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Se Sofia riusciva ad andare avanti in quelle giornate impegnative era anche grazie alle sue coinquiline, nonchè le sue amiche di Bologna. Si erano incontrate due anni prima, avevano tutte e quattro bisogno di una casa vicino all'università, comoda e non cara. Così, trovarono una casa abbastanza grande da essere confortevole per quattro persone a soli due chilometri dall'università.

Sofia frequentava la facoltà di Architettura e gestione del processo edilizio, Martina Psicologia, Adele Economia e Commercio, Gaia Medicina. Tra loro c'era un legame che in pochissimo tempo le rese come sorelle, provenivano da città diverse, addirittura da regioni differenti ma si erano incontrate. Destino? Non si poteva definire esattamente così, ma Sofia si riteneva alquanto fortunata ad averle nella sua vita.

Era sabato e come ogni weekend Sofia si preparava per la serata.
Lei e le sue amiche erano solite ad andare a cena fuori o a bere qualcosa in un locale e dopo andare a ballare, i classici sabati tra ragazze per intenderci.
Si preparò velocemente, decidendo di indossare una gonna nera aderente e un top lilla infilato all'interno della gonna e un paio di stivaletti con un tacco spesso. Come accessori, scelse una collana a cascata e un paio di semplici perle come orecchini. Scese al piano di sotto, aspettando le amiche.
"Ragazze, ci siete?" Chiese a gran voce. Era così in quella casa, clima vivace e allegro ogni santissimo giorno.
"Sì arriviamo, o meglio io sono pronta.." dalle scale scese solamente Adele, facendo sbuffare Sofia.
"Possibile che tutte le volte ci promettiamo di uscire presto e alla fine chiudiamo la porta di casa a mezzanotte?!" Scherzò Sofia sorridendo e sprofondando sul divano in salotto.

Verso le ventitré uscirono di casa tutte perfette e chiuse nei loro cappotti.
Ordinarono qualcosa di alcolico, la serata stava per iniziare ed erano pronte a tornare a casa con la testa priva di pensieri negativi.
"Brindiamo alla nostra amicizia!" Martina alzò il suo Mojito.
"E al mio 29.." continuò Sofia. Il suo ultimo esame in Storia dell'arte contemporanea era andato molto bene e non voleva far altro che festeggiare per quel piccolo traguardo, anche se la strada era ancora lunga, per vedere la luce rimanevano ancora parecchi esami da passare.
"Salute amiche!" Quattro bicchieri tintinnarono sonoramente, toccandosi l'uno con l'altro.

"Prego ragazzi da questa parte.." una cameriera dalla coda altissima bionda accompagnò intanto al tavolo accanto Gianluca, Piero e un altro ragazzo.
Sofia se ne accorse e rimase qualche secondo buono a fissare Gianluca, non riusciva a capire come un tipo così le potesse piacere tanto.
"Sofi, tutto okay?" Martina le sventolò davanti agli occhi una mano.
"Eh?" Sofia riportò l'attenzione verso le ragazze che già sghignazzavano sotto i baffi.
"Stai bene? Che hai visto?"
"Si tutto okay."
Ma le ragazze non ci credettero e si voltarono per guardare nella stessa direzione verso cui guardava Sofia.
"Ahhhh ora ho capito, quale di quei ragazzi stavi fissando?" Ammiccò Martina dandole una gomitata.
"Ma no, è uno che è venuto in palestra da me.." spiegò lei. "È quello con la camicia bianca, con il ciuffo perfetto.." Sofia cercò di spiegarsi.
"Immagino che sia molto bello da vicino..." la sfottò ancora una delle ragazze.
"Di sicuro da lontano fa una bellissima figura!!" Rise Adele.
"Dai ragazze, piantatela!" Ridacchiò lei imbarazzata.
"Ma sappiamo il nome di questo ragazzo almeno?" Chiese Gaia ormai interessata al discorso.
"Spero che tu abbia cercato nell'agenda della palestra, sicuramente il nome c'è scritto!"
"Ragazze ma per chi mi avete preso?" Sofia ridacchiò. "Ovvio no?" Stava per dire il nome del ragazzo tanto discusso quella serata ma si accorsero che un gruppetto di ragazze si avvicinarono al tavolo accanto e Gianluca e i suoi amici si alzarono per scattare un selfie con quelle ragazzine.
Sofia guardò complice le sue amiche, avevano tutta la stessa espressione scioccata sul viso.
"Dai tira fuori il nome!" Disse Adele tirando fuori dalla sua borsetta il suo smartphone con gesto secco.
Una volta premuto invio sul tasto cerca di Instagram, videro il numero spropositato di follower di quel Gianluca Ginoble.
Sofia intanto digitò il nome sul motore di ricerca.

Gianluca Ginoble de Il Volo, baritono del gruppo dal 2009, vincitori di Sanremo nel 2015 con Grande Amore.

Questo era il riassunto di ciò che era scritto sulla pagina web. Insomma, un personaggio famoso, non soltanto in Italia ma anche nel resto del mondo.
"Oh mio Dio, ragazze!" Esclamò Sofia. "Non ci credo!"
"Io vi ho sempre detto di seguire Sanremo, mi ridete sempre dietro!" Aggiunse Adele, fingendosi offesa.
"Ma vi sembra? Ho parlato con personaggi famosi nel mondo e neanche li conoscevo!" Disse lei incredula nel leggere quelle parole.
"Beh però ti sei scelta quello più figo!"  Commentò Martina, scorrendo le loro foto.
"Ma che scelta! Si sarà già dimenticato di me! E poi ho solo detto che è obiettivamente un bel ragazzo"
"E sei rimasta mezzo minuto a fissarlo con il mento che toccava il pavimento!" Risero le sue amiche.

Si presero un altro giro di cocktail e poi verso le due pagarono e si alzarono dalle sedie un po' barcollanti. Sofia si infilò il cappotto di pelliccia nero e prese la pochette tra le mani.
Diede un'ultima occhiata al tavolo vicino ma questa volta gli occhi di Gianluca si incrociarono con i suoi. Occhi verdi negli occhi color turchese di Sofia.

"Ciao!" La salutò Gianluca con un bellissimo sorriso sulle labbra. Sembrava sorpreso di vederla.

Sofia sussultò, mai avrebbe pensato che lui si fosse ricordato di lei, in fondo era solo la receptionist della palestra dove lui andava.
Alzò timidamente una mano e mosse un po' le dita.
"Ciao!" Sorrise Sofia. Si sforzò di fare un sorriso più naturale possibile, lui di conseguenza sorrise ancora di più. Sofia fissò nella propria mente il viso di Gianluca e gli occhi che le trasmettevano un senso di disagio, ma era un imbarazzo certamente positivo.

"Oh cazzo, ti ha salutato!" Martina la prese sottobraccio mentre uscivano dal locale.
"Non ti voltare per piacere!" La ammonì lei, Sofia conosceva troppo bene le sue amiche.
"Ma ti rendi conto?"
"No, Marty, per niente. Una persona famosa mi ha salutato, quasi nessuno mi riconosce fuori dal posto di lavoro e lui, invece, sì!"
"Si è ricordato di te, è già qualcosa!.." aggiunse  Martina ravvivandosi i capelli.
La serata era appena finita, nel migliore dei modi per Sofia.

Come un uragano dentro // Gianluca Ginoble Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora