11. Festa

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<<Ziggy? Ma che succede...>> mi domandò, abbozzando un sorriso mentre la abbracciavo con foga. <<Davvero non ricordi nulla?>> le chiesi io, mentre lacrime di gioia mi bagnavano i vestiti.

<<Certo che ricordo ogni cosa! Ma a dire il vero non capisco cosa stia succedendo ora.. Ma tu sei viva? Cioè non è che siamo entrambe morte e ci siamo ritrovate qui...Oddio ma c'è anche Tommy! Sei di nuovo normale?>>. Iniziò così a porre moltissime domande, non prima però di aver baciato timidamente il suo ragazzo. A dire il vero la vidi esitare per qualche secondo, prima di compiere questo gesto: lo aveva visto uccidere la sua migliore amica, e poi lei stessa. Ma tutte le disavventure sembrarono sparire durante quel bacio, che suggellò il loro amore, timido ed indiscreto.

Mentre le spiegavo ogni singolo dettaglio di quell'avventura quasi surreale, lei sgransva sempre più gli occhi.
Arrivata al punto in cui leggevo il diario di Nick e il libro satanico, lei urlò.
<<Nick? Davvero quegli stronzi dei Goode sono sempre stati la causa della merda che c'è in Shadyside? Ora gli farò vedere io... >>
<<Ben due parolacce in una frase! Sei proprio tu, Cindy, o è lo spirito di qualcun'altra questo che abbiamo qui? >> chiese divertito Tommy, mentre io mi guastavo lo sguardo che lei gli rivolse.
Poi cercai di spiegarle che Nick in realtà era cambiato, e che lui stesso aveva messo fine alla maledizione.

Lei sospirò: <<Ziggy, certo, io ti credo, ma... Farò fatica a perdonarlo.>>
<<Pensa al lato positivo: almeno lui non era l'origine dei mali della nostra famiglia... >>
<<Che intendi dire con questo? >> mi chiese, stranita.
E così arrivai alla seconda parte traumatica del discorso: certo, Cindy era tornata, ma nemmeno lei è Tommy potevano dare una svolta diversa alla nostra povertà e al fatto che la mamma se ne fosse andata.

Quando ebbi finito di raccontarle anche questo, lei mi abbracciò, senza sapere cosa dire. Anche Tommy lo fece, e rimanemmo così per un po', ognuno con lo stesso pensiero: trovare una soluzione anche a tutto questo.

Ci avviamo poi verso casa, in silenzio: avevamo rimesso a posto lo scheletro di Sarah, ricoprendo ben bene di terra, lontano da sguardi indiscreti.
Notai subito, appena arrivati nei pressi della cittadina, che qualcosa era cambiato, ed in meglio: già, la maledizione sembrava sparire sempre più fretta, e alcune case erano come nuove.

Diversi abitanti, si chiedevano se era effetto di stegoneria, mentre guardavano sbalorditi i tetti dalle tegole scintillanti e i muri esterni costruiti con legno pregiato.

E si, era proprio stregoneria.

Ma stregoneria che se ne andava.

Arrivate a casa nostra, io e Cindy ci guardammo intorno: lí la maledizione c'era ancora, ma presto sarebbe scivolata via, come se non ci fosse mai stata.

Bussai alla porta, e subito Nick la aprí.
Era in pantaloncini corti, a petto nudo e con tutti i capelli scompigliati, fantastico ai miei occhi.
Inziò a sbraitarmi contro, senza notare la presenza di Cindy e Tommy che guardavano la scena ridendo sotto ai baffi.
<<ZIGGY, CAZZO, COME TI SALTA IN MENTE DI SCAPPARE DI CASA LASCIANDO SOLO UN BIGLIETTO... ERO PREOCCUPATO, DAVV... >>.
<<Ci spiace interrompere tutto questo, caro Goode, ma vorrei entrare in casa. Sai, io e Tommy siamo appena resuscitati, vorremmo un po' di relax>> gli sorrise Cindy interrompendo la sua ramanzina.
Nick si bloccò di colpo, imbarazzato per le sue condizioni e sconvolto.
<<OH.. Emm.. Cosa... CINDY? TOMMY? >>. La sua faccia confusa, ma soprattutto diventata del colore dei miei capelli, mi faceva morire dalle risate, che non riuscii a trattenere.
La risata fu contagiosa, e Cindy e Tommy si unirono a me, per poi entrare in casa, lasciando Nick sull'uscio della porta, di fronte a me.
<<Cosa hai combinato questa volta, amore? >> mi chiese, mettendosi finalmente a ridere anche lui.
<<Nulla di che, amore, ma ti prego, copriti questi pettorali, o i miei ormoni potrebbero impazzire>> gli dissi dandogli una leggera spinta ed entrando in casa.

Ci seddmmo tutti intorno al tavolo, a coppie: io mi trovavo di fronte a Cindy, alla mia destra c'era Nick (che non aveva seguito il mio consiglio, e fanculo, era ancora senza maglia) e di fronte a lui, vicino a Cindy, c'era Tommy.
Spiegammo a Nick cosa era accaduto sotto all'albero, e che per eliminare la maledizione del tutto dovevamo far sparire ongi traccia del libro.
A quel punto, mi voltai verso Nick, sperando che avesse la situazione sotto mano...

Anche lui mi fissò, ma proprio non riuscivo a capire cosa volesse dire con quello sguardo.

<<Eddai Ziggy calmati, si, tranquilla, lo ho io il libro>> disse dopo quella che mi parve un'eternità.
L'ansia che avevo avuto fino a quel momento se ne andò, seguita da una scarica di adrenalina.
Nick andò a prendere il libro, che aveva messo in valigia prima di partire dall'ospedale.

Successivamente, andammo tutti in giardino, e preparammo un falò.
Con il libro tra le mani, mi alzai, accesi il fuoco grazie ad un accendino prestatomi da Tommy, e solennemente, pronuncia queste parole.
<<Questo, è l'origine di quasi tutti i nostri mali. Noi, siamo riusciti a metterne fine, ma per eliminare definitavamente la merda di Shadyside, dobbiamo bruciarlo.
Lo faremo per Alice e per tutti coloro che sono morti al campeggio. Lo faremo per te, Tommy, che sei stato ingiustamente incolpato. Lo faremo per noi due, Cindy, per avere la rivincita e la vita che si spetta. E lo faremo anche per te, Nick, che hai avuto il coraggio, nonostante tutto, di porre fine a questi omicidi.
Per noi, e per Shadyside>>.

E così la maledizione finí, con quattro adolescenti che si abbracciavano, un libro che bruciava scoppiettando nel fuoco, un pomeriggio di fine estate e una festa .

Già, accendemmo una radio, e con la musica ad alto volume iniziammo a ballare, a coppie, divertendoci come mai avevamo potuto fare.

Fu uno dei pomeriggi più belli della mia vita, perchè passato con le persone che avevo sempre amato, e con le quali potevo essere davvero me stessa. Quella sera ci concedemmo dei marshmellow arrostiti sul falò, chiacchierando. Cindy e Tommy contenevano a stento la loro eccitazione: ora che sapeva che non avrebbe più corso pericoli, mia sorella voleva finalmente godersi la vita.
E per la verità, anche io e Nick non ne potevamo più di sbsciucchiarci. Volevamo passare oltre.

Volevamo festeggiare ancora di piú, per suggellare il nostro amore, ancora una volta.

Maffe

Angolo
Non ci sono descrizioni per questo capitolo. Dico solo che il prossimo sarà di nuovo hot 🤪
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𝔗𝔯𝔲𝔢 𝔏𝔬𝔳𝔢|𝐙𝐢𝐠𝐠𝐲|𝐍𝐢𝐜𝐤|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora