Mi svegliai con un mal di testa assurdo, mi diressi in bagno e mi feci una doccia. Dopo andai verso la mia cabina armadio e mi cambiai, mettendomi comoda. Indossai una tuta a pantaloncino color caffè, molto aderente e metteva in primo piano le mie forme. Mi feci una coda alta e misi delle scarpe sportive. Scendendo le scale notai che in casa c'era un po' di baccano, infatti i presenti erano i fratelli Rapp.
-Buongiorno!- Esclamai con un sorriso a trentadue denti. Non sapevo il perché, ma ero contenta, ma davvero molto contenta, era come se sapessi che mi sarebbe accaduto qualcosa di bello. I ragazzi non appena mi guardarono mi sorrisero -Buongiorno!- Dissero in coro, mentre il nostro Simón si avvicinò a me e mi stampò un bacio sulle labbra. Rimasi ferma, impalata, a fissarlo mentre lui mi sorrideva come un ebete. -Buongiorno- Sussurrò ad un millimetro dalle mie labbra.
Oh- voi non lo sapete ma...
Flashback:
Quando Mitch uscì di casa sorrisi a Simón lui ricambiò e si avvicinò a me, posò le sue labbra sulle mie e iniziammo a darci dentro. Ci dirigemmo in camera mia e ci spogliamo a vicenda, gli morsi il labbro mentre lui palpava qualsiasi parte del mio corpo. -Ti voglio.- Ammisi. -Anche io.- Ci levammo l'ultimo indumento che ci separava, e dopo aver indossato il profilattico entrò in me. Iniziò a dare spinte feroci e questo non fece altro, che farmi avvicinare sempre di più all'orgasmo...
Fine flashback.Lo ribaciai e aggiunse anche la lingua, posò le sue mani sui miei fianchi stringendolo leggermente e ci dimenticammo letteralmente della presenza degli altri due fratelli. Venimmo interrotti da Mitch.
Mitch's pov:
Quando scesi le scale, trovai mio fratello e la mia futura fidanzata baciarsi. Iniziai ad agitarmi così tanto, che mi venne la malsana idea di confessare quello che tra una settimana dovrà accadere. -Che cazzo state facendo?!- Sbottai, i due si allontanarono e divennero rossi per l'imbarazzo, mi sistemai la giacca e scesi gli ultimi due gradini. -Buongiorno anche a te fratello.- Fulminai con lo sguardo Simón. -Sophia.- Lei si voltò verso di me e mi scrutò il viso -Dimmi.- La sua voce era così soave e molto attraente. -Auguri.- Mi sorrise e notai che i suoi occhi divennero leggermente lucidi.
-G-grazie.- Sussurrò e mi sorrise, senza aggiungere altro raggiunsi la sala da pranzo e mi sedetti a capo tavola. Dopo cinque minuti tuti mi raggiunsero e mia sorella Julia stava per sedersi accanto a me ma glielo impedì. -No!- Tutti rimasero fermi e nessuno si sedette. -Sophia siediti qui.- Lei un po' titubante lo fece, ma nel frattempo si lanciava degli sguardi confusi con Simón. Quando Xiomara portò dei dolci a tavola, portò anche un muffin con una candelini sopra, lo porse a Sophi, che sorrise timidamente.-Tanti auguri piccolina.- Le posò un bacio sulla fronte. -Esprimi un desiderio.- Le sussurrò e lei chiuse gli occhi, poi soffiò sulla candelina. Quando riaprì gli occhi ringraziò Xiomara e spezzò la candela. -Che fai?- Le chiese curiosa Julia. -Si dice che dopo aver espresso un desiderio, si deve spezzare la candelina, sennò quest'ultimo non verrà mai avverato.- La mia sorellina annuì e subito dopo le chiese: -Che hai desiderato?- La ragazza dai capelli corvini ci fissò uno per uno. -Non posso dirvelo.- E iniziò a fare colazione, tutti noi la seguimmo a ruota e per concludere la colazione nel verso giusto e anche per intraprendere un discorso con la ragazzina iniziai a parlarle. -Come va?- Si fermò a parlare con Julia e mi fissò mentre assottigliava gli occhi -B-Bene... credo.- Si schiarì la voce -Perché?- Sghignazzai prima di rispondere. -Beh, oggi è il tuo compleanno 12 luglio, non sei contenta?- Abbassò lo sguardo e annuì debolmente.
-Io volevo aspettare sta sera, ma dato che Mitch rovina sempre tutto... ecco qua.- Julia le diede un pacchetto con all'interno una collana con la sua iniziale. -Grazie mille! Non dovevi!- La strinse fra le sue braccia e le lasciò un bacio sulla guancia. -Questo è da parte mia.- Aggiunse Luis e quello che si trovava all'interno della scatola, erano dei tacchi di colore rosso, gli lanciò un bacio voltante e lo ringraziò. -Questo invece è il mio.- Simón le porse una busta con all'interno degli orecchini di perla, la ragazza gli lasciò un bacio sulle labbra e lo ringraziò. Quando le loro labbra si toccarono strinsi i pugni ma mi dovetti contenere.
-grazie a tutti ragazzi! Vi voglio bene- Li ringraziò nuovamente. -Anche noi.- Risposero e quando si sedette tutti mi guardarono in cagnesco, tranquillamente bevetti un bicchiere di succo all'arancia e gli fulminai con lo sguardo. -Che cazzo volete?!- I due ragazzi abbassarono lo sguardo tranne mia sorella. -Modera il linguaggio!- mi riproverò -Comunque, non le hai preso nulla?- Fissai mia sorella negli occhi. -È il suo compleanno e tu non le hai regalato nulla?!- Si alzò di scatto e la ragazzina le prese delicatamente il polso. -Sta tranquilla.- Alle sue parole mia sorella si sedette. -Non è vero che non le ho fatto nulla.- Tutti mi guardarono scioccati mente io cercavo di mandare giù un altro boccone di ciambella. -Che cosa? Le hai fatto un regalo?- Mi domandò scioccato Luis.
-Che cazzo ha potuto farle Mitch? Una cena per due? Un abito? Cose costose come al solito.- Disse in modo abbastanza arrogante Simón. Sghignazzai e prima di aprire bocca osservai come lo sguardo di Sophia cambiò alle parole di Simón. -Sophia.- Si girò di scatto verso di me. -Prepara le valige, si parte.- Le brillarono gli occhi -Dove andiamo? A Parigi? In Texas? In.- La interruppi. -Andrai dai tuoi genitori, per una settimana.- Mi fissò sconcertata. -C-Cosa?- Abbozzai un sorriso. -Andrai a casa tua, per una.- Mi interruppe alzandosi di scatto e urlando per la gioia. -O MIO DIO! GRAZIE! GRAZIE! GRAZIE!- Saltellò sul posto, come se fosse stata una bambina di 5 anni a cui gli avessero regalato una barbie. Risi per la prima volta dopo tanto tempo e quando mi abbracciò sentì qualcosa in me accendersi. Era proprio dove si trovava il cuore e bruciava, ma non era un bruciore doloroso, ma un bruciore rilassante... quello che ti faceva sentire a casa. Mi diede molti baci sulla guancia ripetendo sempre "grazie"
Mi alzai e lei si scostò dal mio corpo, come se fosse impaurita da me, la guardai negli occhi e l'abbraccia a modo mio. La presi a sacco di patate e iniziai a correre per casa mentre la sua bellissima risata riecheggiava nella stanza. -Mitch! Dove la stai portando?! Ahahaha!- Scoppiò a ridere mia sorella non appena si rese conto, che la mia destinazione era la piscina. -Mitch! Ahahaha! Lasciami! Ahahaha.- La sua risata era qualcosa di micidiale, per quanto fosse bella mi fece scappare anche a me una risata. E accadde subito, fu una frazione di secondi e la buttai in piscina, quando riemerse la sua faccia assunse un'espressione arrabbiata, ma allo stesso tempo divertito. Quando incrociò il mio sguardo mi indicò con il su dito indice.
-TU! MITCH RAPP! GIURO SU DIO CHE TI PICCHIO! VIENI QUI SE HAI I COGLIONI!- Cercai di trattenermi dalle risate. -GUARDA! MI HAI BAGNATO LA MIA TUTA PREFERITA!!- Scoppiai a ridere mi tolsi la giacca buttandola da qualche parte e con un salto mi tuffai in piscina tutto vestito, la raggiunsi e la presi dai fianchi facendoci ritrovare faccia a faccia, mise le sue braccia attorno al mio collo e mi fissò dritto negli occhi. -Grazie... sei riuscito a farti perdonare.- Mi lasciò un bacio lento sulla guancia, sorrisi a trentadue denti e ricambiai il bacio ovviamente a modo mio. Feci scontrare le mie labbra con le sue, sentendo quell'energia che ti fa battere velocemente il cuore e che riesce a farti mandare in pappa il cervello.
-alle ore 19:30 ti porterò a casa.- Si strinse forte a me. -Grazie ancora.- Questa volta la sua voce tremava, mi allontanai da lei solo per vedere il suo viso. -Non piangere- Le baciai il nasino e poi le labbra. Quando arrivò il momento, in cui ci dovettimo staccare, uscimmo insieme dalla piscina. -Ragazzi eccov.- Luis ci osservò divertito. -Ma che cazzo avete combinato?- E scoppiò a ridere. -Mi ha buttata in acqua.- Mise il finto broncio la ragazzina. -E poi per essere pari mi sono buttato anche io.- Affermai. -Wow! Ragazza! Da qui si vede tutto quanto!- Gesticolò Julia indicando Sophia, la ragazza in questione divenne rossa come un pomodoro ed io rosso per la gelosia, presi subito la mia giacca e la coprì.
-Che... che stai facendo?- Mi domandò confusa. -Non devono guardare ciò che è mio.- Simón non appena sentì questa frase rientrò dentro casa. -Vado a farmi una doccia.- Cercò di entrare dentro casa, ma la voce di Luis la fermò. -Quanti ne fai?- Rimase di spalle e rispose. -17.- Detto questo entrò dentro casa...___________________
Spazio autrice:
Ciao a tutt*
Per rendervi felici ho pubblicato un altro capitolo, scusatemi per l'orario ma sono riuscita a finirlo solo ora.
Scusatemi per gli eventuali errori, ma li correggerò a breve.
Secondo voi Sophia riuscirà ad arrivare a casa?
Cosa succederà fra Sophia e Simón?
Mitch come si comporterà con suo fratello Simón?
Ci si vede al prossimo capitolo! 💕
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Buying a daddy
AksiA soli 17 anni, Sophia, proveniente da una famiglia mafiosa, incontrerà colui che le stravolgerà la vita. Colpi di scena e segreti, faranno parte della vita della Protagonista. Un segreto, molto grande, potrà riunire i nuovi amori e quelli vecchi. U...