Leggo molto

463 16 2
                                    

-Esci da casa mia, a meno che tu non voglia ritrovarti in sud Africa.- vorrei saltargli addosso, ma per picchiarlo, non certo per quel che sogna lui la notte.

-Dai Lattuga, non devi farlo per me, lo so che mi odi ancora, ma per Karen e per onorare il nostro patto. Se fai così non potrò vincere io.- fa il broncio tentando di addolcirmi, ma l'unica reazione che suscita in me è quella di spedirlo s'un aereo senza rivederlo più.

Glielo regalerei io il biglietto, ma di sola andata e gli farei firmare un contratto che stabilisce il suo non ritorno in Inghilterra. Gli offrirei pure una bella cifra per non vederlo mai più. 

Si può dire che il suo essere un impiccione ha rovinato il rapporto che stavamo costruendo. 

Forse non dico la verità.

Quando gli ho detto che ho mentito sulla mia relazione assieme a Charles, non ho specificato cos'ho omesso. Temo che se adesso gli parlassi potrebbe tirar fuori l'argomento, ed io non saprei cosa fare. 

-Dille che sto male.- 

-Ma non stai male, e le hai promesso che l'avresti fatto.- cerca di fare leva sulla mia coscienza, che carogna.

-Non voglio vedere la sua assistente, mi sta sul cavolo.- butto la prima scusa che mi viene in mente, non posso mica dirgli "Non voglio che tu mi faccia un interrogatorio e non voglio dirti del mio ex, molto pericoloso a dirla tutta e che amavo nonostante si meritasse di finire all'inferno."

-Ah, capisco. Perciò Rose Weasley ha paura.- prima sulla coscienza e adesso sull'orgoglio.

-Argh! Cinque minuti!- urlo e gli sbatto la porta in faccia. 

Sette minuti dopo, 120 secondi di ritardo.

-Ci hai messo più tempo del previsto.- quando esco mi riserva un bel ghigno beffardo.

-Che esagerato.- rispondo secca -Andiamo o no?- 

-Io aspetto solo te.- fa spallucce e m'irrita, facendomi alzare gli occhi al cielo. 

Ci smaterializziamo nel vicoletto dell'altra volta e come sempre, il mio stomaco va in subbuglio. Sebbene io sia capace, la smaterializzazione non è la mia attività preferita. 

Quando entriamo da Karen, troviamo di nuovo quell'Ana. 

Che Merlino mi dia la forza di sopportarla e di non ucciderla.

Ci dia, ti correggo. 

-Dai, Rose, il massimo che ti concedo sono un paio d'insulti, niente di più.- mi sussurra all'orecchio, attento a non farsi sentire.

-Soltanto? Almeno un pugno me lo merito.- prima che possa ribattere, Karen arriva saltellando e ci abbraccia entrambi, facendo scontrare me e Malfoy. 

-Malfoy, metti troppa colonia la mattina.- gli dico a bassa voce vicino all'orecchio.

-Almeno io profumo- e ci separiamo. 

-Ciao ragazzi.- ci sorride Ana, perlomeno sorride a Scorpius. 

-Allora- Karen batte le mani e sorride -vorrei iniziare il prima possibile.- mi afferra e mi porta nel suo laboratorio. E' pieno di stoffe, principalmente bianche, ovviamente, lustrini, merletti, perline, bottoni e tanto altro. 

-Di preciso, cosa dovrei fare?- chiedo incerta.

-Molto semplice, indossi il vestito, io scatto le foto e le pubblico sul mio sito e sul mio catalogo.- spiega lei molto semplicemente. Sembra più facile dirlo che farlo.

-Sai, non sono una tipa molto fotogenica.- 

-Oh, non dire sciocchezze. Scommetto che col mio abito sarai bellissima.- mi conduce vicino ad un manichino, che indossa un vestito da sposa bellissimo. Non ci sono nemmeno troppi aggettivi per descriverlo, eccetto mozzafiato. 

Inspiegabilmente StraordinarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora