Rimasi pietrificata per alcuni secondi, cercando di metabolizzare quello che avevo appena visto.
Poi, all'improvviso, piantai una gomitata nello stomaco dell'infermiera, che si piegò in due dal dolore, mollando il mio braccio che teneva saldamente con la mano. Corsi più veloce che potevo, ferite permettendo, seguendo i medici. Non feci in tempo a raggiungerli prima che varcassero la porta della sala operatoria, ma sentii parlare di ustioni gravissime di terzo grado, causate da un'incendio. Mi accasciai sul pavimento, singhiozzando. Proprio ora, quando la mia vita sembrava aver preso la piega giusta, tutto cadeva a rotoli.
Non capivo come tutto potesse essere collegato al suo addio, agli omicidi e a Shadyside, e soprattutto non capivo come tale sfortuna fosse capitata ad uno di Sunnyvale.
L'infermiera, che si era ormai ripresa dalla botta allo stomaco, era corsa verso di me, e ignorando le mie condizioni fisiche ed emotive, mi tirò in malo modo il braccio, costringendomi a rialzarmi.
La supplicai di lasciarmi andare: non volevo in alcun modo lasciare quella postazione, avevo bisogno di capire se stesse bene, di vederlo... Lei però mi trascinava verso l'uscita, ignorandomi completamente. Avevamo già percorso quasi tutto il corridoio, quando la sala operatoria si aprì e il Dott. Scott corse verso di me. Era visibilmente agitato, e in mano teneva un biglietto bruciacchiato.
<<Signorina Berman, abbiamo trovato questo biglietto indirizzato a lei nella tasca dei Jeans del signor Goode>> mi disse semplicemente, passandomi velocemente il biglietto, per poi fare dietro-front e tornare a passi svelti verso la sala. <<Scuserete la mia fretta, signorina, ma dobbiamo urgentemente operarlo, insieme a sua madre e al caro fratello, prima che sia troppo tardi. Le auguro una buona giornata>> mi urlò poi.
Si chiuse la porta alle spalle, lasciandomi ancora più confusa.
<<Su, perché non lo apri?>> mi chiese, ora curiosa e interessata, l'infermiera.
<<Giuro, darò una brutta recensione a questo ospedale solo per causa sua!>> le dissi, poi mi diressi a passi svelti verso l'uscita, non prima di averle fatto un bel dito medio, lasciandola ancora più arrabbiata di prima.
Ero appena uscita, quando mi ricordai di trovarmi a Sunnyvale, ovvero un luogo sconosciuto per me, e vidi subito la forte differenza tra le due cittadine: davanti a me c'erano una sfilza di villettine color pastello, con un giardino carino e ben tenuto, pieno di fiorellini profumati. Davanti alle case erano parcheggiate belle auto, che luccicavano al sole tanto erano pulite.
Le famigliole che passeggiavano nel quartiere erano tutte ben vestite, e vedendomi all'entrata dell'ospedale mi squadravano da capo a piedi, e mi accorsi sono in quel momento di essere ancora vestita con la stessa canotta, gli stessi pantaloncini e le stesse scarpe insanguinate di quella fatidica serata al campeggio. In fondo, non avevo altri abiti, perché di mia mamma non si era vista neanche l'ombra. Non che me ne importasse molto, ma mi faceva strano capire quanto poco le interessasse di me e di Cindy. Chissà, forse era così ubriaca da non sapere nemmeno che una delle sue figlie era morta, e l'altra ricoverata.
Mi scossi da questi pensieri, e mi incamminai per le vie della città, in cerca di un posto tranquillo dove leggere il biglietto, al riparo di occhi indiscreti. Trovai un parchetto con tante aiuole colorate e ordinate, e mi diressi verso una panchina, non prima di aver pestato quei fiori.
Con mano tremante, poi, aprii il biglietto:
per Ziggy, da Nick <3
So che sei confusa. Vai sotto casa mia, sotto alla quercia.
Scava, troverai un diario e un libro. Brucia il libro, e leggi il diario.
Capirai tutto.
Ti amo.
In un angolino c'era il suo indirizzo. Non persi tempo, e lì nel parco trovai una mappa della città, con tutte le vie e i monumenti segnati con colori vivaci. Seguii le indicazioni, e arrivata davanti alla casa di Nick mi si fermò il cuore. Tra le villette perfette, sorgeva una casa che un tempo doveva essere stata come le altre: peccato completamente bruciata. Calcinacci nerastri cospargevano il giardinetto, e un muro laterale della casa era crollato. Le tegole erano tutte annerite, e uno spesso strato di cenere copriva ogni cosa. Una piccola folla di cittadini emetteva grida agitate: pensavano forse alla rovina della loro vita perfetta?
Si, purtroppo (o fortunatamente?) era arrivato quel giorno, anche per loro.
Maffe
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𝔗𝔯𝔲𝔢 𝔏𝔬𝔳𝔢|𝐙𝐢𝐠𝐠𝐲|𝐍𝐢𝐜𝐤|
Fanfiction𝐄 𝐬𝐞 𝐍𝐢𝐜𝐤 𝐬𝐢 𝐩𝐞𝐧𝐭𝐢𝐬𝐬𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐬𝐮𝐨 𝐠𝐞𝐬𝐭𝐨? 𝐒𝐞 𝐝𝐞𝐜𝐢𝐝𝐞𝐬𝐬𝐞 𝐝𝐢 𝐦𝐞𝐭𝐭𝐞𝐫𝐞 𝐟𝐢𝐧𝐞 𝐚 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐢 𝐢 𝐦𝐚𝐬𝐬𝐚𝐜𝐫𝐢 𝐝𝐢 𝐒𝐡𝐚𝐝𝐲𝐬𝐢𝐝𝐞, 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞? ⚠️PUBBLICHERÒ L'ULTIMO CAPITOLO A 300 STELLI...