Elsa aprì gli occhi. Faceva ancora più freddo di quanto non ne avesse fatto prima. Del fuoco non rimase altro che una fumata grigia. Si mise a sedere. Era da sola, "Anna!", chiamò, ma niente, "Neal, Anna dove siete?", chiamò di nuovo. Nessuno rispose. Ad un certo punto il panorama cambiò. Il bosco ondeggiava vertiginosamente, finché non si fermò, "Elsa!!", la chiamò una voce, "Elsa aiutami!!", era Neal. Lei ancora rintronata dall'ondeggio, si alzò e cominciò a correre verso il punto in cui sentiva la voce, "Elsa!!", la voce le fece cambiare direzione un sacco di volte. Non riusciva a focalizzare da dove venisse precisamente. Ad un certo punto, fu stanca e si accasciò con una mano sulla testa, "Elsa! Ti prego!", la chiamò ancora una volta. Questa volta, girandosi, vide il ragazzo legato ad un albero, "Neal! Chi ti ha legato così?! Elena?!", chiese lei avvicinandosi per slegarlo, ma le corde sembravano fissate, "Non è stata lei ...ma Anna!", "Cosa?! Anna non l'avrebbe mai fatto!", "È tipico di te ...", interruppe la voce della principessa alle spalle di Elsa, "...credi che non sia in grado di fare nulla ...", "Non è vero, Anna ...e ...che cosa diavolo stai facendo? Slegalo e smettila di fare così!", "Non ascolterò le parole di una falsa sorella ...", "C - che ...cos ...?", era incredula, "Non guardami così ...ti sei finta mia sorella per almeno tredici anni ...ora spostati ...", disse Anna spingendola a terra, "Anna ...io non ti riconosco ...che ...", si bloccò quando dalla sacca della ragazza ne uscì un pugnale, "Anna mettilo giù ...mi spaventi ...", "È giusto così ...la paura è sempre stata tua nemica e per ora servi così ...spaventata, senza difese o armi ...come quei poteri maledetti ...", "Elsa, aiutami ti prego!", le diceva il ragazzo, "Non può aiutarti ...non può fare niente per te ...", detto questo alzò il braccio e affondò il pugnale nel ventre del ragazzo.
Divenne tutto buio. Elsa non capiva più niente. L'ultima cosa che vide fu il sangue sul pugnale che sua sorella teneva in mano.
Fu in quel momento che aprì gli occhi. Il fuoco era ancora acceso. Si alzò di scatto in ricordo di quanto successo, "Anna! Neal!", non c'erano. Guardò verso gli alberi. Neal non era lì. Tirò un sospiro di sollievo. Un sogno. Solo un dannatissimo sogno, "Elsa!", la voce soave della sorella echeggiò nella sua testa, "Che è successo? Va tutto bene? Sembri spaventata ...", "No ...tranquilla è stato solo un incubo ...", Anna si sedette vicino a lei, "Ti va di raccontarmelo?", "Anna è stato solo un sogno ...non pensare male a quello che ti dirò ...non voglio rattristarti o ...spaventarti o ...che altro!", "Non potrei essere felice comunque finché non lo sarai anche tu ...perciò racconta!"
Non poco lontano Neal, cercava di seguire la mappa che Gran Papà gli ebbe consegnato, "Non si capisce niente!! Dannazione!!", "Serve una mano?", chiese una voce alle sue spalle. Lui si girò e sussultò, "Tu!", "Ciao, Neal!", rispose Elena, "Che ci fai qui?", "Volevo parlarti ...", "E io non ti voglio ascoltare.", "Ma Neal ti devo spiegare ...", "No, Elena! Non ho bisogno che mi spieghi niente ...ho già visto abbastanza ...", "Non è questo il punto ...", "Allora perché lo hai fatto?! Perché hai spinto Elsa dentro il portale??! Sarei tornato comunque!", "Non potevo permettere che andassi via con lei!", "Perché?!", "Ho i miei motivi!!", alzò la voce lei, "Io ...io mi fidavo di te ...mi sono fidato delle tue parole ...io ti ho creduto!! Ho creduto alle tue storie, ma ora ...non so più cosa credere ...", "Quello che ti ho raccontato è vero!", "Non hai prove ...aveva ragione Elsa ...potresti essere chiunque ...", "No, Neal! È impossibile che una persona sappia così tante cose dell'altra senza averla conosciuta!", "Tu hai la magia!! Avresti potuto fare di tutto! Ora va!", "Non permetterò che la vostra missione vada a buon fine!", detto questo gli occhi della ragazza si colorarono di viola e una nube nera circondò i due.
"E questo è tutto.", "Mh ...", "Io non credo che tu sia capace di ciò, Anna.", "Lo so, ma ...è inquietante ...", "Mi dispiace.", "Non fa niente! Non ti devi preoccupare di un sogno. Non potrei mai fare del male a qualcuno, soprattutto se quel qualcuno rende felice mia sorella!", finì facendole l'occhiolino. All'improvviso un muro di nube nera si alzò in aria, paralizzando le due, "Che ...che ...che cos'è?", "Anna ...non riesco a muovermi ...", "Nemmeno io ...", provarono con tutta la forza che avevano in corpo, ma non riuscirono a muoversi nemmeno di un millimetro, "Neal è ancora nel bosco ...", disse Anna, "...e questa è sicuramente opera di Elena ...", finì Elsa, "Se vuole attaccare, siamo invulnerabili ...non possiamo proteggerci ...aspetta ...forse riesco a raggiungere la ...borsa ...uh!!", proprio in quel momento l'incantesimo si annullò e la principessa cadde a peso morto, "È già finito tutto?", "Oh mia cara Elsa, i giochi sono appena iniziati.", le sorelle sussultarono, "Elena!", esclamò Anna, "Che cosa vuoi dire?", "Voglio dire che presto dovrai dire addio a questo e al tuo mondo. Neal è in mia custodia.", disse con uno sguardo di sfida, "L'ho portato al mio castello ...quello che puoi vedere lassù.", la regina girò la testa verso dei monti, "Non c'è ...", "È invisibile ...potrai rivedere Neal solo se riuscirai ad entrare e ad affrontarmi ...", "Credi che abbia paura di te?! Sei solo una sbruffona che parla tanto e non conclude niente!", "Speravo lo dicessi ...così potevo darti una dimostrazione ...", alzò il braccio e lo puntò verso Anna. Mise la mano come per strozzarla, ma anche se effettivamente non la toccava, la principessa cominciò a soffocare, "Anna, no!! Lasciala andare!!", "Allora accetta la mia proposta ...", "No ...Elsa ...non ...non lo ...fare ...", cercava di dire Anna, ma l'invisibile stretta al suo collo aumentò e Elsa non ebbe scelta, "Va bene, va bene, accetto! Ora lasciala andare!", Elena lasciò la presa. Anna cadde in ginocchio respirando affannosamente per riprendere fiato, "Scelta giusta, cara regina. Ci vediamo per la resa dei conti ...", disse e alla fine sparì in una nuvola viola, "Anna stai bene?", chiese Elsa avvicinandosi, "Si ...si ...", "Grazie al cielo ...mi dispiace tanto ...", "Elsa ...non dovevi accettare ...tu non puoi affrontarla senza poteri ...lei ha la magia.", disse massaggiandosi il collo, "Lo so, ma non potevo lasciare che ti facesse del male ...", si abbracciarono. Elsa non era più tanto sicura di riuscire nella missione. Ora che Neal era chissà dove a subire chissà cosa, non sapeva più cosa fare. Anna cercò di rassicurarla stringendola forte a sé. Quando si separarono, Anna si alzò e prese la sua sacca. Ne tirò fuori un pezzo di pane e una borraccia, "Tieni ...", disse porgendoli alla sorella, "...hai bisogno di mangiare.", "No grazie ...", "Elsa, insisto.", "Anna non ho fame.", "Invece ce l'hai. Elsa, ti prego.", sembrava che stesse per piangere, "Anna, che hai? Sembri sul punto di un esaurimento ...", "Forse è così ...", si rese conto che la sorella aveva ragione. Si sedette vicino a lei, "Sono stanca. Sono rimasta alzata tutta la notte per controllare se stessi bene e ...che non ci fosse nulla che potesse farti del male ...", "Tu hai fatto questo per me?", Anna annuì appoggiando la testa sulla spalla di Elsa, "Grazie.", disse alla fine, "Sono qui per questo ...", "Ma Kristoff e Thomas non ti mancano?", "Si ...e tanto ...", Elsa si toccò il punto in cui ha picchiato la testa. Non faceva più tanto male, "Forza e coraggio. Ora andiamo a recuperare Neal e torniamo a casa.", disse decisa la regina, "D'accordo. Ma hai sentito Elena. Vuole ucciderti ...e tu sei senza poteri ...un altro problema è che la mappa per raggiungere il maniero con le sfere ...ce l'ha Neal.", "Okay non importa. Ora andiamo.", disse alzandosi, " Allora non mangi?", Elsa si fermò a pensarci un attimo, "Ma si, magari un pezzo.", rispose sorridendo alla sorella e poi si incamminarono verso l'altura dove dovrebbe trovarsi il luogo dell'appuntamento.
Intanto, nel castello, Neal si risvegliò, "Maledizione ...", notò che i suoi polsi erano incatenati al muro. Provò a tirare, "È inutile tranquillo.", il ragazzo sbuffò, "Perché fai tutto questo?", "È difficile da spiegare ...non capiresti ...", "Mettimi alla prova.", lei lo guardò. Era tentata dal dirgli tutto, ma non poteva. Quello che provava per lui era troppo. Questo era certo, "No.", "Di che cosa hai tanta paura?", chiese il ragazzo alzando la voce, "Di nulla ...", rispose lei girandosi e con voce rotta. Le lacrime volevano uscirle, ma si tratteneva, "Elena ...davvero ...è per la storia di quel pomeriggio nel bosco?", "Io ...", no, dì di no, "Si ...io ...io ...", "Tu provi qualcosa per me ...questo l'ho capito ...ma ...lo sai che non è ...", "Reciproco? Si, lo so ...c'è la reginetta di mezzo ...", "Non chiamarla così. Io ...non so cosa tu abbia in mente di fare ...so solo che ora stai esagerando!", "No, io ...io non sto esagerando.", le lacrime scesero lungo le guance rosee, "Io ...ti ho raccontato la verità, speravo tu ricordassi ...i bei momenti passati insieme ...magari quello che provo non è recente ...e quando sei scomparso ...io sono morta ...", "Elena ...io ...", "Tu non sai cosa si prova essere rifiutata dalla stessa persona, due volte allo stesso modo ...", "Aspetta che?", "Si, Neal ...io ho provato a dirti tutto anche prima che scomparissi ...prima che ti credessi morto ...prima che il mio cuore si spezzasse ...ma tu non ricambiavi ...", "Allora, accetta la realtà per quella che é! Volta pagina, lasciami andare!", "Non posso, è arrivata l'ora di un lieto fine anche per me ...eliminando Elsa e sua sorella, potremo finalmente stare insieme, e vivere qui con ricordi nuovi!", "Elsa e Anna sono la regina e la principessa di Arendelle, non puoi ucciderle!! ...il popolo si accorgerà presto di questa mancanza!", "Non m'importa ...c'è sempre il principe Kristoff.", "Non è la stressa cosa!! Cosa racconterà?? Ci hai pensato?", "Non mi interessa, dannazione!! Arendelle è il passato!! Ora io penso al mio lieto fine, il solo futuro!", disse mentre si asciugava le lacrime e, con passo rapido, uscì dalla stanza, diretta sulle scale che portavano alla torre, "Non puoi fare così!!", le urlava il ragazzo, ma ormai era troppo tardi.
Intanto, nel bosco, le due sorelle procedevano a passo veloce e, ormai, erano quasi giunte a destinazione. Anna era irrequieta, mentre Elsa era decisa a raggiungere l'altura, "Elsa, aspettami!", "Dai, Anna, ci siamo quasi, pazienta ancora un poco.", un ululato le fermò, "Oh mio Dio ...Elsa ...", "Tranquilla ...", "Ho paura ...", "Hey ...hey ...", Elsa si avvicinò alla sorella, "Non ti riconosco ...dov'è l'Anna avventurosa che parte anche durante una tormenta per cercare una persona rifugiata su una montagna?", "Non c'erano bestie così l'ultima volta ...", "E i lupi? Hai detto di averli affrontati con Kristoff ...", "Era piccoli rispetto a questo ...", "Va bene ...okay, un punto per Anna. Dai abbi coraggio, non pensarci ...", "Va bene ...", continuarono a camminare per minuti. Alla fine raggiunsero la cima dell'altura, ma il castello non si vedeva, "Che si fa?", chiese Anna, "Sinceramente non lo so. Dovrebbe esserci una barriera o qualcosa ...", tastò nell'aria, ma fu inutile. Anna notò della sabbia per terra, "Ho un'idea ...", prese una manciata di sabbia e la tirò davanti a sé. Non cadde tutta per terra. Parte rimase sospesa nell'aria come attaccata a qualcosa, "Anna sei una genio!", disse la regina e ne prese una manciata anche lei. Continuarono finché non riuscirono a trovare l'entrata, "Sei stata grandiosa!", "Figurati.", rispose la principessa. Detto questo entrarono. I muri erano tutti neri con dei cristalli verdi che fuoriuscivano dalle pareti, "Il posto le si addice.", disse Anna. Elsa sospirò, "Hey, andrà tutto bene ...non ti farà del male ...", Elsa la guardò. Sapeva di potersi fidare di lei, come Anna poteva fidarsi di lei. Aveva paura, certo, ma avere sua sorella a fianco, in effetti, la rassicurava non poco. Chissà come andrà a finire.
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Some People Are Worth Melting For [Frozen Hearts sequel]
Hayran KurguEcco il sequel di "Frozen Hearts"! Questa volta Elsa avrà molte più attenzioni della scorsa storia e molti problemi che, naturalmente, grazie a Neal, il cui amore verrà messo alla prova, e ad Anna che, anche con la corrente preoccupazione (Thomas)...