"andiamo a prendere il gelato?"
"no amore stiamo andando a casa"
"ma io voglio il gelato"
Sento questa voce capricciosa di qualche bambino che dopo una cena noiosa dove i genitori hanno parlato d'affari tutto il tempo chiede del gelato alla madre e lei con dolcezza gli risponde dicendogli che il giorno dopo ne avrebbe potuto mangiare uno.
Mentre sono in macchina, il bambino seduto dietro, il padre alla guida e la madre di fianco, i genitori del bimbo cominciano a litigare.
Il bambino guarda fuori dal finestrino l'oscurità della notte e non fa caso a ciò che dicono i genitori.
Ad un certo punto, tutto diventa caos misto a panico, nella loro stessa corsia c'è un'altra macchina che gli viene contro ad una velocità spropositata.
Troppo veloce perfino per evitarla.
Il padre sterza la macchina il più possibile ma colpisce lo stesso l'altra.
Un botto e poi niente.
Il bambino ha le mani alle orecchie, gli occhi chiusi e sta piangendo ma sta bene, non si è fatto nemmeno un graffio.
Il padre invece ha i vetri della macchina addosso ma non ha subito gravi ferite.... la madre non sta bene, ha subito l'impatto con l'altra macchina dato che il padre è riuscito a schivarla solo per metà.
Ha gli occhi chiusi, i vetri addosso e sangue sul collo.L'unica cosa che spezza il silenzio è il pianto del bambino.
Il padre trova le forze di prendere il cellulare e chiamare l'ambulanza.
In poco tempo arrivano i soccorsi , portano via prima la madre, poi gli altri.
Il bambino continua a piangere, sente tutto in modo più attutito e un fischio continuo nella testa mentre guarda la donna con un telo bianco addosso essere portata via da lui.
Nell'altra macchina c'è un ragazzo, che purtroppo non ce l'ha fatta, è morto sul colpo.
Il bambino si guarda intorno, vede ancora le luci della macchina prima dell'impatto e poi il botto.
E' troppo piccolo per capire cosa stesse succedendo.-
"stai tranquillo, va tutto bene ora"
Sento una voce che continua a dirmi parole dolci e a tranquillizzarmi.
Alzo lo sguardo e vedo Priscilla che mi guarda con occhi preoccupati."cos'è successo?"
Gli chiedo, nonostante sapessi benissimo cosa fosse successo.
"hai avuto un'altro attacco"
Lo sapevo eppure non volevo crederci. Quell'incidente mi portò via mia madre, l'unica persona che amavo e che mi faceva sentire amato nella mia vita.
Mi succede quando bevo, ho questi flashback che mi fanno vedere l'incidente da occhi esterni.
Mi fa rivivere tutto come un'altra persona, io vedo tutti, il me bambino, mia madre e mio padre.
Ogni volta questi flashback sono dei brutti colpi, di solito quando succede dura pochi istanti ma sono infernali.
Mi manca l'aria, ho il respiro irregolare e affannato e le lacrime scendono da sole.
L'immagine di mia madre con un telo bianco addosso su una barella è sempre impressa nella mia mente.
Ho però la fortuna di avere una matrigna molto dolce.
Priscilla è l'attuale compagna di mio padre, totalmente diversa dalle altre compagne dei mafiosi, lei sta con Ettore perché si amano non perché mio padre è ricco.
Mio padre ha 40 anni mentre Priscilla 35, per me è come una seconda mamma."sono le 20:00, non ho detto niente a tuo padre riguardo questo attacco e vorrebbe andare a cena fuori, ti va?"
Io annuisco nonostante non avessi per niente voglia.
"dai allora preparati che andiamo"
Esce dalla mia camera lasciandomi un bacio in fronte e sorridendo.
Stasera voglio stravolgere le cose, così opto per una camicia bianca e dei jeans.
Provo a sistemare i capelli ma sono indomabili e finisco per peggiorare la situazione così decido di uscire, pronto per la serata.spazio autrice.
Ehi scusate se questo capitolo è un po' corto però sono un po' stanca dato che ieri ho fatto il vaccino.
Penso che domani alla stessa ora ne pubblicherò un'altro.
Spero vi stia piacendo la storia😊.
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Convinto di avere lei a fianco, lei che puntualmente non c'era
FanficQuesta storia non è come le altre, non è un amore ricambiato, non è un amore perfetto e non è tutto rosa e fiori. Thomas è figlio di un boss mafioso e quest'ultimo farebbe di tutto pur di rendere suo figlio indipendente, rude e crudele, al contrari...