Sole Seta Sale - VI

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Scritto a quattro mani con giadaocchiverdi

......

Brando

Risaliamo la duna, bruciati dal sole e dalla salsedine, mano nella mano, ridendo come due ragazzi che hanno marinato la scuola. Felici.

Nel sollievo dell'ombra della tenda, finalmente, ci lanciamo sui cuscini.

Vedo il mio cellulare lampeggiare sul tavolo. Un messaggio di Aziz.

"Vecchio mio, vedo con piacere che gli anni non ti hanno cambiato. Lei è divina, e francamente non capisco cosa trovi in te. Mi perdonerai se ho dato un'occhiata. Da adesso le telecamere di sorveglianza sono spente. Dimenticavo, accanto alla tenda principale, dietro la tenda di broccato c'è un bagno con una vasca doppia a temperatura controllata, è pronta, sul mobile ci sono accappatoi, sapone di Aleppo e sali da bagno profumati al cedro e sandalo."

Lilith mi osserva leggere con sguardo curioso. Le rispondo con un sorriso. La prendo per mano e ci dirigiamo verso la tenda.

La sorpresa le piace, ride con gli occhi. Si infila in doccia per togliere il sale e la sabbia e poi mi schizza con il getto dell'acqua. Entro anche io nella doccia. La abbraccio e zittisco la sua risata con la mia bocca.

La prendo in braccio ed entriamo nella comoda vasca. L'acqua è calda ed il profumo dei sali che lei ha versato sono inebrianti.

E' seduta di fronte a me. Distende le gambe fuori dall'acqua, ed inizia ad accarezzarmi il viso con i suoi piedini. Il collo. Le spalle. Il petto. Solletica i miei capezzoli con un piede, mentre l'altra gamba distesa, si immerge fra le mie gambe per cercare la mia eccitazione. Allargo le gambe per farle spazio. Il suo piede accarezza i testicoli poi risale lungo il mio membro già sveglio da tempo.

Si solleva dall'acqua, in piedi, si avvicina a me, si volta di spalle e si accuccia, regalandomi lo spettacolo della vista dell'ovale perfetto del suo culo.

Mi sporgo ed appoggio la bocca nel punto in cui il solco delle sue natiche si confonde con la schiena, delimitato da due fossette simmetriche.

La lingua lentamente scende lungo la strada che Lilith mi ha indicato. Si attarda sul suo fiorellino che freme per le mie carezze. Lo bacio. Si schiude, morbido al mio tocco imperioso.

Scendo ancora. Raggiungo le sue labbra, fragranti di sandalo e di lei. E la mia lingua scopre che le dita di lei l'hanno preceduta e vibrano veloci nella sua carne.

Ritorno su con falsa indolenza. Un altro bacio.

Le mie mani stringono la vita di Lilith ed accompagnano la sua schiena sul mio petto. Scivolano sul suo petto, accogliendo il seno morbido e stringendo i capezzoli dritti fra le dita.

"Dio mio! Brando! Non fermarti! Dio mio! Continua!"

Si abbassa su di me, sedendosi sulle mie cosce ed accogliendomi nel suo caldo abbraccio.

Mi sveglio, sono nella tenda, fra le braccia di Lilith. Il sole sta affondando nel mare all'orizzonte. Il mio cellulare vibra di nuovo.

"Amico mio, lo avrai già capito, la vostra nave ha già lasciato il porto. Nessun problema, fra mezz'ora il mio autista sarà da voi. Le notti sono fresche anche quaggiù e non mi sembra il caso che la passiate nudi in tenda. Soprattutto tu vecchio mio. Ho riservato una suite al Continental, vi serviranno la cena sulla terrazza panoramica. Quando vorrete riprendere al crociera il mio catamarano ed il mio aereo sono a vostra disposizione. Domani deciderete cosa fare. Buona serata amico mio!"

Sento il mugolio scocciato di Lilith. Il suo braccio mi cinge e mi reclama fra le sue braccia. Mi abbandono sul suo seno morbido.

Le gambe si intrecciano ancora.

E la bacio, per riportarla, sveglia, in questo sogno.

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