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Niall aprì la porta di casa, facendo entrare un Harry infuriato. Lui non disse niente, si tolse la giacca e l'appoggiò al divano con stizza, bisbigliando un imprecazione. Il biondo chiuse la porta.

« Sei incazzato, bene... sarà una serata tranquilla» disse con sarcasmo, ricevendo un'occhiataccia.

« Mi hai invitato tu, che fai, ti lamenti ora?!»

Niall sorrise, essendo abituato a quei comportamenti e i toni. Andò verso la cucina.

« E' la nostra serata, Harry. Lo è da anni»

Harry sbuffò come un toro inferocito, sedendosi sul divano e appoggiando i gomiti sulle ginocchia. Niall lo guardò. 

« Chi ti ha fatto incazzare così?»

« Il sindaco vuole togliermi la biblioteca e Louis Tomlinson ne è proprietario. Sono fottuto»

Niall lo guardò perplesso.

« No aspetta, non ho capito. Dimmi una cosa per volta. Il sindaco vuole toglierti la biblioteca?»

« Quello stronzo è arrivato stamattina in biblioteca, ha detto che hanno fatto una riunione con quelli del consiglio comunale. Secondo loro non ho la competenza necessaria a ricoprire il mio ruolo. Voleva cacciarmi via, sostituirmi con un'altra persona»

Niall alzò un sopracciglio.

« Ma sono pazzi? Tu sei perfetto per questo. Conosci ogni libro, aiuti i bambini dopo la scuola a studiare e fare i compiti, tutti ti adorano, più o meno.. quando non li mandi a quel paese... Ai bambini piaci..» disse con un sorriso. Harry sospirò. Niall rimase un attimo in silenzio.

« .. Che cosa gli hai fatto?»

« Al sindaco? L'ho preso per il collo»

Niall alzò gli occhi al cielo.

« Harry..» disse con biasimo.

« Harry un cazzo. Quell'idiota è proprio senza spina dorsale, neanche ha saputo e provato a difendersi. Se Louis non mi avesse fermato lo avrei buttato fuori da lì.»

« A proposito di Tomlinson ch-»

Harry si alzò dal divano e sbuffò, ancora più arrabbiato. Niall si aspettava un ringhio da un momento all'altro, conoscendolo. 

« Quel nanerottolo non mi ha detto che il terreno dove sorge la mia biblioteca. Sono a venuto a saperlo stamattina! Dopo tutto il tempo che abbiamo passato insieme!» quasi urlò, dando un calcio alla sedia, che per fortuna non si ruppe. Niall alzò un sopracciglio. Era abituato ai suoi scatti di ira, che di solito erano dettati da rabbia per ingiustizie. In quel momento però la sua rabbia sembrava dettato da altro. Di altra natura. Qualcosa che lo colpiva molto di più nel profondo. Pensò si riferisse alla biblioteca, sapeva quanto ci tenesse. Si passò entrambe le mani fra i ricci, chiudendo gli occhi per cercare di calmarsi.

« Hai preso a cazzotti anche lui?»

« Magari! Ma se me lo vedo di nuovo davanti... »

Niall si morse il labbo inferiore, pensieroso. 

« Lo hai fatto parlare, o come al solito hai reagito senza dargli il tempo di replicare?»

Harry lo guardò di sfuggita, per poi sospirare. Niall incrociò le braccia al petto. 

« Sei sempre il solito» borbottò. Harry sbuffò il ringhio che stava trattenendo dal momento in cui era entrato in casa sua. 

« Senti, è già tanto che sia ancora vivo e vegeto, e che non me lo trovi davanti, perchè è la volta buona che uccido qualcuno.»

Destiny - Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora