Capitolo 5

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La testa mi fa male così forte che non riesco a staccare la faccia dal cuscino, il sole arriva dritto sui miei occhi accecandomi, ricordo poco della notte precedente ma so per certo che quello che è successo è stato un vero disastro e non so come rimediare.

Rimango ancora 30 minuti nel letto per poi alzarmi definitivamente, prendo un Oki per il mal di testa e scendo in cucina per mangiare qualcosa, Kiara è ancora in camera sua e spero di evitarla almeno per questa mattina dato che oggi pomeriggio John B ci ha convocati per una "riunione tra pouge" e non ho la più pallida idea di cosa succederà.

Mangio qualcosa al volo e poi ricevo una chiamata da Sarah
"Heyyy come vaa?" mi chiede contenta,
come fa ad avere tutte queste energie a prima mattina?
"male direi, ho un mal di testa atroce" dico e mi stendo sul letto
" mi dispiace tanto, Rafe mi ha accennato qualcosa di ieri era più tosto arrabbiato, cosa è successo?" mi chiede ed io sospiro prima di rispondere alla domanda.
"JJ è venuto alla festa e mi sono innervosita perché non lo volevo tra i piedi, ceh insomma chi diavolo la ha inviato" dico arrabbiata
"ehm... avevo detto a John B di passare e di portare i suoi amici" mi interrompe titubante.

"a John B? Sarah c'è qualcosa che vuoi dirmi?"
"ma scherzi? non devo dirti nulla, va avanti"
"vabbè sostanzialmente stavamo per avere un momento intimo e lui piomba nella stanza a caso e si arrabbia con Rafe dicendogli di non mettermi le mani addosso, così lo trascino via e mentre parlavamo Kiara ci sgama e dice a JJ di scegliere fra noi e lei" concludo e immagino la faccia di Sarah abbastanza preoccupata.
"vedrai che andrà tutto per il meglio, John B sa quello che fa" risponde, evidentemente me la sono immaginata male la sua faccia, come fa ad essere così tranquilla?
"vabene adesso scappo ci vediamo più tardi" dico riagganciando la chiamata.

"Kiara sono serio non puoi imporre loro di scegliere" dice Pope dall'altro lato del telefono.
"Certo che posso" continua Kie
"No che non puoi, loro possono servirci per trovare quello che cerchiamo, insomma due Kook piene di soldi non fanno per niente male" dice Pope cercando di farla ragionare.
"anche io sono una kook eppure..."
"anche tu sei indispensabile Kiara" dice il ragazzo facendo arrossire la mora.
"vabbè ne parleremo oggi durante la riunione, ora devo andare a dopo" dice
"aspetta quale riun..." riaggancia senza far terminare la frase a Pope.

Nel pomeriggio mi preparo indossando un costume giallo, dei pantaloncini di jeans e un top marroncino con i bottoni sul davanti. Infilo le converse e prendo delle collane colorate che non avevo mai messo.  Scendo un po' prima dell'orario che ci aveva detto John b e decido di farmi una lunga passeggiata mentre raggiungo il Cut.

Le Outer banks sono veramente un paradiso, penso che qualsiasi mio amico Italiano pagherebbe oro per vivere qua, in queste settimane qui non mi sono davvero resa conto della fortuna che ho avuto a venire a vivere in questo magnifico posto. Non nego che i miei amici, le mie abitudini e il cibo mi manchino ma vivere qui penso che sia una delle cose più belle che mi siano capitate e ho ancora tutta la vita da trascorrere!

Dopo 15 minuti di camminata arrivo finalmente vicino a quella che sembra la casa di John B, la casa è molto piccola in confronto a quella mia o a quella di Sarah ma è comunque molto bella, mi incuriosisce subito l'albero gigante che si trova nel giardino, appese ai rami ci sono due amache colorate che rendono tutto più vivace. Mi avvicino alla porta e busso piano John B viene ad aprirmi e mi accoglie con un sorriso che non riesco a decifrare. Non so se è contento di vedermi o vorrebbe ammazzarmi ma lascio correre.
"Hey Grace! Prego accomodati" mi dice indicando il divano, la casa non è in perfetto ordine ma sono sicura che ha fatto del suo meglio per metterla a posto e infondo il caos non è così fastidioso.

Dopo un po' JJ esce dal bagno a petto nudo e con i capelli bagnati, indossa solo i suoi tipici pantaloni e le converse bianche.
"dove sono le mie canotte John B" urla all'amico ignorando completamente il fatto che io sia lì.
"nel primo cassetto del mobile accanto allo studio" urla John B dalla cucina.
"non le trovo" dice frugando tra i cassetti velocemente cercando di attirare la mia attenzione, poi mi guarda e continua a cercare, oh JJ non riuscirai ad attirare la mia attenzione così facilmente...

Paradise on earth|| JJ MaybankDove le storie prendono vita. Scoprilo ora