Carissimo Scorpius,
sappi che ti odio come Lily odia il caramello. Inizialmente, non era mia intenzione scriverti una lettera, non che adesso io ne abbia voglia, solo che mia cugina, la carissima Dominique Virginia Weasley, mi ha obbligato, minacciando di bruciare le mie lenzuola di cotone. Dice che è solo tutto merito tuo se ci siamo riappacificate. Quindi, in teoria, dovrei soltanto dirti grazie, ma la bellissima biondina, mi ha anche costretta a chiederti di uscire per esprimerti la nostra immensa gratitudine, anche se lei ti è più grata. Ti prego di accettare, altrimenti Domi mi chiederà di farlo di nuovo e non voglio.
Grazie tante,
la tua vicina,
Rose
PS: Ti odio come mio padre odia il coniglio, dato che secondo una sua teoria è una brutta copia del pollo (Come dargli torto?), come mia madre i pregiudizi, come mia nonna il polpettone bruciato, come mio nonno odio il fatto di non aver ancora capito quale sia lo scopo di una paperella di gomma, come Dominique le borse false, come James i Serpeverde, come Louis lo sporco, come Hugo odia il non saper cucinare della mamma. Insomma, ti odio proprio come Rose Weasley odierebbe Scorpius Malfoy.
PSS: Però grazie davvero.
Di malavoglia infilo il pezzo di carta a righe sotto la porta, e prima che io possa scappare mooolto velocemente a casa mia, quella maledetta porta si apre. Merlino è un truffatore, col cavolo che gli chiedo qualcos'altro, è solo un povero egoista che pensa a se stesso e a Tosca Tassorosso, probabilmente.
Nel caso che ve lo chiedeste, shippo anche loro due. Una shippatrice seriale direi.
-Buongiorno Rose.- il platinato parla con quel suo solito tono da aristocratico del cavolo. Mi chiedo come alle otto di mattina, un essere possa mantenere tanta tranquillità e compostezza. Non gli viene da urlare che odia tutto e tutti? Proprio come faccio io d'altronde.
-Buongiorno, Malfoy. Pensavo dormissi.- calco il suo cognome, nonostante secondo il nostro patto (A cui nessuno ha ancora accennato, fortunatamente) dovremmo iniziare a chiamarci per nome. Qualche volta l'ho fatto, ma le cose bisogna impararle a piccoli passi ed io non sono in grado di disabituarmi nel giro di un giorno.
-Proprio perché pensavi che io dormissi, hai infilato questa- alza la lettera che gli ho dato-nel mio appartamento. Così almeno, non avresti dovuto affrontare un dialogo civile assieme a me.- ha un'aria da sapientino davvero fastidiosa, peggiore della mia addirittura, solo che io sono io e lui è lui.
-Hai azzeccato. L'hai letta?- giro l'anello che porto all'anulare destro più e più volte per via del nervosismo di poter esser presa in giro per le parole che ho scritto in quel foglio.
-Non ancora. Una confessione d'amore?- azzarda sapendo che la risposta non è giusta.
-No. E' un invito ad uscire.- dico seria, e lui quasi si strozza con la sua stessa saliva.
-E' uno scherzo? Allora mi ami Weasley.- gli piacerebbe.
-Piuttosto preferirei soffocare con una pallina da tennis.- ribatto decisa io. Mentre lo guardo apre la lettera per leggere tutto ed io rimango a guardarlo annoiata.
-Ci sto, fatti trovare pronta tra dieci minuti.- presa alla sprovvista rimango in silenzio con gli occhi spalancati. Entra in casa sua e chiude la porta alle sue spalle.
-Venti! Me ne servono venti!- ancora sbalordita e confusa, corro velocemente in camera mia. L'armadio è grande e pieno di vestiti, ma non ho comunque nulla da indossare.
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Inspiegabilmente Straordinario
FanfictionRose Weasley, si ritrova incastrata nell'organizzare il matrimonio della sua migliore amica, ma per aiutare suo cugino a conquistarla è costretta a vivere una situazione molto imbarazzante. Nel frattempo, il suo acerrimo nemico dai tempi di Hogwarts...