"Perfetta"

1.3K 29 3
                                    

Passarono due fottute settimane, mi ritrovavo ancora a casa di Mitch Rapp. In quei giorni rinforzai il rapporto tra me e Xiomara, l'aiutavo spesso nei lavori domestici. Scoprì, anche,  che Xiomara fosse imparentata con Mitch, tra di loro infatti non scorreva buon sangue, ma lasciai stare il discorso per non farla deprimere. Inizialmente i fratelli Rapp non mi erano d'aiuto, ma quando iniziarono a farsi vedere di più a casa del mio rapitore, mi strappavano sempre un sorriso, specialmente Simón. Luis invece era più su le sue, ma notavo che alle volte mi fissava in modo strano, ovviamente non ci feci caso, perché era la fotocopia del nostro caro Mitch.                 -Ragazzina come va?- Mi chiese Simón, mentre scendeva le scale seguito dai suoi fratelli. -Potrebbe andare meglio.- Forzai un sorriso e lasciai che i miei occhi diventassero lucidi, mi schiarì la voce e continuai ad apparecchiare. -Come mai dici questo? Di solito.- Lo interruppi, cercando di essere educata. -Lo so... ma oggi non è ieri.- Il ragazzo mi guardò e annuì.

-Sophi... hai bisogno di farti il guardaroba.- Fulminai con lo sguardo Luis, che cercò di dirlo nel modo più gentile del mondo. -Come scusa?- Risi leggermente. -Davvero, oggi andremo a fare shopping.- I miei occhi barillarono non appena udirono la parola 'shopping'. -Vai a vestirti, dopo pranzo andremo al centro commerciale.- concluse Simón. I miei piani andarono in fumo quando il signor Rapp, decise di intromettersi nel nostro discorso. -Non andrà da nessuna parte con voi due.- Precisò, al che io lo guardai male incrociando le braccia sotto al seno. -Fratello, ha bisogno di vestiti nuovi... gli altri non li vanno più.- Sussurrò Luis, temendo che io ascoltassi tutto il loro discorso. Mitch mi posò gli occhi su dime ed io assunsi uno sguardo confuso. -Se non gli vanno più, dovrebbe dimagrire.- Sgranai le palpeble, lo guardai scioccata rimanendo senza parole. -Come scusa?- Le mie orecchie avranno capito male, mi ripetevo in continuazione. -Dovresti dimagrire, sei troppo grassa.- I miei occhi divennero lucidi, tirai su con il naso e abbassai il capo.

Annuì alla sua affermazione e posai l'ultimo piatto a tavola per la colazione, quando si sedettero mi schiarì la voce e guardai negli occhi Luis e Simón. -Ragazzi vi ringrazio molto, ma temo che Mitch abbia ragione.- M'interruppero subito. -No!- Alzarono un po' il tono della voce. -Stai benissimo, non devi dimagrire.- Sorrisi a Simón. -Va t-tutto b-bene... ci vorrà solo un po' d'impegno. Io vado a letto, non mi sento bene.- Senza aspettare una loro risposta me ne andai. Quando arrivai in stanza decisi di farmi una doccia, presi il mio intimo e i misi vestiti. Andai sotto la doccia, aprì il getto d'acqua e mille goccioline fredde si depositarono sulla mia pelle. Sospirai e sentì una molecola d'acqua riscaldarmi il viso, portai una mano sulla bocca per attutire i vari singhiozzi...

Mitch's pov

Come cazzo mi era venuto in mente? Ero serio? Che cazzo! Lei non era assolutamente grossa, ansi era stupenda, ma che dico, perfetta. Il suo corpo era bellissimo, le sue curve e soprattuto il suo viso...wow. Mi pentì amarrante delle parole dette, ma non dissi nulla la mia bocca rimase chiusa. Quando la ragazzina salì le scale iniziai a mangiare, nonostante sentissi due sguardi bruciarmi la pelle, senza girarmi o dire altro parlai. -Che cazzo volete?- I due si ricomposero in  un attimo e Simón fu il primo a prendere la parola. -Fratello, lo sai la sua famiglia non è ricca... non abbastanza da riuscire a riprendersi la loro figlia.- Sbuffai, ma lo lasciai continuare. -E dato che dovrà rimanere con noi per tanto tempo, dovremmo almeno renderla un po' felice.-

Aveva ragione, aveva pienamente ragione. Annuì e dissi: -Andrò insieme a lei per comprare qualche abito.- I due si guardarono confusi e Luis mi rispose. -Amico con tutto il rispetto, ma lei ti odia... quindi questa volta ci andremo noi con lei. Se vuoi tu le darai la notizia, almeno non ti odierà così tanto.- Mi alzai da tavola e salì al piano di sopra senza proferire parola, mi diressi verso la stanza di Sophia e bussai. Non ricevendo risposta bussai per la seconda volta, ma niente. Stufo di aspettare aprì la porta ma non la ritrovai in stanza, quando sentì il rumore del getto d'acqua capì, che si trovava sotto la doccia. Mi sarei seduto sul letto e l'avrei aspettata... si, fu proprio quello che feci.

Non appena uscì dal bagno con i capelli bagnati ei un'accappatoio bianco, la squadrai dalla testa ai piedi. Fra le mani aveva un'asciugamano e con quest'ultimo si asciugò i capelli, non curandosi della mia presenza. -Ragazzina.- Non appena il suo sguardo si posò su di me, emise un urlo che mi stonò i timpani. -Accidenti!- Si portò una mano sul cuore e mi fulminò con lo sguardo, mi schiarì la voce e cercai di parlare, ma in quel momento era così fottutamente sexy.

Wow...

-Ecco...volevo solo avvertiti, che tra meno di un minuto tu e i miei fratelli andrete a fare compere.- rimase scioccata così tanto, che la sua bocca rimase leggermente spalancata a forma di "o", mi venne così tanta voglia di riempirla con il mio grosso cazzo.

No, dovevo calmarmi!

-Ci vedremo questa sera.- Detto questo, uscì dalla sua stanza e mi rifugiai nel mio ufficio.







Sophia's pov
Scesi di corsa le scale e sorrisi ai miei nuovi migliori amici, li abbracciai lasciandogli un tenero bacio sulla guancia. Mi sorrisero leggermente e quando mi ricomposi presi parola. -Mitch mi ha permesso di venire con voi... andiamo?- Loro annuirono. -Facciamo così, con te verrà Simón.- Corrugai la fronte per il poco preavviso di Luis. -Aiuterò Mitch, mentre voi due andrete a fare compere.-





E così fu, ci ritrovammo difronte al centro commerciale, era gigantesco così tanto, che ti ci potevi perdere lì dentro. Tirai con forza il braccio di Simòn ed entrammo nella struttura. Il mio occhio cadde su un negozio di abbigliamento, entrammo subito e iniziai a prendere molti, ansi, troppi vestiti. Erano così tanti che Simón li dovette sistemare in una pila. -Sophi, dimmi che li proverai tutti ed io mi sparo.- Risi alla sua battuta, ma a quanto pare era serio. -Andiamo! Forza!- Arrivammo difronte ai camerini ed io iniziai a provare il primo vestito. Eran un'abito nero, con delle paillettes e un pò trasparente. Quando uscì dal camerino e lo mostrai a Simón.

-Come mi sta?- Mi guardò e mi squadrò dalla testa ai piedi. - È orrendo.- Sbuffai ed entrai nuovamente in camerino, mi cambiai e non appena uscì da quest'ultimo mi mostrai con un altro vestito. -Simón, spegni quel cellulare e dammi un giudizio.- Fece come detto e mi sorrise. In dosso avevo un abito bianco, a bratelline ed era super aderente. -Ragazzina, questo lo prendi.- Al nomignolo che mi diede il ragazzo, mi fece ricordare che solo Mitch mi chiamava in quel modo. 


Entrai di nuovo in camerino e cambiai il mio abito con un altro: un vestito rosso, con tessuto di raso, aveva uno spacco sulla coscia, ma era molto corto. -Questo?- Scosse la testa divertito -È troppo corto.- Alla sua pretesta, gli feci un occhiolino. -Lo prendo.- Dissi con tono provocante, entrai nuovamente nel camerino e mi cambiai. Era un completo nero, un top, delle calze maglie fiorate, un pantaloncino ed infine una giacca elegante nera. -Mi vuoi morto? Ricordati che sono un uomo, e gli uomini hanno bisogno di soddisfare le loro esigenze, se una ragazza si mostra così davanti a loro... non capiscono più niente.- Scoppiai a ridere rumorosamente e l'osservai estrefatta.

-D'accordo, ho capito. Lo prenderò per un: stai benissimo Sophia, perché non lo prendi?!- Ancora ridendo, rientrai in camerino e mi cambiai. Se l'abito  di poco fa era provocante il prossimo come sarà, da stupro? Pensai. Indossai un vestito lungo, l'unico particolare era quello, che a partire dal busto, i lati del vestito erano intrecciati e si poteva vedere tutto.


-Aspetta, aspetta, aspetta...- Ingoiò a fatica la saliva. -Lo stai provando con le mutandine vero?- Mi avvicinai lentamente al suo corpo, raggiunsi il suo orecchio e sussurrai. -Io non le indosso mai.- Non sapevo il perché, ma mi divertivo a provocarlo. -Non so quale santo mi stia trattenendo.- Ringhiò lui di rimando al mio orecchio. Mi allontanai soddisfatta e prima tirare il tendino dissi: -Lo prenderò- -Dimmi che sono finiti...- Sussurrò passandosi una mano sul viso -Manca il tocco di classe.- Quando uscì nuovamente dal camerino, con il tocco di classe mi sentì osservata, incrociai gli occhi chiari di Simón e gli sorrisi. Era un vestito semplice, era di color rosa antico, non aveva nulla di particolare, era leggermente aderente.

-Okay, ehm... questo non so come potrebbe starmi, ma.- Mi interruppe subito -Sei perfetta- divenni paonazza, gli sorrisi e mi guardai allo specchio. Aveva ragione, ero perfettamente stupenda. -Ragazzina, prova gli altri che dobbiamo andare a casa, Mitch mi cerca.- Annuì e provai gli ultimi vestiti prima di ritornare a casa Rapp.

_________________
Spazio autrice:
Scusatemi per gli eventuali errori grammaticali, comunque questo capito l'ho fatto abbastanza lungo spero vi piaccia.
Secondo voi cosa succederà quando arriveranno a casa?
Mitch vedrà cosa si sarà comprata Sophi?

Buying a daddyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora