5. Corsa

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Ero distrutta.
Passai la notte rannicchiata sotto l'albero, piangendo disperata e cercando di riordinare le mie idee. Mi addormentai tardissimo, quando ormai non si sentivano più rumori in giro e il cielo era scuro come la pece. Mentre lo osservavo, notai che era una notte senza stelle.
Sognai di essere, insieme a Nick, su una ruota panoramica, e ci baciavamo, felici come non mai.
Ma ad un certo punto estreva un coltello dalla tasca dei pantaloni e mi pugnalava, tentando di uccidermi, per poi salvarmi dalla morte con un nuovo bacio. Ma quando lo guardai bene in faccia, vidi un'uomo con la testa di capra.
Mi sveglia di soprassalto, ansimando.
Mi accorsi subito che era molto tardi: il sole era alto nel cielo, e il brusio di voci proveniente dalla strada era tornato.
Di certo non sarei riuscita ad andermene inosservata.
Decisi allora di togliermi la giacca per nasconderci dentro il libro e il diario di Nick, rimanendo così con la canottiera scollata.
Mentre mi dirigevo a passo sicuro verso la strada, notai le persone guardarmi con tenerezza, probabilmente vedendo i miei occhi gonfi di pianto e i capelli arruffati.
O almeno così pensavo, perché piano piano lo sguardo di tutti si posò sulla scollatura, trasformando le loro espressioni in maschere di disgusto e orrore. Infastidita da quegli sguardi indiscreti, mi avvicinai velocemente allo sceriffo, che era tornato con la sua squadra per mantenere calma la folla.
Fu solo quando vidi la sua espressione che abbassati lo sguardo, e mi ricordai dove ero stata fino al giorno prima: all'ospedale.
Un'enorme cicatrice tagliava a metà il mio décolleté, impossibile da coprire per via della scollatura troppo profonda della canottiera.
<<Tu, lurida ragazzina, sei venuta qui per infangare io nome della famiglia Goode! Sei qui per maledirci a nome della strega! >> mi sbraitò contro l'uomo.
Avrei semplicemente potuto mostrargli il libro e il diario che tenevo nascosti sotto il braccio, per pararmi il culo e far conoscere a tutti il vero colpevole.
Non lo feci.
Scelsi invece di compiere una pazzia: inziai a correre, ferite permettendo, scansando la folla che al mio tocco urlava di essere maledetta.
Il petto mi bruciava maledettamente, ma se non volevo essere arrestata per disturbo alla quiete pubblica mi conveniva correre e sopportare.
Per fare prima mi tolsi gli stivaletti, che avendo un leggero tacco non mi permettevano di andare alla massima velocità. Mi voltai: i poliziotti mi erano ormai alla calcagna, seguiti da altra gente, arrabbiata chissà come. C'erano pure alcuni bambini che urlavano di mandarmi al rogo: sembrava la fine del mondo.
Nonostantre la situazione turbolenta, mi misi a ridere, e una nuova energia mi inebriò il corpo: dopo tanta tristezza, quella corsa mi sembrava liberatoria.
Arrivai nei pressi dell'ospedale, ed entrai senza esitazione, travolgendo chiunque fosse sulla mia strada.
Salii alcune strade e feci diversi corridoi, e non ne potevo più di correre, cazzo, finché ad un tratto andai contro a qualcosa, o qualcuno.
Era il Dott. Scott.
<<Signorina Berman, che piacere rivederla! Vedo che la ferita si rimargina bene! >> mi disse ammiccando.
Vedendo però che non ridevo alla battuta, ma che, anzi, sembravo di fretta, si riscosse.
<<Ho due veloci notizie da darle, una buona e l'altra cattiva. La cattiva: purtroppo la madre ed il fratello del signor Goode sono deceduti l'altra sera, non c'è stato proprio nulla da fare.. Abbiamo provato di tutto, ma i loro polmoni erano distrutti e la loro pelle aveva subito troppe ustioni! E la buona notizia: il caro Nick si è salvato! Il suo cuore si era fermato per pochi secondi, ma ha subito ricominciato a battere! In 30 anni di lavoro non ho mai visto un miracolo tale! E mi creda signorina Berman, se le dico che il suo cuore batte per lei! Durante il coma ripeteva il suo nome di continuo! >> mi spiegò, sorridendo in modo paterno e facendomi l'occhiolino.
<<Grazie di tutto, Dottore>> gli dissi semplicemente io, stringendogli la mano. Nonostante mi avesse umiliata spesso durante il mio soggiorno li, quell'uomo aveva, in piccola parte forse, un buon cuore.
Mi indicò la strada per la stanza dove si stava riprendendo Nick, e io andai a nascondermi proprio lì.
Speravo che dormisse: non ero ancora pronta per discutere con lui di tutto l'accaduto, soprattutto dopo quel sogno.
Entrai e chiusi la porta a chiave: si, Nick dormiva, ed anche beatamente, così mi sedetti in un angolo della stanza, sul pavimento, vicino ad un comò.
Posai lì sopra il libro ed il diario e mi misi la giacca sulle spalle, rannicchiandomi contro alla parete. Fuori c'era silenzio, e speravo che il Dott. Scott calmasse le acque al posto mio. Intanto, ripensai alle sue parole: valeva davvero la pena perdonare Nick per le sue malefatte? Forse mi stavo avvicinando alla mia decisione.
Mi alzai sentendo un fruscio vicino alla porta, e vidi un biglietto comparire da sotto l'uscio.
"Se ne sono andati"
Sospirai, soddisfatta e finalmente più tranquilla.
Vicino al letto di Nick ce n'era un'altro, vuoto, e mi coricai lì, stanca morta. Avevo una fame terribile, ma mi trattenni e mi coricai su un fianco, osservando Nick che dormiva.
Mi stavo quasi per addormentare anche io, di nuovo... Un colpo di tosse mi riportò alla realtà.
Nick si stava svegliando, e un po' traumatizzato stava aprendo gli occhi.
Porca puttana. Era arrivato il momento. Mi misi seduta sul mio letto, facendo finta di niente, e gli diedi le spalle. Sentii il letto di lui cigolare, e con la coda dell'occhio sbirciai le sue azioni: si era messo seduto, e mi fissava.
<<Ziggy... >>pronunciò poi, con voce flebile.
Mi voltai: era a petto nudo, con svariate cicatrici da bruciature che gli attraversavano il petto leggermente scolpito.
Lo fissa negli occhi, senza farmi ingannare da quella piacevole vista: non ero lì per farmi ammaliare, ma per chiarire, e forse per mettere fine al nostro rapporto.
<<Nick... Tu.. Perché lo hai fatto? Perché hai fatto questo, se davvero ti sono piaciuta fin dal primo momento? >> gli chiesi, senza fiato.
Lui non esitò a rispondermi, sicuro di se: <<Io sono stato costretto: non potevo abbandonare il patto con il diavolo, a meno che non mi fossi suicidato fin da subito. E poi, nessuno mi aveva spiegato bene le regole: sapevo solo che, scegliendo una vittima di Shadyside, essa sarebbe morta. Non pensavo sarebbe rimasta letteralmente posseduta! >>
<<Quindi vuoi dirmi che non avevi mai sentito parlare degli assassini precedenti? E poi, cosa ti impediva di lasciare perdere queste pratiche? >>
<<A Sunnyvale non si parla mai dei vecchi eventi accaduti a Shadyside, ma solo di quelli recenti, risalenti massimo all'anno prima. Eh per la seconda domanda... Ho impiegato molto tempo per decidermi a compiere questa crudele mossa, ed ero già in ritardo con i patti con il diavolo. Mia madre mi raccontò del fratello di un nostro antenato che cerco di spezzare la maledizione smettendo di fare le pratiche sataniste, ed il giorno dopo venne ritrovato morto dal fratello sopra il pentagono: era stato tagliato da vivo in  tanti pezzettini, messi poi sopra al disegno>> mentre parlava rabbrividí, ed io con lui. Per certi aspetti, era stato veramente obbligato a compiere quel gesto.
C'era una solo domanda a cui doveva rispondere, per finire.
<<Perché allora hai deciso di cambiare idea... Perché hai tentato il suicidio e hai ucciso la tua famiglia? PERCHÉ HAI SCELTO DI FERMARE LA MALEDIZIONE? NON POTEVI SCGELIERE PRIMA QUESTA OPZIONE? FORSE NON SAREBBERO MORTE COSÌ TANTE PERSONE! >> persi la pazienza, e non ebbi il minimo tatto per Nick ed i suoi sentimenti. Mi alzai in piedi, e andai verso la finestra. Nuove lacrime stavano per scendere dai miei occhi, e non volevo farmi vedere debole.
Con un verso di dolore si alzò dal letto, e si aggrappò alle mie spalle, facendomi sussultare e voltare.
I nostri petti erano l'uno contro l'altro, le nostre cicatrici a contatto, e i nostri cuori battevano insieme.
Entrambi piangevamo.
Tra i singhiozzi, mi rispose.
<<L'ho fatto per te>>

Maffe


Angolo

Nuovo capitolo :) nel prossimo molto probabilmente arriveranno le tanto attese scene hott ahahhndehcjheh

intanto vi chiedo di votare e di condividere con più persone la storia, se no per chi la scrivo se non legge  e vota nessuno? 

𝔗𝔯𝔲𝔢 𝔏𝔬𝔳𝔢|𝐙𝐢𝐠𝐠𝐲|𝐍𝐢𝐜𝐤|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora