11.

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WELLY🌻

Non appena varcai il grande cancello della scuola,notai Den e Gyne sedute sul tavolo in legno sotto il grande albero.

«Welly!» esclamò Den

Feci un cenno di saluto.

«Gyne,ho bisogno di Louis,sai dove posso trovarlo?» chiesi senza alcuna espressione.

«Emh,se non sbaglio sta parlando con Harry» rispose indicandomi i due seduti sugli scalini.

Mi diressi verso loro e mi stupì quando li vidi discutere.
Quando arrivai lì davanti potei sentire un
«Coglione» sussurrato da Louis.

«Louis,devo parlarti» chiesi,senza degnare di uno sguardo il riccio.

Peró,sentivo lo stesso il suo sguardo su di me.
Vaffanculo,volevo baciarlo così tanto.

Vidi Louis alzarsi,per poi allontanarsi con me.

«Dimmi» chiese preoccupato

«Hai erba?»

«Fai sul serio?»

«Ti sembro una che scherza?» domandai.

Mi guardò per un secondo,poi parlò.
«Tieni,ma non prenderti il vizio Welly,non voglio rovinarti.» disse tirando fuori una bustina.

La presi mettendola immediatamente dentro lo zaino e dopo avergli dato un bacio in guancia,mi voltai per entrare dentro l'edificio.

Vidi Harry osservarmi con la mascella serrata e il pugno chiuso.

«L'hai voluto tu» pensai.

HARRY🌻

Era così bella.
Quella camicetta bianca,quella gonna sopra il ginocchio,quelle parigine,i suoi capelli,le sue labbra,i suoi occhi.
Anche da incazzata,lei era bellissima.
La mia migliore amica.

«Harry,mentre che ci sei fatti una sega guardandola!»scherzò Louis

Distolsi lo sguardo,girandomi verso di lui.

«Non mi parla da quel giorno» mormorai.

Erano passati quattro giorni,da quando feci venire Lyon a casa di Niall.
Quattro giorni senza Welly.

«Hai provato a parlarle tu?» chiese Louis,alzando le sopracciglia.

«Beh..» Iniziai.

«Beh sei un coglione,Harry» finì lui.
Fin ora non sono andato a parlarle solo per questione di orgoglio.
Io non ho sbagliato,il patto era chiaro.
Ognuno può fare ciò che vuole.
Welly non è la mia ragazza,ed io non sono di sua proprietà.

«Oh guarda,sta arrivando» disse Louis,dandomi una gomitata.
«È la tua occasione Harry,parlaci ora.» continuò.

«Troppo orgoglio Louis,è anche colpa sua.» precisai io.

«Coglione» sussurrò lui.

Alzai lo sguardo e vidi Welly davanti a noi,con le braccia incrociate sotto il seno.
Mi mancava toccarla,mi mancava farla godere sotto di me.
Mi mancavano i suoi gemiti.
Mi mancavano le sue labbra.

«Louis,devo parlarti» disse,non degnandomi di uno sguardo.

Io invece la osservavo.
Era così sexy con quella gonna.

Louis si alzò e la seguì.
Una folata di vento fece alzare di poco la gonna di Welly,ed io,seduto su quelle scale,mi godetti la meravigliosa visione dal basso.

Indossava delle mutandine nere,con del pizzo al contorni.

Vidi Louis guardarmi,trattenendosi dal ridere quando con la mano chiusa fece su e giù.
Stronzo.

Iniziarono a parlare,e notai Louis dare un bustina a Welly.
Era erba quella? Strinsi i pugni.

Non appena vidi Welly entrare nell'edificio,mi avvicinai a Louis.

«Le hai dato dell'erba Lou?davvero?» chiesi,stupefatto.

«Harry,non fare così,cosa sarà mai!» rispose lui.

Non gli diedi un pugno solo perché era il mio migliore amico.

Mi voltai ed entrai nell'edificio.

Notai Lyon sussurrare qualcosa all'orecchio di una sua amica,puttana.
Un'altra che non sa succhiare per niente bene.
Le lanciai un'occhiataccia,per poi entrare in aula.

«Signorino Styles,con calma mi raccomando» disse Mr Kyat.

Non appena iniziò la spiegazione,mi girai verso Welly.
Stava prendendo appunti,aveva le gambe accavallate,e la sua gonna si era alzata di troppo.
Cazzo,vorrei così tanto sbatterla in quel banco.
Vidi la sua fronte aggrottata,concentrata nel nuovo argomento,mentre mordeva il tappo della penna.

Continuai a guardarle le gambe,la gonna si era alzata ancora di più e il mio cazzo si era risvegliato.

L'unica ragazza che me lo fa indurire senza fare niente?Welly.

Ad un tratto si girò,sorridendomi maliziosamente.

«Prende per il culo?» pensai.

Non mi parla da quattro giorni ed ora mi sorride in quella maniera?

«Professore?» Alzò la mano lei.

Mr Kyat si girò.

«Si,signorina?»

«Potrei andare in bagno?» chiese lei,e dopo il suo assenso,Welly si alzò sculettando più del solito.
In quel momento,l'avrei inculata anche davanti al professore.
Quel culo per me è una droga.

«Prof,posso andare anch'io?urgenza» chiesi sogghignando.

«Ci sarà mai una volta in cui non interromperete le mie lezioni?» rispose lui esasperato,per poi darmi il consenso.

Non appena uscì andai dritto al bagno femminile,ma prima notai una porta di un'aula aperta.
Mi avvicinai ad essa e quando vi entrai,trovai Welly piegata mentre si allacciava le scarpe.

«Il tuo sedere mi provoca» dissi ad un tratto mentre con una mano sfiorai la mia durezza per cercare di calmarla.
«E il tuo cazzo mi reclama» rispose di conseguenza lei,voltandosi.

«Perché hai fatto così in questi giorni?» chiesi,avvicinandomi.

«Così come,Harry?»

«Non abbiamo parlato,non abbiamo scopato,sei stata così ..fredda con me.» risposi.

«Tu non hai scopato,io si.» disse lei,andandosi a sedere su un banco accanto alla finestra,iniziando a rollarsi la canna.

Era un'aula vuota,sicuramente staranno facendo dei lavori.

«Che stai facendo?»

«Fumo?»

«Qui dentro?possono sospenderti,Welly.»

«Ora fai anche il mio paparino,Harry?» chiese lei,avvicinandosi a me.

«Vuoi farti chiamare Daddy?» continuó ironicamente,accendendosi quell'affare.

«Comunque,non puoi dirmi che non sei stata incazzata in questi ultimi giorni.» Affermai.

«Harry,io non sono stata incazzata fin ora.» iniziò lei.

«Ho solo scopato alla grande con Zayn.» continuò.

«Con Zayn?» chiesi.

«Già,l'hai detto anche tu no?ognuno può fare ciò che vuole. Ed io in questi giorni volevo farmi scopare da Zayn.» concluse,buttando via il fumo.

«La finisci?»

«Di fare cosa?»

«Anche io ho scopato ok?con Lyon! Ma non ho fatto altro che paragonarla a te! Non mi ha fatto neanche venire,mi sono dovuto fare una sega a casa,pensando alla tua bocca attorno al mio cazzo!» urlai,sbattendola al muro.

«Finiscila di fare l'indifferente,lo so che ti manco,come tu manchi a me.» finì,quando ad un tratto le labbra di Welly si posarono bramosamente sulle mie,mentre con una mano mi tirava i ricci e con l'altra mi attirava a se.

Mi era mancata così tanto,cazzo.

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