-Che vuol dire?- Chiedo confusa
-Avete capito- Rispose con tono duro il signor Darkstorm dall'altra parte della stanza facendomi lanciare un'occhiataccia nella sua direzione
-Lui è morto in mare, durante una tempesta-
Una risatina arrivò alle mie orecchie e l'associai alla voce di Malcom
-Avete qualche problema?- Gli chiedo infastidita dalla sua mancanza di rispetto
-Io? Oh io no. Voi dovreste averlo rammentando quanti segreti vi hanno raccontato dalla vostra nascita fino ad ora-
-Cosa?- Spostai lo sguardo verso Aldan. Cosa voleva dire? Era mio padre, so com'è morto. Dovevo saperlo
-Mal- Aldan lo guardò in segno di rimprovero facendolo grugnire
-Che vuol dire quello che ha detto-
-Vi spiegherò tutto dall'inizio Abey-
Continuai a guardarlo in attesa di una spiegazione mentre Aldan cercava un modo per mettere insieme le parole e condurre un discorso sensato.
-Sarete di certo a conoscenza dell'amicizia tra vostro padre e me...bene, ho conosciuto vostro padre una quarantina di anni fa, che aveva solo 10 anni. Lui faceva parte di una famiglia di servitori per la famiglia reale. Vostra nonna era la cuoca del palazzo e vostro nonno era già morto da anni. Un giorno vostro padre fece la conoscenza del principe del castello, a quel tempo anche lui della sua stessa età. I due si avvicinarono sempre di più fino a creare un rapporto addirittura di fratellanza. Poi al castello arrivai io-
Si fermò per qualche secondo
-Abey credo che voi vi siate resa conto in questi anni che faccio fatica ad invecchiare-
Feci un cenno di assenso. Aldan non continuò la frase ma si limitò a stendere il braccio in direzione della candela che si trovava sul tavolino. Seguii il suo sguardo fino alla candela quando notai che stava cominciando a perdere luminosità fino a che la fiamma fu dispersa nel nulla.
La prima cosa che mi venne in mente: confusione. Che stava succedendo?
-Vedete Abey, la cosa che avete appena visto prende il nome di magia. Si trova ovunque intorno a voi. Ma solo pochi sono destinati ad accorgersi della sua esistenza. Io non solo ne faccio parte, ma sono capace di controllare la magia che sta attorno a me e a voi. Nel mio mondo vengo chiamato stregone-
-C-cosa? E...insomma, com'è possibile tutto ciò. E'-è per questo che non invecchi? Cos'altro puoi fare? Ok, credo di avere bisogno di una camomilla. E' normale che la stanza giri? No, non credo, forse?-
Aldan fece una piccola risata
-Procediamo con calma Abey. Vi spiegherò tutto dopo. La storia è ancora lunga-
Misi perciò a tacere le mie domande e ricominciai ad ascoltare la storia. La storia di mio padre.
-Dunque, quando arrivai al castello avevo esattamente lo stesso aspetto di ora. Ecco...ho molti più anni di quanti possiate immaginare. La prima volta che vidi vostro padre si trovava all'interno di un sacco della farina sotto ad un tavolo. Quando gli chiesi cosa ci facesse lì mi disse che i stava nascondendo da vostra nonna siccome aveva appena rotto un piatto e aveva paura della punizione che gli sarebbe toccata.-
Si fermò qualche secondo dal racconto per guardare nel vuoto con un sorriso, credo immaginando quei tempi.
-La magia che era intorno a lui mi diceva che quel bambino era speciale, un ragazzino da proteggere. Allora mi fece tenerezza e mi presi io la colpa per il piatto rotto. Non dimenticherò mai la sgridata della signora Starshine che mi è toccata. Dunque mi trovavo al castello come stregone servitore del re. A me toccavano i compiti che i suoi servitori comuni non potevano fare. Un giorno però vostro padre mi fece conoscere il suo migliore amico, il principe Char. Char Darkstorm.
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Amami tra le tenebre
FantastikAbey Starshine è una giovane ragazza del 1700 che per via della pessima salute della madre si trasferirsce in un luogo dove può sentirsi più protetta. In attesa della guarigione della madre, Abey si abituerà sempre di più alla sua nuova vita e ai nu...