Sansa, benché avesse gli occhi aperti, non vedeva nulla: tutto era buio.
Era come trovarsi nella pancia di un Gigante, l'aria era rarefatta, il cuore della giovane prese a battere più veloce, deglutì più volte e provò a pensare che in fondo poteva trovarsi ancora ad Approdo del Re e quindi la sua situazione poteva essere ben peggiore! L'ottimismo durò però un istante, un battito di ciglia, una goccia d'acqua cadde dall'alto e s'infranse rumorosamente al suolo.
La ragazza si mise in piedi e a tentoni iniziò a camminare, non ricordava di essersi addormentata... poi ricordò che Sha le aveva dato dell'acqua e Sansa comprese che la donna doveva averle dato una pozione per costringerla a dormire.Di nuovo si era fidata e la sua fiducia era stata mal riposta!
Dopo alcuni metri, Sansa incespicò e cadde inavanti... non urlò per pudore o forse per paura, era caduta su qualcosa, toccòl'oggetto che l'aveva fatta cadere, lo tastò e sentì sotto le sue dita unabocca, gli occhi e poi qualcosa di appiccicoso che Sansa intuì essere sangue,la ragazza sussultò e per scappare cadde di nuovo, prese a correre anche se nonsapeva dove stesse andando... all'improvviso urtò contro quella che sembrava unaporta; Sansa vi si appoggiò e l'aprì, fece pochi passi e cadde di nuovo... questavolta la giovane cadde in quella che era acqua...
"AIUTO!" urlò la ragazza.
"Chi è?" chiese una voce.
"Chiunque voi siate, vi imploro, aiutatemi!" invocò Sansa terrorizzata.
"Dove sei?"
"Sono... nell'acqua."
"C'è dell'acqua?" chiese di nuovo la voce.
"Sì, vi prego mio buon ser..."
"Fanculo i tuoi Ser, Stark!" esclamò la voce che Sansa riconobbe essere quella del Mastino "Dove sei?" le chiese di nuovo.
"Non lo so." rispose angosciata la ragazza.
"Continua a parlare. Un mastino ti fiuta benissimo!"
Sansa non seppe se essere terrorizzata da quella frase o esserne felice, ma non c'era tempo per chiederselo, la Stark tremava "Sono contenta che voi siate qui. Siete ferito? Siete riuscito a capire chi sono? C'è una donna che mi ha dato... qualcosa... io..." Sansa fu afferrata per le braccia e tirata su.
Il Mastino le tastò il volto "Stai bene? Ti hanno fatto del male?"
"N – no." rispose volgendo il viso nella direzione da cui proveniva la voce "Grazie. Sono contenta che voi siate qui." ammise per poi stringergli le braccia attorno al torace, il corpo dell'uomo era caldo, solido e Sansa non fu mai più felice di avere lui al suo fianco.
"Che sono queste smancerie?" chiese infastidito l'uomo "Smettila di fare queste sciocchezze e usciamo dall'acqua, odio l'acqua!" aggiunse Sandor allontanando Sansa da sé e prendendo la sua mano la portò oltre quella pozza d'acqua; Sansa toccò nuovamente terra e guidata alla cieca dal Mastino si sedette su una pietra che, a giudicare dal tatto, pareva liscissima.
"Avete idea di chi siano queste persone?" chiese di nuovo Sansa.
"Sono un branco di religiosi del cazzo." rispose velenoso Sandor, Sansa lo sentì sputare per terra "Hanno detto che hanno progetti per te, ma a fanculo i loro disegni del cazzo, io da qui ti faccio uscire intera se possibile, ma viva."
Sansa deglutì "So che odiate sentirlo, ma grazie. Grazie per quello che fate!"
"Lo faccio solo per avere una grande ricompensa dai tuoi fratelli, niente di più, non ti illudere!" sbottò lui. Sansa sorrise, il Mastino non avrebbe mai detto una parola gentile solo per accontentarla.
"Sarà grande, vedrete." affermò lei semplicemente.
"Lo spero, sarebbe altrimenti tutta fatica sprecata!" abbaiò lui.
"Proprio non riuscite a dire una parola carina, vero?"
Sandor sbuffò "Un cane va solo dietro al suo padrone e quando lo lascia o morde o al massimo lecca la mano di chi se ne prende cura, ma di certo non è pronto a scodinzolare alla prima gentilezza!" ringhiò sulla difensiva.
Sansa riprese "Forse il cane è stato bastonato troppo a lungo perché possa anche solo ricordare com'era quando qualcuno gli accarezzava la testa o gli dava da mangiare." si stava addentrando in un territorio sconosciuto e che forse avrebbe potuto anche provocare una violenta reazione nel Mastino, questi avrebbe potuto schiaffeggiarla, spingerla, o peggio, ma ciò non accadde.
La giovane sentì solo l'uomo respirare e poi dire "Non tutti i cani nascono per vivere coccolati nei castelli dei loro padroni, qualcuno finisce per essere ammazzato, qualcuno per scappare, qualcuno a lottare per sopravvivere, qualcuno solo per nascere in un bel posto e poi vedersi togliere ogni cosa."
"State parlando di voi?" chiese prima di rendersene conto, quando lo fece, si morse la lingua.
"L'uccelletto sta cantando un po' troppo, prima o poi il suo canto finirà per ucciderlo." replicò Clegane. Lei non commentò né aggiunse altro, provava timore e al tempo stesso una forma di tenerezza verso il gigante dal volto semi-bruciato accanto a lei.
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La Principessa del Nord e il Mastino
FanficSansa è prigioniera ad Approdo del Re, è vittima delle vessazioni dei Lannister; vorrebbe fuggire, ma non sa come: l'occasione le si presenta quando Stannis Baratheon attacca Approdo del Re... STORIA CHE SI COLLOCA NELLA SECONDA STAGIONE DELLA SERIE...