Quando aprii gli occhi mi ritrovavo sul divano del soggiorno nel castello. Sentivo ancora i brividi pervadere il mio corpo e la paura che si faceva spazio in ogni centimetro della mia pelle. Mi guardai intorno più volte pensando e sperando che ciò a cui avevo assistito fosse stato solo un sogno, o per essere più precisi un incubo.
Tutte le mie speranze vennero scacciate via quando in un angolo buio della stanza rividi quello sguardo intenso dagli occhi dorati. Ero già pronta a scappare, urlare o qualunque cosa fosse in mio potere pur di proteggere me stessa, fino a quando la strana figura si rivelò alla luce della candela più vicina e mi si mostrò davanti il volto di Malcom.
Ciò non placò le mie ansie, anzi le fece aumentare a dismisura. La mia mente era un groviglio di pensieri intrecciati fra loro che messi insieme avevano ancora meno senso che da separati. Aspettai che l'uomo o creatura, non sapevo neanche più come definirlo, mi rivolgesse anche solo una parola ma ciò non accadde. Rimase solo a guardarmi, come se volesse dirmi "provate a fare anche solo un passo, sempre se ci riuscite".
Restammo a tenerci d'occhio a vicenda per una decina di minuti fino a quando non venimmo sorpresi dallo scricchiolio della porta che segnalava l'entrata di qualcuno.
-Ben svegliata, Abey-
La voce di Aldan si fece strada nelle mie orecchie e io cominciai a capirci ancora meno. Dopo aver visto il mio sguardo confuso ed essersi accomodato sulla poltrona accanto al divano sopra cui ero addormentata poco prima, decise di aprire bocca.
-A quanto vedo siete confusa. E vi capisco per questo, ma vedete, il discorso che faremo sarà molto lungo, perciò perché non vi sedete mentre ci facciamo preparare una tazza di tè da Mary?-
-Non voglio niente da voi. Non finché non ci avrò capito qualcosa da tutta questa faccenda-
Dissi alzando la voce e fu in quel momento che Malcom si avvicinò prendendomi violentemente per il braccio facendomi sedere sul divano con la forza.
-Bastava un per favore-
Dissi incrociando le braccia offesa dal suo modo sgarbato. Dopotutto, solo perché ogni mia convinzione avuta fino ad allora era ormai svanita non voleva dire che dovevo lasciare che mi trattassero così.
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Mentre Aldan stava sorseggiando il suo tè, Malcom mi teneva d'occhio con uno sguardo penetrante in grado di farmi addirittura tremare.
Io intanto tenevo lo sguardo fisso sulla mia tazza di tè appoggiata ormai da dieci minuti sul tavolino di fronte al sofà. Nell'aria si sentiva solo il leggero rumore delle sorsate di Aldan che creavano tensione nell'atmosfera.
-Allora Abey- Cominciò Aldan posando anche la sua tazzina
-Cosa pensate di aver visto nel bosco?- Mi chiese prendendomi alla sprovvista
-I-io non lo so. Ricordo solo tanti lupi intorno a me e tutt'un tratto- Mi fermai qualche secondo per posare lo sguardo su Malcom che non aveva ancora cambiato espressione
-Tutt'un tratto Malcom è sparito, poi non ricordo nulla-
I due si lanciarono uno sguardo come per comunicare tra loro e questo non fece che accrescere la mia confusione
-Vedete Abey, dobbiamo raccontarvi un po' di cose, ma dovete giurarci di volerlo veramente perché una volta saputo ciò, non potrete tornare indietro-
-Voglio solo sapere che succede, perciò parlate- Dissi decisa. Questa era l'unica cosa che ero certa di volere
-Dunque...come potrei cominciare- Si chiese rivolto a se stesso con uno sguardo pensieroso per poi rivolgersi di nuovo a me guardandomi negli occhi
-Cosa sapete dirmi sulla morte di vostro padre?-
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Eiii ciao a tutti. Mi scuso profondamente per il luuungo periodo di assenza ma credo che con la ripresa delle lezioni in presenza sia stato un periodo un po' difficile per tutti, ma adesso che cominceranno le vacanze di Natale spero di avere il tempo di scrivere più capitoli in una volta per portarmi avanti. Tuttavia non voglio essere una di quelle scrittrici che promettono una cosa e poi non si fanno sentire per mesi (riferimenti puramente casuali) perciò non mi sento di promettere niente.
Detto questo, passando al capitolo, so che è "un po'" corto ma non volevo aspettare a pubblicare più di quanto non abbia già fatto e inoltre avevo promesso a "una persona in particolare" di pubblicare appena avrei potuto. Bene, detto ciò ci rivediamo al prossimo capitolo sperando sia prima di Natale
Bye<3
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Amami tra le tenebre
FantastikAbey Starshine è una giovane ragazza del 1700 che per via della pessima salute della madre si trasferirsce in un luogo dove può sentirsi più protetta. In attesa della guarigione della madre, Abey si abituerà sempre di più alla sua nuova vita e ai nu...