Pronti a combattere

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Sansa tremava, a stento riuscì a rimettersi in piedi e fare due passi per tentare di raggiungere la porta, ma fallì. Respirò pesantemente, poi vide l'uomo che l'aveva ridotta in quello stato che riposava tranquillo: lei aveva i capelli sporchi, impiastricciati di polvere, di sangue, il suo sguardo era stravolto da un'espressione di dolore mista a confusione, gli occhi gonfi e lucidi, le labbra rosse e sanguinanti, i vestiti ridotti ad un ammasso di stracci. Il suo corpo pieno di graffi e tagli sanguinanti.
Non sarebbe forse mai più riuscita a dormire, non sarebbe mai più riuscita a rilassarsi.
Era come se in quell'istante e in quella stanza, Sansa Stark si fosse spezzata del tutto. Dagli occhi caddero altre piccole calde lacrime, ma lei si ripromise che sarebbero state anche le ultime che avrebbe versato. Lei non si sarebbe salvata con le sue parole, non si sarebbe salvata con la sua educazione e mai nessuno sarebbe venuto per lei, avrebbe dovuto salvarsi da sola.
Guardò l'aguzzino dormire beatamente nudo nel suo letto, avrebbe tanto voluto avere un pugnale, ma lei non ne aveva, quello che le aveva dato il Mastino era con lui forse sepolto nel bosco ormai. Avrebbe soltanto dovuto avvicinarsi al suo letto premere le mani contro la sua gola e spingere fino a che lui non avesse esalato il suo ultimo respiro. Lo guardò con odio, disprezzo e si avvicinò a lui, ma in quell'istante Ramsay aprì gli occhi e la guardò: l'intento della ragazza doveva essere evidente perché lui sorrise, sorrise come se avesse appena visto qualcosa di bello, di particolare.
"Vedi bene ora?" la ragazza non rispose "Sai, ti confesso che non amavo particolarmente mio padre e... la sua morte mi ha solo reso il signore di questo posto. Tu sei stato un piacevole intrattenimento." Sansa non aggiunse una sola parola "Ma ora che ti ho assaggiata, vorrei che anche i miei mastini ti assaggiassero... a proposito, penso tu li abbia conosciuti! Adorabili, no?" proseguì ridendo.
La giovane avrebbe voluto che il Mastino assaggiasse lui, avrebbe trovato carne per i suoi denti.
"Mio signore" disse un uomo aprendo la porta "uomini del Nord alle porte!"
Ramsay si vestì in fretta "E' cominciata." sorrise "Portatela giù."

Il Mastino giunse a Grande Inverno rapidamente, fu accolto dalla neve e dal vento gelido che graffiava la sua pelle. Riconobbe alcuni degli uomini del Re del Nord, riconobbe anche il suo lupo che ululò come per avvisare il suo padrone che c'era un cane nel branco.
Centinaia di occhi seguirono l'ingresso di Sandor Clegane nell'enorme sala, alcuni lo guardavano curiosi, altri lo salutarono con un lieve cenno del capo, altri ancora sussurravano al suo passaggio, altri ancora invece strinsero gli occhi come insospettiti dalla sua presenza lì. Il giovane Robb Stark era lì con sua madre, la sua donna, due ragazzini e un anziano consigliere seduti all'enorme tavolata in fondo alla sala non troppo distanti dalla bocca enorme del camino.
Sandor si inchinò e non osò alzare lo sguardo verso gli Stark, sentì la voce della donna, Catelyn Stark, chiedergli "Clegane, dov'è mia figlia? Perché non è con te?"
"Ho fallito, mia signora. L'erede di Roose Bolton l'ha presa con sé."
Sandor non ebbe il coraggio di vedere l'espressione della famiglia di Sansa, pregò solo di ritrovarsi ancora la testa nel giro di qualche minuto.
"Avevi detto che con lui sarebbe stata al sicuro!" sbottò Robb Stark.
"Così credevo anch'io, Robb." disse con voce controllata sua madre.
"Credevamo di aver smesso di fare la guerra e invece!" tacque "Dovrei farti giustiziare per la tua mancanza, lo sai?" sibilò minaccioso il giovane Stark.
"Robb, calmo. Clegane racconta cosa è accaduto." lo invitò Catelyn Stark "E alzati, per favore."
Sandor sollevò il capo e osservando principalmente il volto della donna, iniziò a raccontare ciò che era accaduto dal momento in cui le loro strade si erano divise.
Robb sbottò qualcosa di incomprensibile mentre la sua donna gli posò una mano sulla sua e lo invitò a calmarsi. Sua madre respirò profondamente, poi ordinò all'uomo seduto due posti più in là di portare a letto i suoi due figli più piccoli: i discorsi che stavano per fare non erano adatti a due bambini.

Sandor ascoltò la strategia militare di Robb, ascoltò la sua idea di accerchiare il castello di Forte Terrore e assaltarlo. Udì quanto Robb amasse sua sorella e quell'amore lo sentì come vibrare e diffondersi nell'aria, era evidente anche se non parlò mai direttamente di Sansa.
"Se le è accaduto qualcosa... ti riterrò responsabile, Clegane." fu l'unico chiaro riferimento alla sorella, fu un sibilo minaccioso quello di Robb Stark che gli puntò un dito contro.
Un tempo se qualcun altro gli avesse puntato il dito contro, il Mastino gli avrebbe addentato il dito e glielo avrebbe staccato, ma non stavolta: lui era colpevole, o comunque si sentiva colpevole.
Sandor rimase in silenzio di fronte a quella minaccia, cosa c'era da obiettare?
Nulla.
Distrazione o meno Sansa era prigioniera di un folle a detta degli uomini del Nord, dalle parole sembrava essere addirittura peggio di re Joffrey. Sentì che lì a Forte Terrore c'era l'usanza di usare la pelle dei propri nemici come sorta di mantello il che era decisamente inquietante persino per un uomo come il Mastino.
"Se partiamo adesso, al tramonto saremo lì." annunciò Robb, immediatamente si levò un grido inneggiando al Re del Nord, alle voci entusiaste e cariche degli uomini si unirono gli ululati del meta-lupo di Robb Stark.
L'esercito era decisamente più nutrito dall'ultima volta che Sandor lo aveva visto, c'erano forse qualche centinaio di uomini in più e ad essi l'uomo poté unirsi, anche se ciò lo dovette a Lady Stark in quanto il figlio non avrebbe voluto che lui gonfiasse l'esercito; alla fine acconsentì ponendolo in prima fila. Gli uomini in prima fila sono i primi a morire, pensò Sandor, il Re del Nord mi disprezza proprio tanto per volermi mandare immediatamente al patibolo. Sorrise, avrebbe dimostrato a quel giovane coglione che invece lui, Sandor Clegane, avrebbe liberato sua sorella e l'avrebbe riportata al sicuro a casa sua!

Al tramonto l'esercito vide il castello di Forte Terrore situato sulle sponde del fiume Acqua Piangente. Era arrivato e la battaglia poteva iniziare...


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Con questo capitolo vi auguro una buona fine e un buon principio!

Che il 2021 sia un anno migliore di quello che stiamo per concludere!Grazie a voi tutte per continuare a leggermi :* 

La Principessa del Nord e il MastinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora