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Louis aprì gli occhi e si mise a fissare il cielo. Le prime stelle stavano facendo capolinea una ad una. Stava per scendere la notte. Aveva corso per ore intorno al suo bosco, approfittando della ronda.

Quante volte, in tutta la sua lunga vita, si era messo a guardare le stelle? Infinite. Quante volte le aveva amate e detestate. Fin da bambino. Si ricordava ancora il giorno in cui si era trasformato la prima volta in un licantropo, non completamente in un lupo, ma era stato sconvolgente comunque. Da allora tutto era cambiato, non era un semplice mortale, ma mai si sarebbe immaginato che la sua vita, la sua lunga vita, sarebbe stata così travolta, quando incontrò Edward. Chiuse gli occhi mentre il solito magone gli provocava le solite sofferenze, come una tortura quotidiana. Quanto gli mancava l'odore del suo compagno, quanto gli mancavano i suoi occhi e i suoi sospiri. Nella sua lunga esistenza aveva sofferto tanto, ma mai quanto sopravvivere al suo Edward.

Riaprì gli occhi ricordando la prima volta che si erano incontrati, come lo aveva conosciuto.
Era la fine del 1868 e lui era il maggiordomo del re, che lo trattava come fosse uno schiavo. Louis invece era un nobile che abitava nel bosco circostante un nuovo castello, e il re volle conoscerlo a tutti i costi. Lo voleva ingannare, ma Louis era più furbo e vecchio di lui, e non era facile prendersi gioco di lui.  Fu al loro incontro che lo conobbe.  Subito si sentì attratto da lui.
Nei giorni successivi lo tenne d'occhio, lo guardò, lo studiò.

Nella sua lunga vita aveva avuto moltissimi amanti, sia uomini che donne, ma quando incrociò il suo sguardo, già dalla prima volta, tutto cambiò, e divenne l'unico. L'unica ragione per alzarsi la mattina, il primo pensiero appena sveglio e l'ultimo prima di addormentarsi, l'unico che gli faceva battere il cuore e l'unico che avrebbe potuto ucciderlo. A volte si chiese se mai lo avesse incontrato anche prima del 1868, ma non era mai successo. Il suo lupo, lui stesso, mai si era innamorato di qualcuno. Era sempre stato da solo. Invece in Edward aveva trovato il suo compagno di vita. Era lui. Era solo lui. 

Sorrise quando ricordò quanto l'umano cercasse di tenerlo distante, e Louis, predatore naturale quale fosse, ne era ancora più attratto. Si ricordò di quando Edward venne a sapere della vera natura di Louis. Certo, all'inizio era spaventato, ma poi fu naturale lasciarsi andare a quella relazione. 

Sospirò chiudendo di nuovo gli occhi. 

« Il mio dolce Edward, amore mio» mormorò, vivendo come se fossero appena accaduti, i ricordi. 

Inizio flashback

Louis entrò nella grande sala del trono, dove lo aspettava il re e i suoi cani da guardia. Così li chiamava lui, perchè facevano tutto ciò che il re voleva, esaudendo tutti i suoi capricci. Louis si guardò immediatamente intorno, come faceva sempre. E proprio facendolo, che incontrò Lui. I suoi occhi erano di un verde che gli ricordava il suo habitat naturale, il bosco, la sua casa. Il suo odore gli entrò direttamente nelle narici e dovette chiudere gli occhi per un secondo, trattenendo il suo lupo. 

Quando Riaprì gli occhi, prese un respiro e gli si avvicinò. Da allora, fece di tutto per trovare scuse per parlarci, starci insieme, conoscerlo.

Fine Flashback

***

Louis si appoggiò con la spalla a un tronco, guardando l'ingresso della biblioteca, ma più precisamente, il proprietario, che assorto nella lettura di un libro, scese le scale lentamente. Si fermò un solo attimo, abbassò il libro e si guardò intorno perplesso, guardando cosa lo circondava. Louis si mise ancora di più nell'ombra, continuando a guardarlo. Poi Harry scrollò le spalle e si diresse, come ogni sera, alla tavola calda distante pochi metri.

Destiny - Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora