6. Crema Per Ustioni

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Nick Goode.

Un ragazzo buono, gentile, disponibile, ma con oscuri segreti alle spalle.

Attraente e dannatamente sexy, ma pericoloso.

Due facce della stessa medaglia: una buona. l'altra cattiva.

La confusione di prima stava mutando in qualcosa di nuovo: non ero sicura di voler chiudere questo capitolo della mia vita, ma quel "l'ho fatto per te" aveva cambiato tutto, trasformando i miei dubbi in certezze. Il suo pianto disperato mentre lo diceva, e le sue mani che si aggrappavano alle mie spalle, mi avevano fatto capire che Nick era veramente cambiato. E nonostante quel ragazzo fosse la ragione di tante morti, ed anche di quella più dolorosa per me, ero quasi pronta a perdonarlo.

<<Ziggy... Mi perdonerai mai un giorno?>> mi chiese dopo qualche secondo.
I nostri volti erano vicinissimi, e le nostre lacrime cadevano le une sul petto dell'altro.
<<Io... Io ci posso provare>> gli dissi, chiudendo gli occhi e cercando di fermare quel fiume di lacrime.
<<Basta che la smetti di farmi piangere così tanto, in meno di tre settimane ho versato più lacrime che in tutta la mia vita>> aggiunsi poi, mettendomi a ridere.
Avevo capito che la sua vita e le sue scelte erano state dure e difficili, e non volevo ferirlo ancora. Ciò valeva anche per lui, e con uno sguardo d'intesa lo capí subito.
<<Ziggy non potrò mai ringraziarti a dovere... Sei come un raggio di sole per me, sei una ragazza così viva e bella... Io ti amo veramente, cazzo! TI AMO ZIGGY, TI AMO TROPPO! E VAFFANCULO SHADYSIDE O SUNNYVALE, IO VOGLIO SOLO STARE CON TE, E FARE QUALCOSA PER AIUTARTI! >> mi urlò, con un'impeto di rabbia ed eccitazione, e prendendomi la testa con le mani mi baciò, premendo il mio volto contro il suo.
Ma aveva sbagliato mossa: ora non era poggiato a nulla, e non riuscendo ancora a stare in piedi da solo, cadde, ed io con lui, ancora aggrappata alla sua bocca.
Ci ritrovammo a terra, ed i pianti passati si trasformarono in risate: continuammo a baciarci, mentre lui mi carezzava i capelli e io il petto nudo.
Ci fermammo per riprendere fiato, e in quell'istante entrambi capimmo quello che volevamo: l'altro.
Stavamo per stringerci di nuovo, quando qualcuno bussò alla porta.
Cercando di mantenere un tono stanco ma serio, Nick rispose: <<Chi è? >>.
<<Signor Goode è sveglio? Devo entrare per controllare e medicare le ustioni! >> era un'infermiera.
<<Stia tranquilla signorina, lo farò da solo! Mi ha già spiegato il Dott. Scott come fare, e ho qui sul comodino la crema! >> le disse lui sicuro di sé.
<<Va bene signor Good! Mi raccomando si riposi>> rispose lei senza insistere ulteriormente. Sentimmo dei passi che si allontanavano, e rimanemmo di nuovo soli.
<<Emm.. Allora mi aiuti ad alzarmi? >> mi chiese imbarazzato Nick dopo alcuni minuti di estremo silenzio.
<<OH umm certo>>.
Fu piú difficile del previsto: io stessa ero ancora invalida, e tirarlo su fu una vera fatica. Tirai con tutte le mie forze le sue possenti braccia, e dopo svariati tentativi riuscii a farlo stare in piedi. Aggrappandosi a me, si appoggiò al letto, esausto.
Prese poi il tubicino di crema, apprestandosi a spalmarla sulle bruciature.
<<Fermo, faccio io>> gli dissi invece con tono perentorio, facendolo ammutolire. Presi la crema e la aprii, molto lentamente e guardandolo negli occhi, leccandomi le labbra.
<<Cazzo Ziggy cosa fai... >> iniziò a dirmi, mentre il suo battito cardiaco aumentava ed il suo petto si muoveva più veloce.
Io non gli risposi, limitandomi a sedermi al suo fianco, il piú vicino possibile.
Presi un po' di crema, e iniziai a metterla sull'ustione più in alto, tra la spalla e i pettorali. Al contatto con le mie mani rabbrividí, e mi morsi il labbro: volevo di piú.
Massaggiavo con delicatezza, guardandolo spesso negli occhi. Lui si stava proprio godendo il momento: aveva chiuso gli occhi, e si mordeva il labbro inferiore.
Passai alle altre ferite, continuando  a scendere con le mani: Nick era sempre più eccitato, ed io con lui.
La sua pelle era così morbida e perfetta...
Arrivai all'ultima ustione, situata nel basso ventre. Esitai.
Che cosa dovevo fare ora? Mi feci prendere dal panico: che idea di merda mi era venuta? Non ero mai stata con un ragazzo! Che figura ci facevo ora?
<<Ziggy... >>Nick mi prese la mano, e con movimento lento la trasportò fino a quella ferita: con movimenti circolari mi fece spalmare la crema, e quando essa si fu assorbita a dovere, mi fece scendere ancora.
Ora anche io tenevo gli occhi chiusi, non so se per paura di non so che o per semplice emozione. Fatto sta che se il mio tatto non mi ingannava, mi aveva messo la mano proprio sulla sua erezione.
Mi mollò la mano, mettendola dietro la testa insieme all'altra.
Riaprii gli occhi, e lo guardai per un secondo soltanto. Lui ricambiò lo sguardo, arrossendo completamente.
Poi annui.
Allora gli tolsi i pantaloni, delicatamente, lasciandolo solo con i boxer.
ERA UNO SPETTACOLO PER I MIEI OCCHI.
Ma arrivata al momento cruciale, mi bloccai di nuovo: in fondo, lui non si era ancora fatto scusare a dovere.
Mi voltai di nuovo verso di lui, che si era  accorto della mia esitazione: gli feci un sorrisetto accattivante.
Lui sospirò, capendo al volo, e ancora ansimante mi chiese: <<Ziggy Berman, hai cambiato le bende in questi giorni? >>.

Maffe

Angolo
Eccomi con un nuovo capitolo! Vi avviso subito che non finisce qui ehh, non vi lascio col fiato sospeso ad immaginarvi il resto. È la prima volta che descrivo una scena di questo tipo, e nonostante non sia neppure molto spinta è stato immensamente difficile scriverla. Più che altro perché non potendomi basare sull'esperienza personale sono dovuta andare ad immaginazione o prendendo spunto dai miei film mentali, LOL.
Mi raccomando votate TYSM

𝔗𝔯𝔲𝔢 𝔏𝔬𝔳𝔢|𝐙𝐢𝐠𝐠𝐲|𝐍𝐢𝐜𝐤|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora