Il giorno seguente, Loras Tyrell giunse in compagnia di sua nonna Olenna, una donna tanto minuta quanto arguta, gentile e autoritaria. Loras Tyrell era come Sansa lo ricordava: di corporatura snella e di aspetto molto attraente, con una folta cascata di riccioli castani e occhi dorati, vividi e intelligenti. Lei in compagnia di sua madre e suo fratello accolsero i loro ospiti e l'esercito che li aveva scortati fin lì. La nonna del giovane si dichiarò immediatamente favorevole alla loro unione, anche se più volte incrociando lo sguardo di Sansa, la ragazza ebbe come l'impressione che l'anziana donna avesse compreso o quantomeno intuito che qualcosa nel profondo della Stark si agitava turbandone la serenità.
I due giovani furono ben presto lasciati soli a passeggiare nel parco, mentre l'anziana Lady Olenna chiese di poter gustare del vino rosso per potersi rimettere in sesto dal viaggio lungo e noioso.
"Sei bellissima, Sansa." le disse Loras sorridendole appena e camminando accanto a lei, le offrì il braccio per camminare insieme e vicini.
Sandor li seguiva a un po' di distanza in quanto guardia del corpo della giovane.
"Grazie, ser." disse la ragazza.
"Sei più alta dall'ultima volta che ti ho vista ad Approdo del Re." constatò il Cavaliere.
"Sì, il tempo cambia le persone."
"Già." la osservò "Tu però sei cambiata solo in altezza, sei sempre così elegante, dolce e gentile."
"Beh, non proprio." lo contraddisse "Perdona la mia insolenza, ma sai, il tempo mi ha resa più schietta. Prima ero tremendamente superficiale, pensavo alle acconciature, ai ricami, a come dovevo comportarmi, ma poi c'è stata la fuga da Approdo del Re, sai... non sapevo mai se il giorno dopo sarei stata viva o morta."
"Tua madre ha accennato qualcosa nella lettera indirizzata a mia nonna." affermò Loras.
"Leggi la corrispondenza di tua nonna?" chiese Sansa perplessa.
Lui la guardò negli occhi "No, cioè... in realtà, lei mi aveva detto di questa cosa insomma del matrimonio combinato, solo che volevo sapere con chi avrei dovuto... sposarmi e allora ho letto."
La giovane annuì anche se assunse l'aria leggermente contrariata "Non volevo offenderti" proseguì lui "ero solo curioso."
"Non fa niente. Cosa ti piace fare nel tempo libero, Loras?" chiese lei.
"A parte usare la spada, beh leggere libri sulle antiche casate. E' utile conoscere il passato. Ti insegna tanto." asserì lui.
"Sì, immagino." disse lei voltandosi verso Sandor che solo per un istante incrociò il suo sguardo per poi assumere un'espressione autoritaria e distaccata. Sansa tornò a guardare il cavaliere al suo fianco.
"Mi piace adornare il mio mantello e la mia armatura di fiori, sai è per questo che mi chiamano Cavaliere di Fiori."
Lei sorrise "Sì, lo so." distolse lo sguardo e si voltò verso Sandor che camminava a venti passi di distanza da loro, anche Loras si voltò "Ti mette a disagio lui?"
"Chi? Sandor? No! E' grazie a lui se ho tutto questo e... se ho potuto rivederti." concluse sorridendogli imbarazzata e aggiungendo quella frase solo per non sembrare una completa maleducata.
"Oh, te lo chiedo perché sei un po' nervosa. E distratta."
"No."
"Sì. Guardi costantemente altrove. O alle nostre spalle. Sono io che ti metto a disagio?" le chiese.
Sansa si morse appena il labbro inferiore "Scusami. Non è colpa tua. E' che..."
"Non vuoi sposarti." completò lui.
Sansa non osò dirgli qual era il suo pensiero in merito: non era certa che lui avrebbe capito.
Abbassò il capo completamente a disagio.
"Tu sei così gentile, galante, ma..." non sapeva come concludere la frase.
"Non sei pronta per sposarti." concluse lui sistemando una ciocca di capelli dietro il suo orecchio.
Sansa abbassò lo sguardo con aria colpevole, ma fu lui a parlare di nuovo "Nemmeno io lo sono, ma se devo fare un sacrificio per la mia famiglia, lo faccio." lei deglutì "Io ti rispetterò sempre, Sansa. Non ti metterò mai fretta per... sai, avere... figli o altro. Ti tratterei bene. E so che la stessa cosa la faresti anche tu con me. Sarebbe un matrimonio basato sul rispetto reciproco." Sansa lo guardò "Per te va bene?"
Sansa guardò di nuovo Sandor, lo guardò a lungo e intensamente, anche l'uomo la guardò e i loro sguardi si incatenarono, fu Loras a interrompere quel muto dialogo "Sansa, ho capito. Si vede. Ma non potrete. Non potrete mai stare insieme, tu e lui. Sì, tuo fratello l'ha nominato cavaliere, ma... la tua unione con lui è qualcosa che deve decidere lui. Spetta al capofamiglia decidere. E io ne so qualcosa."
"E a te sta bene?" chiese lei guardandolo dritto negli occhi.
Lui si dondolò sui piedi "Non ho molta scelta. Se tu scegliessi di sposarti con me, sappi che insomma... mi imbarazza dirlo, ma... ehm, potrai scegliere di... stare con lui, io... insomma, ehm... quello che voglio dirti è che... potrai avere rapporti con chiunque tu voglia, non per forza con me."
Sansa corrugò la fronte "Ma che matrimonio sarebbe se non è consumato? Credevo che il matrimonio fosse questo, oltre al rispetto e all'amore verso il proprio sposo."
"S – sì, lo è. In teoria. In pratica ognuno fa quello che vuole. Sai quanti figli bastardi ci sono in questo e nell'altro continente!" esclamò lui.
"Ma io non voglio dare alla luce figli bastardi, so cosa vuol dire e non mi piace. Se devo sposarmi per dare poi alla luce eredi illegittimi, no. Non voglio sposarti. Scusami, Loras." dette queste parole Sansa si voltò e fece per incamminarsi di gran fretta, ma le parole di Loras la raggelarono "Lo so, Sansa, ma non puoi evitarlo. Né io né te possiamo farci nulla." Sansa si fermò qualche istante sbarrando gli occhi, poi si congedò del tutto fuggendo di buona lena seguita da Sandor.
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La Principessa del Nord e il Mastino
FanfictionSansa è prigioniera ad Approdo del Re, è vittima delle vessazioni dei Lannister; vorrebbe fuggire, ma non sa come: l'occasione le si presenta quando Stannis Baratheon attacca Approdo del Re... STORIA CHE SI COLLOCA NELLA SECONDA STAGIONE DELLA SERIE...