Another Love

38 0 0
                                    

"Smettila di preoccuparti per me! Non voglio le tue attenzioni né la tua pena!" urló fredda Mikasa

"Io mi preoccupo invece! Perché tengo a te" ribattè Jean

"E non mi importa se a te non frega niente di me o di qualsiasi altra persona al difuori di Eren!"

"Rispetto te e ciò che provi per Eren, ma mi preoccupo per te!"

"Stai soffrendo e io tengo a te, e voglio starti vicino!"

"Perché se tutti ti abbandoneranno e ti voteranno le spalle, io sarò qui per te comunque! Come è sempre stato! "

Mikasa indurì il volto.

"Non.. Non sono la stronza che descrivi, non mi interesso solo di Eren" disse Mikasa calmandosi

"Sinceramente? Certe volte lo sembri" sbottó Jean
"Anche se non è così"

Mikasa non si era mai sentita così.
Con la pelle che fremeva e le gambe pesanti.

Non era mai piaciuta a una persona in quel modo.
Nessuno si era preoccupata per lei così.

Nessuno aveva mai tenuto a lei in quel modo.

"E la mia faccia.. Credo" disse Mikasa seria
"Dicono che incute paura"

Jean la guardó serio e poi scoppió a ridere di cuore.

"Che cosa..? Cosa ridi" disse Mikasa
"Stai ridendo di me?"

Jean si teneva la pancia dalle risate.

"Okay, puoi smetterla" sorrise appena Mikasa

Jean riprese le funzioni di sè stesso e smise di ridere a crepapelle.

"Scusami per averti detto quelle cose" disse Mikasa affondando il viso nella sua sciarpa

"So che tieni a me, e ti ringrazio per questo, e ti ringrazio anche di preoccuparti per me"

Jean arrossì appena e si grattó la nuca.
"E a me dispiace di aver alzato la voce"

Mikasa annuì e si diresse verso l'uscita della mensa.

"Jean?" chiamó girandosi appena

"Mh?" disse il ragazzo

"Anche io tengo a te" disse Mikasa

Jean arrossì e abbassó lo sguardo.

"Buonanotte" concluse Mikasa

"Buonanotte" disse Jean

Da quel momento in poi Mikasa trovó in Jean una buona compagnia, a discapito di Eren che non faceva che ignorarla e farla stare male.

Armin, delle volte, si univa ai due nuovi amici, e i ragazzi si trovavano insolitamente bene.

Jean e Mikasa si allenavano spesso insieme, trovando l'uno nell'altro un simile modus operandi, scoprendo anche nuove cose nei nuovi movimenti tridimensionali e le nuovi armi a fuoco.

Ma facevano, anche, lunghe chiacchierate dopo i pasti, spesso insieme agli altri, pochi, soldati del corpo di ricerca.

Avevano trovato una routine che li aiutava a scappare dalla realtà che oltre alle mura, oltre a loro, c'era la vita, altre persone e altre nazioni.

Jean si alzava presto ogni mattina, prima di tutti, faceva di solito una passeggiata all'alba e poi andava a farsi la doccia.

Perdeva sempre un sacco di tempo sotto l'acqua, perciò era un mantra l'arrivare in ritardo alla colazione, così Mikasa gli teneva sempre il posto e un vassoio.

One shots || attack on titanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora