Capitolo 1: Seven Hearts

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Auckley si stiracchia nel letto.
Quella notte, aveva dormito nella sua camera.
La camera di Auckley (che prima era la camera degli ospiti), ha una grande vetrata che da su San Francisco.
La sera prima, si era disteso sul letto a guardare la tv e a scorrere tra i canali in cerca di qualche cosa di interessante.
Quando era al "Good Times", non vedeva quasi per niente la TV, perché era nel salone principale del club, ma poteva starci soltanto quando non c'erano clienti.
Quando non riuscì a trovare niente di interessante, mise un canale di musica e abbassò il volume.
Spostò il suo sguardo sugli edifici illuminati e sulle macchine, che da lontano erano puntini luminosi che scorrevano tutti su una stessa riga.
La luce lunare filtrava dalla vetrata, illuminando la faccia di Auckley.
Dopo aver passato altri 5 minuti a stiracchiarsi e a stropicciarsi gli occhi, Auckley si sveglia.
Si mette con i piedi fuori dal letto e si siede.
La maglietta e i pantaloni gli stavano larghissimi, perché erano di Arthur.
Si sentiva forte l'odore del profumo che arthur si metteva.
Dopo essersi alzato, va davanti alla vetrata per guardare un po' fuori e si mette le ciabatte, che aveva lasciato davanti al letto, ed esce dalla sua stanza.
La villa era completamente vuota.
Auckley vede movimento in giardino, accorgendosi poi che erano solo i giardinieri che curavano il prato.
Stare da solo gli portava ansia, soprattutto in una villa così grande.
Va in cucina per prepararsi la colazione.
Arthur stava ancora dormendo in camera sua.
Auckley si accorge che la macchinetta del caffè era già piena.
Prende una tazza e ci versa dentro il caffè, prendendo piccoli sorsi e guardando fuori, osservando i giardinieri che tagliavano il prato.
Auckley ancora non riusciva a spiegarsi perché arthur ci tenesse così tanto a lui.
Mai nessuno si era preoccupato di come stava. L'unica cosa che importava agli altri era solo il sesso.
Lui era diverso.
Forse era un po' troppo grande di età (si portavano 20 anni), ma ad Auckleu non interessava.
Solo che, non sapeva se Arthur cominciava a sentire gli stessi sentimenti che stava iniziando a provare Auckley.
Mentre beveva, sente una porta aprirsi.
Arthur, solo con dei pantaloncini, entra in cucina.
Auckley si gira verso di lui.
"Buongiorno" dice prendendo un sorso di caffè. "Buongiorno" rispose arthur sbadigliando.
"Vuoi caffè?" Chiese Auckley.
"Si grazie"
Auckley prende una tazza e ci versa dentro un po' di caffè.
"Sei pronto per la tua prima giornata di lavoro?" Chiese arthur sorseggiando il caffè appena dato da Auckley e andando davanti a lui e posando la tazza.
Gli prende i fianchi.
"Diciamo. Non so cosa devo fare" rispose auckley ridendo e posandogli le mani sulle spalle.
"Te lo spiegherò. Tranquillo"

Erano arrivati al casinò.
Arthur gli aveva dato i vestiti per il lavoro che doveva svolgere.
"Tu farai il cameriere 3 volte a settimana. Il lunedì, martedì e mercoledì. Il resto dei giorni, tranne domenica che è il tuo giorno libero, lavorerai la mattina come banchiere ai tavoli di gioco"
"Il banchiere?"Chiese auckley.
"Si. Dovrai dare le carte e gestire i giochi. Non preoccuparti, te lo insegno" rispose Arthur"
"Come cameriere, dovrai portare i cocktail che ordinano i giocatori in tutti i tavoli" disse arthur
Auckley si guarda intorno, osservando l'interno del casinò, che pareva essere infinito.
Guarda il soffitto, costellalo di grandi candelabri color oro, da cui pendevano quelle che sembravano delle gocce illuminate.
C'era anche un piano superiore, da cui vi si poteva accedere da due rampe di scale, una a destra e una a sinistra.
Il bancone del Bar si trovava sotto il piano superiore, in mezzo alle due rampe.
"Il tuo compito non sarà solo quello. Al mio casinò offro un servizio speciale per i clienti. Avere un proprio , diciamo, partner"
"In cosa si basa?" Chiese auckely, poggiandosi al tavolo di legno della cucina e sorseggiando un po' del suo caffè.
"Un cliente può pagare un extra all'entrata per avere un ragazzo che gli sta sempre affianco, dovunque vada . Come un'ombra. Può chiedergli di portargli dei cocktail, o fargli fare tutto quello che lui desidera" rispose arthur
"Questo è il mio compito? Un gigolò in pratica" disse auckleu posando la tazza vuota nel lavandino
"Diciamo di si. Avrai un extra, tranquillo"
"Ciao" disse Auckley arrivando al bancone del bar.
Un ragazzo, che stava mettendo su un vassoio dei cocktail si accorge di lui.
"Ciao, sei quello nuovo?" Chiese il ragazzo.
"Si. Mi chiamo Auckley" rispose lui.
"Benvenuto al "Seven Hearts", ti piacerà lavorare qui" disse il ragazzo prendendo una bottiglia di vodka e riempiendo un bicchiere per un signore seduto al bancone."mi chiamo Tyler. Sono quello che gestisce il bar. Sai già cosa devi fare?" Chiese Tyler.
"Si. Sai per caso dove è il signor Allen Dimitri?" Chiese Auckley.
"È quello seduto a quel banco laggiù" rispose Tyler indicando un tavolo dove 5 persone stavano giocando a poker.
"Non so giocare a poker"
"Non serve che tu sappia giocarci. Devi solo fare quello che ti dicono loro"
"Tieni, questo è quello che ha ordinato" disse Tyler porgendo un vassoio con della bevanda arancione e con uno stuzzicadenti con un oliva infilzata dentro nel bicchiere "Red Valley per il signor Dimitri"
"Ok"
"Capito come funziona?" Chiese arthur rimettendo le carte nel mazzetto.
"Si. Non è molto difficile."
"Già, devi solo ricordarti il valore delle scale" rispose arthur posando il mazzetto nell'apposito contenitore "la coppia è quella che vale di meno. La scala reale è quella che vale di più."
"Ok, perfetto" rispose Auckley mordendosi un labbro nervoso.
"Tranquillo" rispose arthur vedendolo nervoso "andrà tutto bene"
Gli mette una mano sopra la sua e gliela stringe, sorridendogli.
"è che sta succedendo tutto così di fretta" rispose Auckley
"Andrai bene" disse arthur accarezzandogli la mano.
"Full" sentì auckley mentre si avvicinava al bancone dove c'era il signor Dimitri.
"Devi essere sempre il più gentile e cortese possibile"
"Il suo cocktail signore" disse Auckley posando il Red Valley vicino alle fish del signor Dimitri.
"Oh, tu devi essere il ragazzo per cui ho pagato" disse il signor Dimitri guardando le due carte che aveva appena ricevuto, cercando di non mostrarle agli altri giocatori.
Un asso di picche e un Jack di picche
"Si" rispose secco Auckley.
Era un uomo veramente affascinante.
Aveva più o meno trent'anni, capelli scuri, gli occhi azzurri e una barba ben curata, che ad auckley piaceva tantissimo
Si avvicina un po' di più a lui, un po' intimorito.
Sul banco, vengono mostrate le tre carte iniziali.
Un Q di picche, un 9 di picche e un 10 di picche.
Il signor Dimitri prende 3 fish da 1000$ e le lancia vicino alle carte.
Così fanno anche tutti gli altri.
La quarta carta viene rilevata.
Un asso di picche.
"Gli manca un K di picche e farà scala reale" pensò Auckley, spostando il suo sguardo sul viso del signor Dimitri, che serrava la mascella.
Sorseggia il suo cocktail, posandolo di nuovo sul bancone e prendendo 5 fish da 1000$ e 3 da 5000$ e buttandole al centro del tavolo.
Alcuni degli uomini intorno al tavolo abbandonano il giro, dando le carte al banchiere.
Solo altri due puntano la stessa cifra.
Il banchiere mette sul banco la 5 carta.
K di picche.
Auckley esulta dentro di sè.
Al suo primo turno di lavoro, aveva già assistito ad una scala reale.
"All in" esclamò il signor Dimitri spostando tutte le sue fish al centro del tavolo.
Il valore complessivo di tutte le fish ammontava a 150.000$.
Auckley sbaraglia un po' gli occhi. Rimase sorpreso da quanti soldi ha puntato, anche se sapeva che la sua vittoria era inevitabile.
Uno dei due uomini rimasti lascia. L'ultimo rimane un po' a pensare e a fissare il signor Dimitri, cercando di capire se stesse bluffando o no.
Alla fine, prende 150.000$ di fish e le punta.
"Vediamo che cosa hai" disse l'uomo spostando le fish al centro e risedendosi sulla sedia.
Dimitri e l'uomo si guardano negli occhi.
Dimitri prende le sue carte e le gira, mostrando l'asso di picche e il Jack di picche, sorridendo all'uomo.
Si sentono dei piccoli sussurri di sorpresa della gente intorno al tavolo.
L'uomo storce la bocca, cercando di controllarsi e di non sbattere il pugno sul tavolo.
Aveva appena perso 150.000$ in pochi secondi.
"Scala reale" esclamò il banchiere spostando tutte le fish vicino a Dimitri.
"Mi porti davvero fortuna" disse Dimitri riferendosi a lui e bevendo l'ultimo sorso di cocktail "le sposti sul mio conto di gioco".
Il banchiere fa un cenno con la testa e , prendendo le fish , comincia a digitare qualcosa su un piccolo monitor touch che aveva accanto a lui.
Si alza dalla sedia e, seguito da Auckley, si dirige ad una roulette.
"Mi porti davvero fortuna ragazzo" disse Dimitri.
Auckley sorride per il complimento
"Appena arrivi, incasso più di 300.000$. Ho speso bene i miei 10.000$"
Auckley spalanca gli occhi.
"10.000$ per avere accanto me? Quando si hanno soldi da buttare si trovano tutti i modi per spenderli"
"Beh, ai ricchi cosa importa?" Rispose arthur alzando le spalle.
Dimitri fa un paio di giri di ruolette.
"Mi porti un po' di vodka?" Chiese Dimitri ad Auckley, mentre puntava 5000$ sul nero.
"Subito" rispose auckley correndo al bancone e ordinando la vodka.
"Il nostro casinò offre anche dei lussuosissimi appartamenti e attici" disse arthur "e, se vogliono, possono portarti al loro appartamento"
"Cosa?" Disse Auckley alzando un sopracciglio "dovrei scopare con loro?"
"No, no. Non posso obbligarti. Finirebbero in un mare di guai se venissi a saperlo. Se tu vuoi farlo però... sei libero di fare ciò che vuoi"
"Ma io.... non voglio fare sesso con degli sconosciuti..." rispose auckley "sono appena scappato da quell'inferno"
"Infatti, non devi per forza farci sesso. Hai un po' di controllo su di loro. La tua persona non può essere toccata se non lo vuoi tu. È una delle tante regole, anche se a volte non viene rispettata"
"Che ne dici se dopo andiamo su da me?" Chiese Dimitri "ho un bel attico" auckley posa la vodka vicino a lui.
La pallina nella roulette finisce sul 56 nero, e la vincita viene data a Dimitri, che si alza dalla sedia per trascinare verso di sè le fish.
Auckley esita un po'.
"Va bene signore" rispose auckley deglutendo a vuoto.
"Chiamami Dimitri, non signore" disse girandosi e sorridendogli.

Dopo altre giocate, Dimitri e Auckley si spostano nel suo attico.
Auckley, appena entrato, si guarda in giro.
Tutti i mobili erano bianchi e la cucina e il salone erano uniti.
"Siediti pure, vado a prendere dei drink" disse Dimitri indicandogli il divano.
Auckley si siede, appoggiandosi allo schienale, tastando la morbida pelle del divano.
Fuori cominciava a fare buio.
"Ecco" disse Dimitri, passando un bicchiere con del liquido rosso.
"Che cosa è?" Chiese auckley confuso.
"Vino rosso" rispose Dimitri.
Auckley alza un sopracciglio.
"Mai assaggiato" rispose auckley
"Beh, c'è sempre una prima volta" disse Dimitri guardandolo negli occhi e sorridendo.
Auckley continua a guardare il liquido.
"Non ti fidi?" Chiese Dimitri
"No... solo che..."
"Prendi il mio bicchiere" disse Dimitri scambiando il suo bicchiere con quello di Auckley.
"Ok. Assaggio" disse auckley portando il bicchiere alla bocca e prendendone un sorso.
Auckley sente un fuoco dentro e fa una faccia un po' schifata.
Dimitri ride, guardando la sua reazione al vino.
"Non ti piace?" Chiese prendendo un sorso dal suo bicchiere.
"È un po' forte" rispose auckley posando il bicchiere sul tavolino.
Dimitri finisce il vino nel suo bicchiere, mentre Auckley guarda fuori dalla finestra.
"Come è lavorare in questo casinò?" Chiese Dimitri posando il bicchiere sul tavolino di vetro.
"Beh, non è male. C'è tanta gente e il casinò mi piace tantissimo. È il mio primo giorno, ma già mi trovo bene, anche se non penso che incontrerò sempre gente come te" disse auckley girandosi verso Dimitri e guardandolo negli occhi "magari troverò qualche maniaco sessuale o altro. La mia unica paura è quella"
Abbassa lo sguardo sulle sue mani, mentre se le torturava.
"Non ti accadrà niente di tutto questo" rispose Dimitri mettendogli una mano sulla sua e stringendogliela.
Auckley rialza lo sguardo su di lui.
Poi, Dimitri si alza, si leva la giacca e comincia a sbottonarsela.
Se la leva e auckley deglutisce davanti al suo corpo mezzo nudo.
Gli tremavano le mani.
Si risiede sul divano, avvicinandosi di più a Auckley.
I loro visi si fanno sempre più vicini.
Auckley comincia a respirare più affannosamente.
"No" disse infine allontanando "non posso"
"Perché?" Chiese Dimitri.
Auckley si gira dall'altra parte.
"Ehi" Dimitri gli prende il mento. "Non ti piaccio?" Chiese
"No. Tu sei... fantastico. Solo che... non ho un passato facile" disse Auckley confidandosi con quell'uomo, che non conosceva neanche da 24 ore.
"Vengo da un bordello. Venivo sfruttato come macchina del sesso, con una paga misera" disse Auckley. Una lacrima stava per scendere sulla sua guancia destra. "Poi, ho incontrato il capo del casinò, che mi ha salvato la vita. Mi ha dato un lavoro e una casa. Solo che, ho il terrore di intraprendere relazioni con sconosciuti per adesso. Non voglio una cosa da "una botta e via". Ne ho avute abbastanza da quando sono nato"
Dimitri gli leva la mano dal mento e mette i gomiti sulle gambe, mettendosi le mani in faccia.
"Scusa. Non lo sapevo. Non ti avrei fatto assolutamente nulla senza il tuo consenso
"Scusami tu. Ti sto facendo sprecare tempo qua inutilmente" disse auckley alzandosi
"Non mi fai sprecare tempo" disse Dimitri alzandosi insieme a lui.
Auckley si gira verso di lui.
Il buio aveva preso il sopravvento. Solo la luce dei palazzi vicini illuminavano il salone.
"È bello avere un po' di compagnia ogni tanto" disse Dimitri.
Auckley sorrise e lo abbraccia, poggiando la testa sul suo dorso nudo.
"Magari ci fossero più persone come te nel mondo" disse auckley, facendo ridere Dimitri.

Arthur e Auckley erano arrivati a casa, dopo una giornata di lavoro.
Auckley si leva la giacca e si butta sul divano, guardando il soffitto.
"Come è andata?" Chiese Arthur, sedendosi affianco a lui.
"Bene" rispose Auckley stropicciandosi gli occhi e sbadigliando.
"Mi fa piacere. Il signor Allen si è comportato bene?"
"Benissimo. Scusa ma io vado a dormire" disse Auckley alzandosi.
"Buonanotte" rispose arthur, guardandolo andare in camera.

Erano le 3. Auckley era tormentato da un incubo che non lo lasciava dormire.
Decide di alzarsi dal letto e andare in cucina, cercando qualcosa da mangiare.
Aveva cenato nell'attico di Dimitri.
È stato veramente gentile, anche se non tutto quello che era riuscito a cucinare lo abbia fatto impazzire.
Stava per uscire da un angolo quando sente dei rumori in sala.
Si appiccica al muro e sbircia.
Vede arthur e un ragazzo seduto sul ripiano della cucina mentre si baciavano e si spogliavano a vicenda.
"Ma che cazzo...." disse a bassissima voce Auckley alzando un sopracciglio.
Auckley spalanca gli occhi e ritorna a nascondersi, respirando affannosamente.
Dei gemiti cominciano a rimbombare per la casa.
Torna in camera e si chiude la porta alle spalle, stendendosi di nuovo sul letto e guardando di nuovo il soffitto.
Dopo qualche minuto, i suoi occhi cominciano a farsi pesanti, fino a chiudersi completamente e , finalmente, ad addormentarsi.

Life is a Casinò (boyxboy)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora