"Sì perché no?" Sorrise.
"Veramente io ora avrei da fare..." non sapeva come liquidarlo, Gianluca sarebbe arrivato a momenti.
Luciano abbassò la testa, come se fosse appena stato sconfitto.
"Facciamo un'altra volta però?"
Sofia alzò le spalle, incapace di rispondere.
Non ebbe neanche il tempo di voltarsi indietro, che Luciano la prese per il polso, facendola girare verso di lui, le sue labbra premettero su quelle di Sofia, incerte. Capitò tutto in un nano secondo.
Sofia non si rese conto di quello che stava succedendo finché non sentì una portiera di una macchina chiudersi con una forza tale da farla sbalzare leggermente.
Si staccò bruscamente spingendo via Luciano premendo le mani sul possente torace di lui.
Alzò lo sguardo e vide Gianluca voltarsi indietro. Li aveva visti, sicuramente li aveva visto quella scena.
Sofia scese i gradini velocemente, rischiando di ruzzolare giù dalle scale.
"Gianluca!" Urlò Sofia, con la voce strozzata.
Gianluca salì sulla macchina, deluso. Ancora una volta, una ragazza l'aveva deluso e sì, pensò anche che per tutto quel tempo Sofia l'avesse preso in giro.
"Vaffanculo Sofia!" Sibilò Gianluca nell'abitacolo della sua macchina.

"Aspetta Gianluca, cazzo!"
Sofia cercò di raggiungere la macchina di Gianluca ma lui sgommò via, lontano da lei. Sofia sospirò in mezzo al marciapiede, rimase lì impalata per qualche minuto buono, non sapendo che cosa fare, affondando le mani nei capelli.
Piano piano, sentì dei passi avvicinarsi a lei. Non aveva neanche la forza di girarsi, tanto sapeva che si trattava di Luciano.
"Non dire niente, voglio rimanere da sola" si voltò e si diresse verso la porta di casa.
"Scusami io non credevo che aspettassi un ragazzo..."
"Lascia stare!" Disse lei con tono di voce brusco. Entrò dentro casa, spense le candele che illuminavano la cucina e prese il telefono.
Chiamò Gianluca un paio di volte senza avere risposta.
"Non è possibile..."
Aveva il numero di Piero salvato sul telefono, una volta Gianluca aveva bisogno di parlargli e avendo il telefono scarico usò quello di Sofia. Decise di provarci, non le costava nulla.
Rispose dopo qualche squillo.
"Pronto?"
"Ciao Piero, sono Sofia."
Dall'altro capo del telefono, ci fu un istante di silenzio. "Ciao Sofia, tutto bene? È successo qualcosa?" Le domande di Piero erano più che comprensibili, non poteva capire ciò che era successo e il perché Sofia avesse così bisogno di parlare con lui.
"No no, niente tranquillo. Per caso, Gianluca è con voi?" Chiese, incrociando le dita.
"No, Gianlu è uscito direi mezz'ora fa ma non è tornato. Perché?"
"Va bene, grazie Piero. Scusa il disturbo" e riattaccò prima che Piero potesse chiederle qualcosa.
Bene, fantastico. Veramente fantastico.
E ora cosa doveva fare?
Ormai quel bacio tra lei e Luciano aveva rovinato tutto e Gianluca aveva tutte le ragioni per odiarla. Non era di certo una bella scena vedere la ragazza con cui ti frequenti baciare un altro davanti ai propri occhi. Lei lo capiva bene.
Prese una giacchetta di pelle e uscì. La temperatura era abbastanza fredda nonostante fosse maggio. Girovagò per qualche ora. Sofia non conosceva molto i posti che frequentava abitualmente Gianluca, e si trascinò negli angoli più isolati di Bologna.
Lei faceva così quando si sentiva delusa da tutti e da tutto. Cercava il posto più isolato, con poca gente ed era capace di restarci per ore, in silenzio, con la rotella dei suoi pensieri che girava ininterrottamente.
Erano ormai le ventitré, stava girando senza meta e senza sosta da due ore, si arrese decidendo quindi di tornare a casa. Era inutile, non l'avrebbe trovato.
Tornò a casa, le sue amiche non erano ancora rincasate. Prese il suo telefono che aveva lasciato a casa nella confusione e trovò qualche chiamata da Piero e un paio da un numero sconosciuto.
Che cosa voleva Piero da lei?
Lo richiamò subito con le mani tremanti e la mente che ormai viaggiava da sola.
"Sofia! Finalmente rispondi!" Esclamò Piero. Dalla voce sembrava quasi sollevato.
"Perché? È successo qualcosa a Gianluca?"
"Gianlu è tornato in hotel ubriaco marcio. Ha completamente perso il lume della ragione. Non succedeva da tempo direi. Non fa altro che cercarti e chiamarti..."
"Lui... che cosa?" I suoi due neuroni che riuscivano a ragionare lucidamente metabolizzarono lentamente le parole di Piero.
"È in condizioni pessime, non so che cosa fare. Ha bevuto troppo, ora è con Ignazio. Non è che potresti venire?"
Sofia sbiancò improvvisamente, chiamò un taxi e dopo poco era sotto l'hotel di Gianluca.
Attraversò il parcheggio ed entrò nella hall.
"Buonasera!" Esclamò il ragazzo alla reception con un grande sorriso sul volto.
Non c'era proprio niente da ridere, pensò Sofia.
"Ehm, buonasera. Avrei bisogno di sapere il numero della stanza di Gianluca Ginoble, per favore..." chiese gentilmente.
"Mi scusi, ma non posso dargliela per privacy... lei chi è?"
"Sono..." cosa erano loro due esattamente? " una sua amica, ho bisogno di parlagli urgentemente..."
"Le ripeto che purtroppo da regolamento non posso proprio comunicarglielo, mi spiace"
"Se non fosse urgente non glielo chiederei, mi creda..." lo supplicò Sofia con un sibilo, portandosi una mano sul petto. Non sapeva cos'altro dirgli.
"Sofia, vieni. Chiedo scusa, è con noi" Sofia alzò lo sguardo e vide Ignazio raggiungerla e salvarla da quella situazione che stava diventando decisamente imbarazzante e metterle una mano sulla spalla.
"Va bene, signor Boschetto. Allora, ho bisogno solamente di un documento d'identità.."disse il ragazzo che doveva chiamarsi Riccardo come c'era scritto sulla targhetta che portava sulla giacca. "Chiedo scusa per essere stato un po' brusco prima..." disse desolato a Sofia.
"Nessun problema, capisco!"
Una volta completata la registrazione, Ignazio la trascinò verso gli ascensori.
"Scusaci se ti abbiamo chiamato, ma non sappiamo che cosa fare..."
"Non preoccupatevi, è colpa mia.." disse più a se stessa che a lui.
Ignazio la guardò cercando di capirne di più. Sofia distolse lo sguardo dagli occhi scuri di Ignazio.
"Non devi spiegarmi nulla, Sofia, tranquilla. Almeno non a me"

Buonasera a tutti!
Finalmente riesco a scrivere qualcosa, spero non ci siano troppi errori e che non faccia schifo!😬
L'estate è ormai inoltrata e si avvicinano le vacanze anche per me ( anche se solo per una settimana ahimè). Voi siete già in fase di riposo o dovete ancora farle? Dove andate di bello?
Chiedo scusa se mi faccio un po' gli affaracci vostri ma sono una tipa curiosa, ahah!😂
Commentate e stellinate se la storia vi piace...
Grazie per chi legge sempre e per aspettare i miei ritardi! 💜

Come un uragano dentro // Gianluca Ginoble Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora