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Harry sospirò guardando il soffitto della propria stanza. Era notte fonda. Guardava le ombre create dalla luce dei lampioni della strada. Non riusciva a chiudere occhio. Si stese su un fianco, guardando il posto a fianco vuoto. Lo guardò per un pò per poi sospirare e girandosi sull'altro fianco. Guardò l'orologio. Segnavano le tre del mattino. Si guardò intorno. 

Si alzò e incominciò a vestirsi, si mise un tuta. Non riusciva più dormire e quando stava così, l'unica cosa che faceva, era uscire di casa e andava a correre. E così fece. Uscì di casa, si guardò intorno. Ovviamente non c'era nessuno, incominciò a riscaldare i muscoli vicino il suo pick-up. 

Dopo qualche minuto incominciò a correre, e come di consueto, la sua unica direzione era il bosco. Si mantenne sui sentieri, per evitare buche o burroni. Corse per ore. A volte ne aveva bisogno, sentire l'aria sul viso, il cuore battere più velocemente..

I suoi pensieri vennero interrotti quando a poca distanza dal punto in cui era, sentì uno sparo. Sospirò.

« Maledetti cacciatori» borbottò. Decise di avvicinarsi. Si nascose dietro un albero quando li raggiunse. Erano a circa cinquanta metri da lui. Erano solo due. Stesi a terra. In posizione prona. Come due dannati cecchini. Stavano puntando i fucili verso un punto. In lontananza vide dei lupi, erano quattro, tre adulti e un cucciolo. Sentì i cacciatori togliere la sicura delle armi.

Abbassò lo guardo, e proprio vicino alle sue scarpe, vide un sasso. Sorrise e lo afferrò.

Prese la mira e lo tirò dritto verso i cacciatori. Si nascose immediatamente e sentì i bracconieri lamentarsi, chiedere chi ci fosse, che diavolo stava succedendo. Sorrise soddisfatto. Tornò a guardarli. I lupi si accorsero di loro e scapparono.  

« Devo ammetterlo, sei sexy quando salvi i lupi dai cacciatori»

Harry sussultò spostando immediatamente lo sguardo verso la persona al suo fianco. Louis. Harry si portò una mano sul cuore, chiuse gli occhi e appoggiò la fronte sul tronco dell'albero. Louis lo guardò. Poi il riccio lo guardò.

« Sono un fottuto essere umano, Tomlinson. Se mi vuoi morto, basta dirmelo subito»

« Lungi da me, amore mio»

Harry gli lanciò un'occhiataccia. 

« Non chiamarmi amore mio!»

Louis guardò verso i cacciatori.

« Io ti chiamo come voglio»

Harry alzò gli occhi al cielo. Louis attirò di nuovo la sua attenzione pochi attimi dopo.

« Posso metterli al tappeto se vuoi»

« Hanno i fucili. Potrai anche essere immortale ma-»

Louis non lo fece neppure finire di parlare. In un battito andò dietro i cacciatori, gli fece sbattere la testa l'uno contro l'altro. Svennero. Poi prese i loro fucili e li piegò come fossero pezzi di plastica. Harry alzò un sopracciglio guardando la scena esterrefatto. 

Uscì da dietro l'albero e mise le mani sui fianchi. Louis lo guardò.

« Vuoi che faccia altro?»

Harry valutò attentamente quella proposta, e per l'ennesima volta dopo aver conosciuto Louis Tomlinson, gli passarono per la mente posizioni, immagini, film, parole e azioni, che avrebbero fatto arrossire anche la persona più inibita. 

Sospirò e scosse la testa. Louis sorrise. 

« Che ci fai nel bosco a quest'ora?»

« Non riuscivo a dormire, mi giravo e rigiravo e.. Non riuscivo a trovare la posizione giusta»

Destiny - Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora