⚠️ATTENZIONE⚠️
QUESTO CAPITOLO PRESENTA SCENE DI SESSO ESPLICITE.
Si incontrarono in un giorno di caldo afoso.
Mikasa non voleva essere lì.
Lei avrebbe preferito rimanere a casa sua, a Berlino, con i suoi libri e i suoi anime.
Ma no, i suoi genitori non pensavano che sarebbe sopravvissuta dieci giorni a casa da sola.
Perciò l'avevano costretta ad andare in vacanza a Follonica con loro.E ora, era seduta sotto l'ombrellone, cercando di leggere la sua copia de "Dieci piccoli indiani" di Agatha Christie, con il caldo che la faceva soffocare e la sabbia che le irritava la pelle chiara.
"Vado a riva" disse a un certo punto
Si alzó scocciata e cercó di togliersi la sabbia dalle cosce, facendole solo irritare di più.
"Hai messo la crema?" le chiese Grisha
"Si si" rispose
Prese il suo libro e gli occhiali da sole e si diresse verso il mare.
Quel giorno, così come il giorno prima, quando erano arrivati, Mikasa avrebbe voluto prendere a schiaffi suo fratello.
Eren aveva la fortuna di avere degli amici, straordinariamente, ordinari, che venivano in vacanza sempre nello stesso posto, e, puntualmente ogni anno, la lasciava sempre da sola per divertirsi.
Mikasa si sedette sul bagnasciuga e prese a leggere.
Lei aveva un carattere introverso e decisamente scettico, non riusciva mai a fare amicizia.
E quando ci riusciva, soprattutto in vacanza, aveva la sfortuna che i suoi amici cambiavano posto l'anno dopo.
Spinse la sabbia che si era attaccata alla sua caviglia e si sistemó gli occhi da sole.
"Attenzione!" sentì dire
Si giró subito, lasciando il libro sulle gambe e fermando la palla con due mani.
"Scusa! Ti sei fatta male?" chiese una voce
Parló in perfetto inglese, ma il modo in cui arrotondava le consonanti e la morbidezza con cui pronunciava la "R" tradivano le origini francesi.
"No, tranquillo" rispose anche lei in inglese
Il ragazzo era di bella presenza, proprio come la sua voce.
Era alto e le spalle erano larghe, con la mascella squadrata e i capelli biondi scuro che facevano risaltare gli occhi chiari color oro.
Le sopracciglia erano scure così come le ciglia e aveva un velo di barba visibile.
Lei gli ridiede la palla.
"Scusa, la palla è leggera, va' dove vuole" disse il ragazzo
"Uhm, si, ineffetti è di quelle per i bambini" osservó Mikasa
Pensó che il ragazzo se la sarebbe presa e se ne sarebbe andato.
Invece stese il viso in un sorriso e rise leggermente."Lo so! Ma il mio amico aveva solo questa" disse
Mikasa sorrise a sua volta.
"Beh, io vado" disse leggermente imbarazzato
"Ancora scusa" aggiunse facendo cenno con la mano
Mikasa ricambió, per poi cercare di tornare al suo libro.
Quando Eren tornó all'ombrellone, erano quasi le sei, e lei si mise l'obiettivo che avrebbe tenuto il muso e non gliel'avrebbe data vinta.
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One shots || attack on titan
FanfictionSemplicemente one shots su attack on titan di ogni tipo❤️