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Rientrammo nel castello e seguii Malcom su una delle due gradinate. Non potei fare a meno di notare l'eleganza involontaria che sprigionava ad ogni passo. Era abbastanza evidente il fatto che non lo facesse apposta ma era parte di lui. Da quando avevamo salutato Aldan ho notato il suo sguardo incupirsi, come se non avesse più nessuna motivazione per continuare a sorridere e provai a capire il perché di questo suo improvviso cambio d'umore.

Il piano di sopra era caratterizzato da un lungo corridoio in cui si trovavano più o meno una ventina di porte e una scalinata a chiocciola in fondo a questo. Malcom mi condusse davanti alla quinta porta del corridoio e me la aprì

-Questa è la stanza dove passerete la vostra permanenza al castello. Potete disfare i bagagli e poi scendere in cucina per presentarvi al resto delle persone che vivono qui-

In effetti, anche se mia madre mi disse che nessuno conosceva questo posto, dopo aver visto quanto grande fosse il castello mi sembrava strano che vivesse completamente da solo in tutto quello spazio.

Annuii e dopo avermi guardato per un paio di secondi scese dalla scalinata. Entrai nella camera davanti alla quale ci eravamo fermati e rimasi a bocca aperta nel constatare quanto fosse grande. Lo spazio era tanto quanto quello della mia vecchia casa per intero e dovetti prendermi 5 minuti per abituarmi al fatto che quella fosse la mia camera. Sprigionava luce da ogni angolo e oltre al letto notai un tavolino al centro della stanza che immaginai mi sarebbe servito per scrivere le lettere a mia madre. Aveva un'atmosfera fiabesca. Quando da piccola mi immaginavo in una stanza del genere, pensavo che sarei stata più una domestica col compito di ripulirla, mai come la persona che ci avrebbe dormito.

Andai a vedere fuori dalla finestra e il panorama del fitto boschetto che circondava il castello era mozzafiato. Mi guardai un'ultima volta intorno e per poi sedermi sul letto notando la sua incredibile morbidezza.

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Dopo circa una mezzoretta avevo già disfatto i bagagli e mi preparai a scendere in cucina come mi aveva detto Malcom. Scesi dalla scalinata e ci misi un po' di tempo a trovare la cucina ma quando sentii due persone parlare sottovoce capii che almeno avevo trovato segno di vita.

-E' arrivata questa mattina e le ha dato la camera più bella di tutte e quindici-

Sentii una donna sussurrare e capii subito di chi stesse parlando.

-Mary, ti ricordo che lei non è una domestica come noi, era ovvio che il signor Darkstorm le avrebbe dato la camera più bella, è la prima ospite che abbiamo qui da quando c'è stato l'incidente-

Questa volta la voce di un uomo rispose all'affermazione della signora di prima e io decisi di farmi avanti ed entrare

-Salve-

Fui la prima a parlare siccome i due mi guardarono come se fossero stati beccati a commettere un reato.

-Salve, signorina.Io sono Mary, la persona qui dentro che si occupa della pulizia, e lui è Reinard, il giardiniere. Il signor Darkstorm ci ha dato il compito di chiamare il resto della servitù del castello quando sareste scesa. Beh certo, non che ci siano tutte queste persone qui, ok...forse mi sto dilungando, noi...andiamo-

Detto ciò prese l'uomo accanto a lei per il braccio e si dileguarono. Trovai Mary una donna graziosa, forse qualche anno più giovane di mia madre, bassa e con una bella parlantina. L'uomo accanto a lei invece sembrava della stessa età di Mary se non più vecchio e anche più taciturno.

Tornarono dopo cinque minuti con un uomo un po' più giovane di Mary che dava l'aria di essere molto estroverso.

-Salve, io sono Nathan, il cuoco più spettacolare che possiate mai trovare in Inghilterra- Mi disse con un pizzico di orgoglio nello sguardo. Nathan mi sembrò un uomo abbastanza socievole, perciò sperai di andarci d'accordo.

Rimasi a spiegare loro il motivo per il quale sarei rimasta al castello visto che come avevo già immaginato Malcom non aveva dato molti dettagli della mia permanenza al castello. Poco dopo sentii l'urlo di un bambino che pensai di aver immaginato siccome nessuno mi aveva accennato ad un bambino nel castello, ma i miei dubbi furono dissipati quando un ragazzino di circa 7 anni entrò in cucina correndo per poi andarsi a nascondere dietro la gonna di Mary. Subito dopo il bambino entrò una donna col fiatone che sembrava quasi avere la mia età.

-Kal giuro che prima o poi mi troverai stecchita per tutto il movimento che mi fai fare in un giorno-

Disse la ragazza prima di notare la presenza di una persona sconosciuta nella stanza facendo posare i suoi occhi su di me

-Oh, buon pomeriggio. Voi dovete essere la ragazza che alloggerà al castello nei prossimi tempi. Io sono Morgan, l'educatrice della piccola peste nascosta lì dietro-

Mi disse indicando il punto in cui si era nascosto il bambino, il quale dopo aver notato con chi stava parlando la sua educatrice si fece avanti porgendomi la mano.

-Ciao io sono Kaliam, tu chi sei?-

Nonostante ora sapessi il suo nome non avevo ancora capito chi fosse quel bambino, o almeno fino a quando Nathan non mi sussurrò all'orecchio "è il fratello minore del signor Darkstorm".

Dopo aver saputo ciò mi sentii più rilassata e strinsi quella manina che era la metà della mia.

-Puoi chiamarmi Abey-

Amami tra le tenebreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora