capitolo 16

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- Niente ?!- mi chiese Tessah impaziente , battendo il piede a terra.

- No .. non è nemmeno da loro - risposi dopo aver chiuso la telefonato all'ultimo ospedale dell'elenco e guardando Lou che invece stava ancora parlando con un vecchio amico di Ab , l'ultima nostra spiaggia. Quando chiuse la telefonata ci guardò e scosse la testa. Tessah cominciò a camminare per il salotto avanti e indietro senza mai fermarsi e ripetendo tutte le disgrazie che potevano essere capitate a Aberdeen.

- Tessah , calmati ... la troveremo .. è una ragazza fortissima e non sarà di certo per un ragazzo che scappa da Londra .. non mi sembra il tipo ..

Tessah si era fermata a guardarmi in silenzio aveva annuito , ma non si era seduta , anzi continuava a camminare avanti e indietro senza però dire nulla , ma guardando solo davanti a sé.

- Juls io avvertirei i ragazzi , magari ci possono aiutare a trovarla .. in più siamo e meglio è ..

- Non chiamiamo Ashton però .. - dissi guardandolo molto seriamente , e con Tessah che affermò con forza che avevo ragione.

- Ok ... allora io chiamo Liam , Niall e Zayn , mentre tu chiama Harry ok ?

- Ok .. Tessah .. tu chiama magari gli altri amici di Ab e i tuoi che la conoscono e che ancora non abbiamo chiamato ..

- Sono rimasti solo i migliori amici di Ash ... tra cui il mio ragazzo ... chiamo loro magari - disse andando a prendere il telefono.

Ognuno di noi prese in mano il cellulare, sperando di avere una qualsiasi notizia.

POV NIALL

Aberdeen si era addormentata tra le mie braccia. Era così bella mentre dormiva, un ciuffo di capelli dalle punte azzurre le era caduto sul volto , io , cercando di non svegliarla glielo scostai dal viso portandoglielo dietro l'orecchio. Dopo un po' di tempo, in cui non avevo il coraggio di alzarmi , per la troppa paura di svegliarla, mi alzai il più piano possibile , adagiandola sul divano e coprendola con una coperta. Mi andai a sedere sulla poltrona davanti al divano e continuai a guardarla. Ripensai a come mi ero sentito la prima volta che l'avevo vista al bar, mentre portava il caffè agli altri tavoli . Ripensai a come mi ero sentito quando mi aveva detto che era innamorata del suo migliore amico e mi aveva chiesto di fingere di essere il suo ragazzo. In quel momento era là , davanti a me , piccola, inerme , con il cuore spezzato . In quel momento stava provando cosa avevo provato io un mese prima . In quel momento lei non era la causa della sofferenza di qualcuno ,ma era quella che soffriva . Non provavo minimamente piacere nel vedere che era stata ripagata con la stessa moneta , che era stata colpita nello stesso modo con cui aveva frantumato il mio cuore, ma sentivo di doverla proteggere. Sentivo di dover essere il suo scudo , il suo guerriero. Sentivo di dover essere io a curare le sue ferite e di dover ricongiungere i pezzi del suo cuore spezzato. Sentivo di provare affetto sincero nei suoi confronti , non sapevo di che natura ,ma le volevo davvero bene. Quando mi aveva abbracciato avevo sentito di esserle legato in qualche modo, e non avrei mai voluto per nessun motivo rompere quel legame.

Il telefono cominciò a vibrare sul tavolino davanti a me e mi affrettai a rispondere , correndo verso camera mia , per evitare di svegliare Ab o Liam e Zayn che dormivano un sonno beato nelle loro stanze.

POV JULIE

Avevo afferrato il cellulare pronta a chiamare Harry, ma avevo il terrore di premere il verde. Non volevo che mi maledicesse, in fondo erano le quattro di notte. Ma dovevo farlo , Ab era sconparsa , quella era la priorità, così presi coraggio e trascinai il mio indice sullo schermo del telefono e poi andando a poggiarlo all'orecchio.

Il linguaggio dei fiori (Harry Styes)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora