occhi verdi color prato di collina in primavera

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Pov's Teresa

Sorrido alle sue parole.
Non so bene cos'è successo in queste ultime ore, mi sono trovata molto bene con Thomas e ora mi ritrovo nelle sue braccia, appoggiata al suo petto sotto la pioggia che cade sempre più forte.
Lui è davvero una bravissima persona ed è anche molto bello, con i suoi occhi color nocciola intenso dove se ci cadi dentro non ne esci più, la sua risata che contagerebbe anche la persona più dura e infine le sue labbra, il mio desiderio più grande ma che ancora non è pronto ad esprimersi.
Caccio via questi pensieri e mi stacco da Thomas.

"Dai andiamo che c'è il diluvio" Dico ridendo sonoramente.
Ci mettiamo a correre, mano nella mano, sotto la pioggia, sul LungoTevere. Arriviamo al motorino entro 5 minuti.

"Aspetta non possiamo andare a casa in moto con questa pioggia" Dice lui e in effetti ha ragione, è troppo pericoloso.

"Che facciamo?"

Mi strattona sotto un gazebo di un ristorante lì vicino in modo da non rimanere sotto la pioggia mentre pensiamo a cosa fare.
Siamo sfiniti, abbiamo corso tantissimo senza mai fermarci e sicuramente domani avremmo una bella febbre.

"Cazzo domani staremo malissimo" Dice lui, sembra molto preoccupato e in panico.

"Ei stai tranquillo appena arriviamo a casa ci riposiamo"

"Non possiamo andare a casa" Alza gli occhi, quelli sbrilluccicano di speranza "Hotel" Dice, io mi giro e guardo verso la sua direzione e vedo la scritta illuminata nella notte. Non è troppo distante.

"Non abbiamo soldi per stare in una camera" Dico poi io pensandoci bene.

"Sono figlio di un mafioso ricco, per una cena mi ha dato 700 euro e ne abbiamo spesi 50"

"Va bene allora" Non sono del tutto convinta ma non abbiamo altra scelta. Camminiamo per circa 2 minuti con un ombrello che abbiamo rubato da sotto il gazebo. Il rumore di tutte le gocce che cadono sullo scudo sopra di noi mi ha sempre rilassato ma allo stesso tempo infastidita.
Arriviamo all'hotel e entriamo lasciando l'ombrello all'entrata. Siamo tutti bagnati e probabilmente la commessa lì davanti non sarà molto contenta di vederci.

"Salve signori posso aiutarvi?" Dice venendoci in contro, forse per non farci bagnare tutta la hall.

"Si grazie, vorremmo una stanza per sta notte se è possibile"

"Oh certo" Dice facendo un sorriso finto, dopo dovrà pulire il casino che faremo per andare in stanza "Vi accompagno". Va a prendere le chiavi mentre noi l'aspettiamo, prendiamo l'ascensore e usciamo al primo piano, ci accompagna alla porta e ci lascia le chiavi "Buona permanenza" Dice sorridendo questa volta in modo più cordiale.
Prendo le chiavi dalla mano di Thomas e apro la stanza. Appena entriamo vediamo un grande letto matrimoniale, la tv sul muro e una porta che credo porti al bagno.
Vedo Thomas che sta per buttarsi sul letto ma lo fermo in tempo.

"Sei tutto bagnato non ti azzardare a salire sul letto, capra"

"Ehi che cattiveria"

"Mhmh, chi si fa la doccia per primo?" Abbiamo bisogno di una bella doccia calda e di mettere a lavare i vestiti, il problema è che non abbiamo il cambio.

"Vado io" Sento pronunciare da Thomas.

"Ah che gentiluomo"

"Si si tu intanto vai a chiedere dei pigiami alla tizia"

"Si così mi guarda male un'altra volta"

"Non è colpa nostra se è scoppiato il diluvio universale d'improvviso" Io sospiro divertita ed esco dalla camera mentre lui entra nel bagno.
Ripercorro al contrario la strada che avevamo fatto con la cameriera e arrivo alla reception.

Convinto di avere lei a fianco, lei che puntualmente non c'eraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora