Finestre e paranoia

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Ti è mai capitato di non riuscire a dormire e nel bel mezzo della notte sentire un suono sospetto alla finestra?

Di solito, quando ti alzi per andare a controllare, sei esitante ed analizzando il rumore provi a supporre cosa possa essere. Così ti ci avvicini e scosti le tende, ma nel cortile non vedi nessuno e niente potrebbe aver disturbato il tuo sonno.

Decidi di tornartene a dormire, un po’ consolato dall’idea che tutto possa essere stato partorito dalla tua mente. Una semplice paranoia, dunque.

Una sera, però, il rumore che proviene dall’esterno si fa un poco più forte.

Sembra che qualcuno stia bussando sulla finestra, insistentemente, come se ti chiedesse di farlo entrare. Prendi in mano in primo oggetto contundente che ti capita a tiro – quella lampada mi sembra perfetta – e ti avvicini: non appena scosti la tenda il suono svanisce, inoltre ti accorgi che sul cortile non ci sono più i soliti lampioni ad illuminarlo. Sono tutti spenti, vi è un buio che non permette di vedere oltre il vetro.

Ancora inquieto e senza ragione di mantenere la calma, torni in salotto e controlli a dovere che la porta sia chiusa. Sei nervoso e non sai se è il caso di tornare a dormire.

Ispezioni rapidamente tutta la casa, ma ti rassicuri quando passando per la camera dei tuoi vedi la televisione accesa e odi tuo padre russare rumorosamente.

L’ennesima sciocca paranoia, pensi.

Decidi nuovamente di tornartene a letto, sollevato all’idea che sia ancora un pessimo scherzo del tuo cervello stressato e stanco.

Appoggi la testa sul cuscino e chiudi gli occhi.

Percepisci qualcosa di freddo salire lungo la tua schiena, improvvisamente ti accorgi di non essere più solo nel tuo letto.

Sbarri gli occhi e provi a voltarti, ma è già troppo tardi.

L’ultima cosa che senti dopo che un coltello da cucina ti trapassa la gola è la calda voce di tua madre che ti sussurra: «Buonanotte.»

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