capitolo 8

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Quel giorno avvertii Niall del fatto che sarei arrivata con qualche minuto di ritardo a lavoro , visto che dovevo accompagnare Elizabeth e Louis all'aeroporto.  Aspettai di veder partire l'aereo e lo salutai, sperando che mi vedessero. Ovvio che non era possibile, ma feci finta.. probabilmente solo per me stessa.

Uscii dal sottopassaggio della metro e percorsi a piedi la strada che mi separava dal negozio. Era un'altra giornata strana, il cielo era poco nuvoloso e il sole giocava a nascondino dietro le nuvole.

- hey Juls - Niall mi salutò da dietro un ibiscus meraviglioso- tutto bene ?

- si grazie... oddio scusami.. -notai che Niall era in evidente difficoltà- mi cambio e arrivo subito !

Feci il più in fretta possibile, ma Niall aveva già risolto.

- volevo aiutarti ...- dissi dispiaciuta

- tranquilla ... sono abituato! Prima facevo tutto da solo quindi. ..

Aprimmo il negozio e i primi clienti cominciarono ad arrivare poco dopo.

Ad un certo punto il telefono squillò.

- pronto greenhouse,  sono Niall in cos- l'espressione sul viso di Niall cambiò - ecco cosa mancava... no non importa torniate con il camion.. vengo io con il furgoncino... si ... ok tra una mezz'ora ci sono ... arrivederci- Niall era notevolmente arrabbiato

- Hey ... cosa è successo ?

- l'espresso che ci consegna i fiori la mattina .. si è dimenticato di portarci gardenie e dei tulipani .. quindi dovrò andarli a prendere..

- oh ...

- tu starai sola per un'ora circa .. non preoccuparti !

Oh invece mi preoccupavo eccome ! Mi stava affidando il SUO negozio !

-ok..- dissi fingendomi tranquilla.

Niall , presa la giacca e fatte alcune raccomandazioni , uscì e scomparve con il furgoncino per le strade di Londra.

La situazione non adava male come avevo previsto , anzi era divertente servire la gente e vederla andare via soddisfatta. Passò circa una mezz'ora prima che tutto precipitasse in un burrone .

- salve .. - una voce grave mi giunse rimbombando per il negozio vuoto in quel momento. Quando alzai lo sguardo lo incrociai  con quello di quel ragazzo che era ormai diventata la mia persecuzione.

-salve..- dissi piano mentre mi sistemavo una ciocca di capelli dietro l'orecchio; ci guardammo a lungo avvolti solo da un silenzio... imbarazzante.- I-in cosa ti posso essere utile ?

-non lo so in realtà ... ero venuto qua per Niall.. sai è un mio vecchio amico..

-oh ... - diventai bordeux senza un vero motivo - lui non c'è..tornerà tra un po'... se vuoi puoi aspettarlo qua

Quel ragazzo cominciò a camminare per il negozio guardando ogni pianta e talvolta sorridendo leggermente , e mostrando delle splendide fossette.

-no.. non ti preoccupare.. questo posto è davvero fantastico sai ?...Niall l'ha proprio tenuto bene.

- si credo che ci sia molto affezionato

-già... ah io sono Harry..- mi disse porgendomi una mano e mostrandomi ancora quelle fossette così perfette

-io sono Julie.. piacere- ero convinta che non si ricordasse chi sono ..in fondo come poteva ricordare me: io che non sono nè bella, nè brutta.. io che sono anonima. Invisibile, una di quelle persone a cui nessuno tiene molto conto e di cui nessuno si accorge quando soffrono: tutti pensano che gli scivolino addosso tutte i dolori, delusioni, insulti e cbe siano fatte di cemento, ma non è così.  Io non sono fatta di cemento, non sono un muro, ma sono forte ... mi definirei come un biscotto ripieno: croccante fuori e morbido dentro... non so se rendo l'idea...

Il linguaggio dei fiori (Harry Styes)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora