7. Prima Volta...

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<<Co...Cosa?>> chiesi arrossendo.
Non era proprio quello a cui stavo pensando.
<<Ti ho chiesto>> disse lui scandendo bene le parole, sedendosi poi sul letto, vicinissimo a me <<se hai cambiato le bende in questi giorni. O forse ti serve una mano? >>.
<<Umm... Emm.. Ecco... Si.. Cioè no... >>iniziai a balbettare, e la cosa mi diede molto fastidio: dove era finita la Ziggy Berman sicura di sé e con la risposta sempre pronta?
Cazzo solo Nick era in grado di mettermi in subbuglio il cervello.
Lui sospirò: <<Ti devo proprio spiegare tutto... Forza togliti la canotta... >>.
Vedendo che nonostante tutto ero ancora molto incerta, mi prese le mani rassicirandomi. Poi le portò all'estremitá dell'indumento, facendomela togliere.
Rimasi con il mio reggiseno in pizzo rosso, sempre regalato dalla gentile signora del negozietto, che mi aveva assicurato che con un intimo più signorile mi sarei sentita più a mio agio in città.
<<Ti piace il mio reggiseno? >> gli chiesi ridendo, sperando di alleggerire la tensione che c'era nell'aria.
Nick mi guardò, evidentemente cercando di trattenersi dal strapparmelo di dosso.
<<Certo molto carino... Ma ti andrebbe di sfilarlo? >>.
Prima che potessi dire altro, mi baciò con trasporto, appoggiando le mani sulle mie spalle. Le fece poi scivolare verso il basso, molto lentamente, facendomi rabbrividire ad ogni suo tocco.
Inziai anche io a respirare più affannosamente, ed eravamo solo all'inizio.
Mi tolse pian piano il reggiseno, poi lo lancio dall'altra parte della stanza.
Si staccò dalle mie labbra, mi prese per le spalle e mi fece coricare, rimanendo seduto al mio fianco.
Fissò i miei seni per alcuni istanti, estasiato, per poi iniziare a togliermi le bende. Era un misto tra dolore e piacere, ma quel mix mi piaceva così tanto, perché provocato da lui.
Dopo aver tolto ogni benda, la sua espressione si fece corrucciata e preoccupata.
<<Ziggy avresti dovuto cambiarle prima... Ho paura che possa esserci un'infezione... >>.
Allungò un braccio verso il comodino, aprendo uno dei cassetti: prese del disinfettante e alcuni dischetti di cotone, per pulire bene le ferite.
Lo fece molto piano, per non farmi male, e poi mise anche sulle mie ferite una pomata.
Fu solo dopo che le ebbe rifasciate a dovere che gli ricordai una cosa.
<<Penso tu abbia dimenticato una ferita... >> gli dissi ammiccando.
Con un sorrisetto, si apprestò a disinfettare anche la ferita sul décolleté. Con la mano rimasta libera, invece, mi carezzò il collo, arrivando poi fino al seno destro: iniziai a gemere di piacere, sentendo la sua calda mano su di esso.
Continuò così finché non ebbe finito di sistemare anche quella ferita, e a quel punto, si mise  a cavalcioni su di me.
Appoggiò le sue labbra sensuali contro le mie, per poi cospargere di baci tutto il mio collo, scendendo sempre più in basso. Si fermò arrivato alla gonna rossa: alzò lo sguardo verso di me, ed entrambi arrossimmo. Mi sorrise, con il suo meraviglioso sorriso un po' sghembro, e mi slacciò la gonna.
La fece scivolare via dalle mie gambe.
Ora io ero solo con gli slip, in tinta con il mio reggiseno, e lui solo con i boxer.
Osservò ogni millimetro del mio corpo, e sotto al suo sguardo mi sentii bruciare.
Anche io osservai ancora una volta l'arrapante corpo di Nick Goode, prima di ritornare a baciarci.
Misi le mani sui suoi fianchi, scendendo fino al suo intimo, iniziai a toglierglielo, mentre lui faceva lo stesso con il mio.
E dopo questo, mi chiese: <<Ziggy... Sei sicura? >>.
Annuii ansimando, e Nick prese un preservativo dalla tasca dei pantaloni.
Azzardai una domanda un po' sciocca :<<Perché tieni dei profilattici nei pantaloni?>>.
Lui rise, mentre se lo infilava, e io osservavo estasiata il suo membro: era a dir poco enorme.
<<Ne tengo sempre uno per ogni evenienza... E per esaudire i tuoi desideri>>.
E poi entrò dentro la mia vagina, mentre ci baciavamo.
All'inizio sentii un po' di dolore, mentre Nick cercava di andare più piano possibile. Poi però divenne una cosa fantastica.
Inarcai la schiena per il piacere, mentre lui mi stimolava il clitoride con il pollice, continuando a baciarmi.
Inziò a dare spinte più decise.
<<Ziggy... Di il mio nome.. >> disse lui ansimando insieme a  me.
E venimmo insieme, urlando il nome dell'altro.
Si coricò al mio fianco, esausto, e rimanemmo abbracciati per un po', imbarazzati, mentre i nostri repspiri si regolarizzavano.
Era stato bellissimo: non mi ero mai sentita così tutt'uno con una persona.
E penso si fosse fatto perdonare.
<<Bhe, non avrei mai pensato di farlo la prima volta in un'ospedale>> ironizzò Nick.
<<Aspetta mi stai dicendo che era la prima volta anche per te? >> gli chiesi voltandomi verso di lui.
<<Si... >>
<<Nick Goode, sono fiera di essere stata la prima a conoscere il tuo sensuale corpo>> gli dichiarai.
<<E Ziggy Berman, sono fiero di essere stato il primo, e spero l'unico per il resto della tua vita, ad aver visto le tue forme perfette>>.
Ci baciamo per l'ennesima volta, addormentandoci poi abbracciati.
Fu il sonno più bello della mia vita: i nostri corpi ancora nudi erano allacciati e le nostre intimitá ancora a contatto. Aveva poggiato le mani sulla mia schiena, ed io ero aggrappata al suo collo. Le nostre ferite erano vicinissime, ed i nostri cuori battevano all'unisono.
Quando mi svegliai, verso le 17 del pomeriggio, Nick non era piú coricato al mio fianco, ma era seduto vicino a me, giá vestito. Mi stava osservando dormire, e chissá da quanto tempo.
Arrossii.
<<Non hai niente di meglio da fare? >> gli chiesi coprendomi con un lenzuolo.
<<No, e mi sembrava giusto guardarti in tutta la tua bellezza e nuditá mentre dormivi>> rispose lui, senza staccarmi gli occhi di dosso.
Sbuffai, e rassegnata mi alzai con fatica dal letto per andare a recuperare i miei vestiti sparsi per la stanza.
Lui guardava ogni mio movimento: mi piegai per prendere le mutandine ed il reggiseno dal pavimento, e lo sentii sussultare.
Evidentemente era rimasto affascinato dal mio didietro.
Lo lasciai perdere, rimettendo i in fretta l'intimo.
<<Non mi hai ancora spiegato dove hai trovato questi vestiti nuovi>> mi domandò.
Santo cielo, finalmente una conversazione normale.
<<Oh è una lunga storia, una donna me li ha venduti senza fare storie>> dissi mettendomi la gonna.
<<Con quali soldi li hai comprati? Sembrano di alta qualità, e tu, senza offesa, non hai abbastanza soldi>>.
<<Li ho rubati>> dissi semplicemente, finendo di vestirmi.
Mi sedetti sul letto di fronte, mentre Nikc mi guardava incredulo.
Poi si mise a ridere.
<<Che c'è? >> chiesi infastidita.
<<Niente... Cioè è strano pensare a te che rubi dei soldi da una donna di mezza età... >>.
Non aveva alcun senso ridere per questo, ma mi unii a lui, ripensando a tutto quello che era accaduto il giorno prima e la mattina stessa.
Qualcuno bussò alla porta.
Era la stessa infermiera che aveva chiesto di medicare le ustioni a Nick.
<<Signor Goode, sono venuta a portarle la merenda>>.
<<Presto nasconditi>> mi sussurrò.
Svelta mi infilai nel posticino tra il comò ed il muro, rannicchiata come quella mattina.
Nick si appoggiò alle pareti, e con una fatica immensa arrivò camminando fino alla porta.
Girò la chiave e aprí.
<<Signor Goode! Le avevamo severamente vietato di chiudere a chiave questa porta! Sa quanto è pericoloso... E per l'amor di Dio, perché si trova in piedi! O Santissimo Gesú, perché... >> inziò a delirare la donna.
Nick la interruppe subito:<<Mi scusi signorina, ha ragione, ma ora mi dia da mangiare, ho una fame tremenda... >>.
La donna sbuffò e mise il vassoio sul comodino di Nick, per poi uscire dalla stanza.
E Nick la richiuse a chiave, ignorando le raccomandazioni.
Uscii dal nascondiglio e quando vidi il vassoio rimasi a bocca aperta: se a me servivano cibi malandati o ingeribili, a lui avevano portato una gigantesca fetta di torta, un cesto di ciliegie e due lattine di coca.
Il mio stomaco brontolò, e guardai Nick speranzosa.
Lui sorrise amabilmente, e mentre lo aiutavo a tornare seduto, disse che potevo mangiare quello che volevo.
Era il primo pasto decente dopo secoli. Ed era anche il mio primo pasto con Nick, che mi abbracciava felicemente sddentando la fetta di torta.

Maffe

Angolo
Scrivere questo capitolo=difficoltà estrema
Non è nemmeno un granché 😩
Vabbe spero che voi lo apprezzate comunque, baci stellari

𝔗𝔯𝔲𝔢 𝔏𝔬𝔳𝔢|𝐙𝐢𝐠𝐠𝐲|𝐍𝐢𝐜𝐤|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora