Capitolo 20

3.8K 105 5
                                    

Ritorniamo velocemente in classe e continuiamo a seguire la lezione o almeno così dovrebbe essere ma il mio pensiero fisso è JJ, non capisco se mi ha perdonata o sta solo fingendo perché siamo a scuola. Vorrei tanto riavere il rapporto che avevo con lui, mi manca veramente tanto parlare a tarda notte in riva al mare, scherzare con lui su qualsiasi cosa o imitare Kiara quando si innervosisce, voglio indietro il mio JJ ma non ho la più pallida idea di come fare.

La lezione termina e prendo lo zaino e raggiungo i miei amici.
"andiamo al ristorante?" chiede Pope
"si andiamo" dice Kie e usciamo da scuola sotto lo sguardo di tutti.
Ci mettiamo in macchina e arriviamo vicino al ristorante dei nostri genitori.
"e comunque non ho mai dubitato di loro" dice JJ scendendo dalla macchina
"ti devo 5 dollari!" dice Kie camminando, siamo tutti felici, finalmente sappiamo che i nostri amici sono vivi e che forse possiamo rivederli.
"Kiara! Grace! ricordatevi che dev'essere tutto pronto per le 5!" urla nostra madre
"non siamo le uniche a lavorare qui!" rispondo
"ma nessuno di loro è mia figlia" mi dice e il ridacchio sotto i baffi.

Ci andiamo a sedere vicino al porto e poggiamo li zaini su delle panchine che sono la vicino.
"quindi ora c'è ne andiamo alle Bahamas?" chiede JJ lanciando via lo zaino.
"JJ non c'è modo di arrivare alle Bahamas"
"John B verrà preso prima o poi quindi se vogliamo aiutarlo... dovevamo farlo ieri" dice Kie sedendosi
"so io come fare" dice il biondo
"vorresti dire che hai un piano?" chiedo
"a dite la verità si" risponde guardandomi negli occhi e poi si volta verso Kie
"Rapiamo Rafe" dice
"come scusa?" chiede scioccata mia sorella
"lo rapiamo, lo leghiamo e gli infiliamo una pistola in bocca finché non dice la verità"
"la tortura è un crimine di guerra" intervengo
"già e soprattutto come faremo ad aiutare John B da dentro una cella" concorda Pope
"okay allora qual è la tua idea Pope? Cerco solo di semplificare le cose, una mossa ed è fatta" dice il biondo sedendosi accanto a me
"a noi serve un testimone" risponde Pope
"abbiamo visto volare l'aereo di Ward con l'oro dentro, non pilotava lui, lui era dentro la pista, chiunque lo abbia fatto si trovava sulla pista e ha assistito all'omicidio. Dobbiamo capire chi fosse e registrare la sua confessione" spiega
"e quindi cosa vuoi fare?" chiedo
"un po' di spionaggio" dice sorridendomi
"una ricognizione segreta?" dice JJ già pronto all'avventura
"Woogity-Woogity?" chiede Pope muovendo le dita delle mani con un sorriso stampato in faccia
"Woogity woogity" diciamo noi avvicinando le nostre mani alle sue

"Venite prendiamo la macchina" dico alzandomi
"mamma si arrabbierà di brutto" dice Kie sottolinenando la mia idea di merda
"e chi se ne frega" sorrido porgendole la mano, lei con un sorrisetto di sfida la afferra e la
aiuto ad alzarsi
"andiamo ragazzi!" ci incita JJ

Ci sediamo tutti in macchina, Kiara si mette al volante e JJ stava per sedersi avanti accanto a lei ma Pope lo precede e con un segno del capo gli dice di sedersi dietro con me. Deve aver sicuramente notato che c'è qualcosa che non va tra me e JJ e vuole darmi una mano. A volte mi chiedo come ho fatto a non capire che lui fosse mio fratello, mi capisce al volo anzi a volte sembra quasi che mi legga nella mente o che con un solo sguardo mi capisca. JJ apre lo sportello e con uno sguardo spento si siede accanto a me, è seduto dall'altro lato della macchina e ha gli occhi puntati sul panorama fuori dal suo finestrino. Lo osservo con uno sguardo triste e mi torna in mente quella volta che dormimmo tutti insieme in macchina, avevo paura e lui mi avvicinò a sè facendomi poggiare la testa sul suo petto, sentivo il battito del suo cuore e il suo respiro mi fece addormentare in un baleno, sono stata così sciocca a pensare che da parte sua non ci fosse nulla e sono stata ancora più sciocca a fargli credere che ci fosse qualcosa da parte mia, ma per me era naturale fare certe cose con lui e le sensazioni che provavo mi sembravano del tutto normali.

"guidava l'aereo di Ward quindi deve essere un suo stretto collaboratore" riflette Pope e io mi sveglio fai miei pensieri
"beh io voto per l'approccio diretto" dice JJ caricando una pistola
"JJ no!" dice Pope
"No! cooosa?!" dice Kie sconvolta
"perché?!" chiede JJ
"Metti giù la pistola!" continua Pope
"Io dico che dobbiamo agire o non riusciremo a salvare John B" si giustifica il biondo
"possiamo agire anche senza la violenza" dico calma a JJ, non ho la forza di urlargli contro come fa Pope
"potremmo spiarlo" propone mio fratello estraendo dalla testa delle cuffiette
"cosa?" chiede Kie stranita mentre cerca di non distogliere lo sguardo dalla strada
"nascondo il mio telefono nella sua auto" si mette una cuffia all'orecchio "e sentiamo tutto dalle cuffie" conclude
"dì qualcosa" chiede a Kiara avvicinando il telefono al suo volto
"qualcosa" risponde
"perfetto abbiamo l'audio" dice fiero il ragazzo
"quella dovrebbe essere casa sua" dico puntando dal finestrino la casa

"okay se vedete movimenti sospetti o suonate o gridate" dice Pope uscendo dall'auto
"non fare cazzate" si raccomanda Kie preoccupata
"non sono JJ!" dice Pope ridendo
"bravo Pope sei simpatico! Davvero divertente!" dice JJ alzando gli occhi al cielo.
Tempo fa io e JJ avremmo imitato le inutili raccomandazioni di Kie cercando di farla ridere ma oggi non è veramente giornata. Appoggio la testa al finestrino e fisso il vuoto mentre JJ fa domande strane a Kie di cui poco mi interessa.

Dopo circa 10 minuti Pope torna da noi
"fase uno completata" afferma e Kiara mette in moto
"non ti allontanare troppo altrimenti non riusciremo a sentire nulla" dico a Kiara e lei mi guarda strana
" va tutto bene?" mi chiede
"si" dico sottovoce e JJ mi guarda, lo sa perché sto così o almeno me lo auguro.
Ci fermiamo vicino ad una fontana e Pope e Kie escono dall'auto per bere un sorso d'acqua.

"sei brava a fare le sceneggiate" afferma JJ ad un tratto.
"cosa?" chiedo anche se ho capito benissimo
"pensi veramente di essere ti quella ferita tra di noi?" mi chiede guardandomi negli occhi.
"pensi veramente che mi importi così poco di te?"
"penso che non te ne sia mai importato un cazzo" sbotta e sento il mio cuore rompersi in mille pezzi, come può pensare una cosa del genere dopo tutto quello che abbiamo passato insieme, ho sempre tenuto a lui era come un fratello per me.
I miei occhi si riempiono di lacrime e deglutisco
"Sei serio JJ?! Come puoi pensare che non mi freghi un cazzo di te se ti sono stata accanto in tutti e dico TUTTI i tuoi momenti tristi e la stessa cosa hai fatto tu con me. Eri, anzi sei ancora la persona a cui tengo di più e sentirmi dire queste cose mi fa solo stare male." sbotto col volto ormai rigato dalle lacrime, i suoi occhi di ghiaccio si posano sul mio viso per un attimo e poi presa dalla rabbia esco dalla macchina sbattendo la portiera e raggiungendo Kie e Pope. Lui in fretta abbassa il finestrino ed esce da lì poggiando il braccio sul tettuccio della macchina
"Allora perché hai fatto così?" mi urla e io mi volto, Kie e Pope ci guardano straniti da lontano
"Perché mi hai fatto credere che posso averti? Perché mi hai illuso di poter stare con te? Tu non capisci che mi comporto così perché ho il cuore in mille pezzi ed è tutta colpa tua" urla e io mi sento morire dentro, non rispondo e vado via più lontano possibile da lì.

Arrivo vicino casa e tiro fuori dalle tasche le chiavi di casa, appena sblocco la serratura chiudo la porta e mi poggio su di essa stremata.
"tutto bene?" sussulto, non pensavo ci fosse qualcuno in casa
"ehm... sì, certo, vado in camera" dico velocemente per poi salire le scale. Mi butto sul letto e guardò un po' il cellulare. sono distrutta, quella discussione con JJ mi ha fatto veramente male, ma mi ha fatto capire che ho perso il mio migliore amico. Apro la galleria e scorro un po' tra le foto che ci siamo fatti.
Ne apro una che raffigura me e JJ che proviamo un paio di occhiali buffi in un negozio vicino il ristorante. Mi ricordo che quella mattina non sapevamo che fare e Kiara ci aveva obbligati ad aiutarla a lavare i piatti e così appena si è distratta siamo scappati via. Inutile dire quanto era arrabbiata e quanti piatti abbiamo lavato per farci perdonare. Una lacrima mi scorre sul viso, immediatamente scoppio a piangere e continuo fin quando non mi addormento.

spazio autrice
i'm backkkk, più carica che mai continuerò a scrivere e vi prometto che stavolta mi amerete (o almeno lo spero ahahah)
ecco a voi il 20 esimo capito ci vediamo al prosssimoo

Paradise on earth|| JJ MaybankDove le storie prendono vita. Scoprilo ora