Capitolo 7: Madre!

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Auckley era casa da solo. Le guardie ingaggiate da Arthur erano fuori la casa per controllare qualsiasi entrata ed aveva come l'impressione che ultimamente sono in numero maggiore rispetto al solito. Stava cucinando il pranzo, il quale lo avrebbe fatto senza Arthur perché era impegnato al casinò. Negli ultimi giorni, molto spesso rimaneva al "Seven Hearts" per parecchio tempo. Auckley era preoccupato che stesse succedendo qualcosa al suo interno e che Arthur stesse facendo qualcosa di importante che gli teneva nascosto. Tutto era quasi pronto fino a quando non sentì il motore di una macchina avvicinarsi alla casa. Auckley si affacciò alla finestra della cucina che dava sul cancello d'entrata emozionato, pensando fosse Arthur, mentre invece era un taxi, da cui scese una donna. Auckley la guardò meglio, scoprendo poi che si trattava della madre.
"mamma?" disse sottovoce Auckley uscendo fuori e vedendo le guardie al cancello che intimavano a Natalia di stare lontana dal perimetro della casa.
"Mamma" urlò Auckley andando verso il cancello. Le guardie si girano verso Auckley confusi dalla situazione, per poi calmarsi e facendo passare Auckley, che va verso la madre per abbracciarla. "Come hai scoperto dove abitavo?" chiese Auckley staccandosi dall'abbraccio.
"Ho le mie fonti" rispose guardando la guardia che stava dietro Auckley, la quale però riuscì a tenere una posizione composta, senza far notare che lui e Natalia si erano già visti in passato per incontri che andavano oltre il suo lavoro.
"Vieni in casa" disse Auckley accompagnandola all'interno della villa. Andò a spegnere i fornelli, mentre Natalia osservava un po' scioccata la grandezza della villa, dove il suo sguardo si perdeva.
"Ho cucinato per solo una persona, però posso cucinarti qualcosa per pranzo" disse Auckley mentre Natalia si dirigeva alla porta scorrevole che dava sul grosso giardino con piscina della villa. Auckley andò con lei, mentre la vedeva arrivare fino alla fine del giardino, guardando l'immenso panorama che si vedeva da lassù.
"Devo dire che Arthur ha proprio una bella villa" disse Natalia stupita.
"Conosci il mio fidanzato?" chiese Auckley un po' enigmatico.
"Più o meno, siamo vecchi amici" rispose chiudendo gli occhi e godendosi il vento che soffiava su di loro e le faceva scompigliare tutti i capelli.
"A che cosa devo questa visita" chiese Auckley.
"Non posso voler rivedere il mio bel figliolo dopo tanto tempo?" rispose Natalia, notando che una delle guardie stava parlando al telefono mentre la guardava ed ella intuì che stesse parlando con Arthur per avvisarlo che lei era a casa sua.
"certo certo, ma...mi fa un po' strano vederti fuori dal "Good Times"" disse Auckley.
"soprattutto sei venuta qua così all'improvviso".
"Non avevo il tuo numero, sennò ti avrei chiamato" Natalia si gira di nuovo verso il panorama.
"da quando te ne sei andato non ti sei nè fatto vedere nè ti sei preoccupato di me".
Auckley la guarda torvo "Beh ci sarà un perchè"
"Quale sarebbe?" chiese Natalia girandosi di nuovo verso di lui.
"Credo che la risposta sia più che ovvia" rispose Auckley irritato "per te ero soltanto il figlio che veniva..." non finì la frase perché gli faceva male ricordare cosa gli facessero all'interno di quel bordello.
"Non è stata colpa mia" rispose Natalia.
"e di chi? sentiamo"
Natalia non poteva incolpare nessuno. Vanessa era venuta a conoscenza della notizia troppo tardi per l'aborto e Natalia aveva intenzione di tenere il figlio non sapendo di ciò che avrebbe portato l'averlo tenuto.
"Vedi?" Auckley si mise a ridere "Sei tu che sei egoista e hai voluto comunque tenermi, pur sapendo che non potevi, senza neanche sapere chi fosse mio padre"

Arthur aveva ricevuto una telefonata da una delle sue guardie, in cui gli diceva che c'era Natalia a casa. Uscì immediatamente dal casinò, correndo in macchina e partendo spedito verso casa. Aveva paura delle intenzioni di Natalia, che a lui sembravano ovvie. Cominciò a chiamare il telefono di Auckley, il quale però era fuori in giardino con Natalia e il telefono lo aveva lasciato sul ripiano della cucina.

"sei venuta qua per lamentarti?" chiese Auckley
"Assolutamente no, sono venuta qui perché volevo vedere come stavi" rispose Natalia.
"sto bene grazie, molto meglio rispetto a prima anche se non ci vuole molto" disse a sua volta Auckley "che ne dici di pranzare insieme?"
"prima ti devo mostrare una cosa" disse Natalia mentre Jean si dirigeva verso la porta scorrevole per entrare in casa.
"me la mostrerai mentre mangiamo".

Arthur chiamò Auckley per un'ultima volta, mandando a fanculo il telefono dopo che per l'ennesima volta non rispose. Aumentò la velocità della macchina e tirando un lungo respiro mentre si avvicinava a casa sua. Dopo 5 minuti, arrivò al cancello e le guardie l'avevano già aperto. Uscì di corsa dalla macchina, entrando correndo in casa e trovando Auckley e Natalia seduti al tavolo, con quest'ultima che aveva un foglio piegato in mano e Auckley che la ascoltava. All'entrata di Arthur, tutti e due si voltano verso di lui sorpresi.
"Sei tornato" disse Auckley alzandosi e andando verso di lui per baciarlo. Natalia e Arthur si guardano storto. Dopo aver dato un bacio ad Auckley (Natalia li guarda quasi disgustati), Arthur si rivolge a Natalia.
"Che cazzo ci fai qua?" chiese Arthur andando verso di lei e facendola alzare.
"Non posso voler vedere mio figlio?" rispose Natalia con un sorrisetto malizioso.
"Non sei la benvenuta" disse Arthur "e ora vai fuori"
"aspetta" disse Auckley mettendo una mano sul petto di Arthur " mi stava facendo vedere una cosa importante"
Natalia diede il foglio piegato a Jean e mentre il foglio veniva passato, Arthur lo guardava sudando freddo.
Auckley lo aprì e cominciò a leggerlo.
Andando sempre più avanti nella lettura, Auckley sbaraglia gli occhi. Appena finito possa il foglio sul tavolo, mostrando il contenuto del foglio ad Arthur. Era una email stampata di una banca e l'interno diceva che un conto corrente a nome di Natalia aveva migliaia di dollari al suo interno, tutti guadagnati e conservati nel corso degli anni in cui è stata al "Good Times".
"Non ci credo" disse Auckley " finalmente potrai andartene da quel posto" andò verso di lei e , un po' tentennante, la abbracciò "Sono felice per te".
"finalmente potrò cominciare una nuova vita" disse Natalia " e manderò a fare in culo Vanessa e la denuncerò alle autorità, dicendole che cosa succede dentro quel posto"
"davvero?" esclamò Arthur.
"certo, se la vedrà con me quella stronza" rispose Natalia sorridente "non ne ho per nessuno oramai, avrò la mia rivincita su tutto ciò che ho dovuto passare in quel postaccio, idem su chi ne ha usufruito" Natalia guarda Arthur negli occhi, sentendo che lui aveva capito ciò che intendeva.
"Ora vado, andrò a pranzo in un bel ristorante per festeggiare" disse Natalia " a presto tesoro" diede un bacio sulla guancia ad Auckley e poi anche ad Arthur, dicendogli nell'orecchio in seguito "stai attento d'ora in avanti, ti tengo d'occhio".
"Vedremo se ci riuscirai" rispose Arthur sorridendo mentre le dava anche lui un bacio sulla guancia "posso farti fuori quando voglio e nessuno saprà nulla".
A Natalia passa un brivido per la schiena appena udite quelle parole.
Auckley vide tutta la scena e pensava che i due dovevano essere conoscenti da parecchio tempo.
Natalia salutò di nuovo tutti e due per poi uscire, scortata da una guardia. Un taxi era già arrivato al cancello d'ingresso.
"Sono felice che se ne sia andata da quel club"disse Auckley.
"E' normale" rispose Arthur dandogli un bacio in testa e iniziando a preparare anche lui qualcosa per pranzo, perché quello che aveva cucinato Auckley non bastava per tutti e due



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