Mio padre ormai non voleva avere più niente a che fare con me, ero sua figlia non poteva scomunicarmi per questa piccola e insignificante cazzata. Ricordo ancora bene quella sera, come se fosse accaduto ieri.
Flash back:
~Jack ma di cosa stai parlando? È tua figlia, non puoi scomunicarla dal nucleo famigliare!~ Mamma cercò di farlo ragionare ma in vano. Scossa mi azzardai di porre una domanda ai due. ~In che senso... scomunicare?~ Mio padre sorrise avidamente, mentre si avvicinava lentamente a me, Mitch mi si parò difronte pronto a difendermi. -Non potrai più avere contatti con la mia famiglia, non esisteremo più per te e se proverai una sola volta a suonare il campanello della mia proprietà... ti ucciderò con le mie stesse mani.- Il suo tono rude e cattivo mi fece timore. ~Oh e un ultima cosa... aiuteremo il tuo fidanzato nella sua insulsa missione e dopo chi si è visto si è visto.~Mitch si ritrova accanto a me, mentre asciugava le mie lacrime colme di dolore. -Sophia... non devi starci male, vedrai che gli passerà.- Preferì dare ragione a lui, non volevo pensare che mio padre mi avesse cancellata dal suo nucleo famigliare. -Mitch... potremmo fare come se tutto questo non fosse accaduto?- L'uomo corrugò la fronte con fare confuso. -Fallo per me... te ne prego.- Lo supplicai. -E come vorresti fare?- La sua domanda portò il mio cervello a pensare sul da farsi, come potevamo far finta di nulla? Come sarei riuscita a crearmi una nuova vita? Molte di queste domande non avevano delle risposte, l'unica cosa da fare era strutturarsi una nova parte di quella serata. -La sera in cui mio padre mi ha scomunicata, non è mai accaduta.- Continuò a guardarmi con fare curioso. -E sai perché?- Scosse la testa in modo negativo. -Perché io non ho mai avuto un padre e tanto meno una famiglia.- Ormai la mia mente stava ricreando uno scenario diverso. -Tu mi hai conosciuta grazie a tuo fratello Simón, che quella sera al gala mi ha notata. Quando ci sono stati gli spari, sono andata a ripararmi dentro l'ascensore ed è proprio lì che ci incontrammo per la prima volta. Poi tu mi hai rapita e adesso siamo fidanzati e tra meno di un mese ci sposeremo.- Conclusi il tutto. Gli occhi di Mitch erano limpidi, non erano scuri e spenti come sempre. -Va bene.- Rispose e depositò sulla mia fronte un bacio, che mi fece addolcire. Iniziai a sentire gli occhi sempre più pesanti e uno sbadiglio mi fece capire che per me sarebbe dovuta arrivare l'ora di dormire, anche Mitch se ne accorse così mi rimboccò le coperte e prima di alzarsi dal mio letto, pronto per andare nella sua camera lo chiamai. -Mitch... potresti rimanere con me? Sempre se ti va.- Sussurrai. -Ti prego... non andare via.- Piagnucolai e in un attimo le sue braccia mi strinsero a se e caddi in un sonno profondo. -Buongiorno signorina Sophia.- Come ogni mattina, Xiomara mi portava la colazione. Mi girai a destra e a sinistra alla ricerca di Mitch, ma di lui nessuna traccia. La donna si rese conto di chi io stavo cercando, così mi rispose. -È andato via, doveva andare a pranzo dai suoi genitori.- Ci rimasi male, mi aveva lasciata da sola in casa ed io avevo bisogno di lui. -Oh...- Dalla mia bocca uscì solo questo. -Non pensiamoci, sto morendo di fame, cosa mi hai fatto oggi?- Cercai di cambiare discorso, ella lo intuì così mi assecondò. -Le ho preparato il suo piatto preferito, pane tostato con l'uovo al centro e bacon.- Risi leggermente. -Grazie mille, non doveva.- Ci guardammo per un po' e poi scoppiammo a ridere, avevo instaurato un bel rapporto con lei e tutto questo mi piaceva. -Ci vediamo dopo, sto andando a fare la spesa.- Disse Xiomara, la salutai ed iniziai a mangiare, non appena finì cominciai a mettere a posto la stanza e poi scesi al piano di sotto con il piatto sporco, che misi subito a lavare. Mi arrivò una notifica, era Mitch. Lessi il messaggio e ci rimasi un po' male.
Da: Mitch Rapp.
Ragazzina ci vedremo sta sera,
ho chiamato Xiomara e l'ho messa in ferie.Per: Mitch Rapp.
Mi lasci da sola? Almeno posso invitare
Diana a casa?Da: Mitch Rapp.
Va bene, invita solo Diana.La conversazione finì, così inviai un messaggio alla mia migliore amica e le dissi che avevo casa libera. Nel frattempo mi piazzai difronte alla TV e iniziai a vedermi un film comico. Arrivarono subito le 17 e Diana suonò alla mia porta, in fretta e furia andai ad aprirle la porta e subito andammo in camera mia. -Come mai sei sola?- La sua domanda mi fece rattristire un po'. -Non lo so, ieri sera ho avuto un altro sfogo e lui è rimasto a dormire con me, cosa alquanto strana.- Spiegai, feci un respiro profondo e decisi di aprire un discorso, che lasciammo in sospeso. -Davvero Adele potrebbe essere viva?- Annuì senza darmi risposta, confusa le posi una domanda. -Come fai a saperlo?- Uscì dalla sua borsa la mappa che creammo insieme e l'attaccò al muro. -L'ultima volta che l'hai vista è stato... qui.- indicò un posto sulla cartina. -È il luogo dove l'hanno ritrovata, ma c'è una cosa che non quadra.- La sua spiegazione mi stava tenendo sulle spine. -Sarebbe?- Sapevo che quello che stava per dire mi avrebbe spezzato il cuore. -La sera prima, tu l'accompagnasti ad una festa e la festeggiata era Candy Scott. Quella ragazzina odiava con tutto il cuore Adele, ma non poteva farle nulla perché il fratello, Josh, era innamorato di te.- I miei occhi divennero lucidi. -E tu di lui, ma tu quella sera decidesti di allontanarti da lui chiedendogli di rimanere solo amici, ma qualcosa in lui scattò quella notte. Ti starai chiedendo del perché io sappia questo particolare, beh... perché io vidi tutto. Lui si avvicinò alla sorella e le sussurrò qualcosa, che io intuì.- Il cuore batteva all'impazzata e il mio viso ormai stracolmo di lacrime, non poteva fare altro che attendere prima di scoppiare in un pianto. -Candy si avvicinò al tavolo delle bibite e prese un bicchiere mettendoci qualcosa all'interno, non so esattamente cosa, ma quella strana robaccia fece sentire male tua sorella. Così tanto che dovette andare in una stanza per stendersi... e proprio quando stava per prendere sonno qualcuno entrò in stanza, la iniziò a spogliare e a sussurrarle qualcosa all'orecchio tipo:"sta tranquilla, non farà male" e cose del genere.- Prese fiato e continuò. -non solo questa persona l'ha violentata, ma questa persona l'ha anche drogata e riflettendoci la droga che tua sorella assunse, aveva un marchio sopra la piccola pillola.- Si avvicinò alla borsa e afferrò una cosa, che si rivelò una bustina di droga, quando l'aprì ne cadde una piccola pillola. -Ecco qui... era proprio questa qui.- Me la passo e non potevo credere ai miei occhi. Quel marchio lo potevo riconoscere fra mille. -M.R- Sussurrò lei. -Ancora non ho capito a chi possa riferirsi.- Si massaggiò le tempie. -M.R sta per Mitch Rapp.- Sussurrai. -Cosa?- Domandò la mia amica. -M.R... le vende Mitch queste cose.- Purtroppo, collegai una cosa che mi fece venire i brividi. -Mitch potrebbe aver ucciso mia sorella.-

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Buying a daddy
AcciónA soli 17 anni, Sophia, proveniente da una famiglia mafiosa, incontrerà colui che le stravolgerà la vita. Colpi di scena e segreti, faranno parte della vita della Protagonista. Un segreto, molto grande, potrà riunire i nuovi amori e quelli vecchi. U...