Louis sospirò vedendo da lontano le porte della biblioteca chiuse per il secondo giorno di fila.
Si guardò intorno e vide i ragazzi provare ad aprirle, senza successo, e quindi se ne andarono. Tra quei ragazzi vide anche un biondino, Niall, l'amico di Harry, che guardò in alto, verso le finestre della biblioteca, con all'orecchio il telefono, probabilmente cercando di contattare il riccio, ovviamente senza successo. Infatti sbuffò e se ne andò.
Non riuscì a trattenere un basso ringhio originato dal profondo della gola.
Non lo vedeva da due giorni. In più, la notte prima c'era stato la luna piena quindi era agitatissimo. Si era trattenuto a stento, e all'alba si era accasciato esausto.
Non ci provò neanche ad andare alle porte principali della biblioteca. Andò direttamente alle porte posteriori del palazzo.
Dio.. ricordava perfettamente quando avevano messo le fondamenta di quel palazzo, che in quel momento era a due piani, in legno e cemento.
Anche la porta sul retro era chiusa, ma era praticamente in un vicolo, quindi non si preoccupò molto di forzare la serratura rompendo la maniglia.
Superò un corridoio e si guardò intorno, osservando la sala centrale. Non c'era nessuno, ma sentiva il suo cuore battere, e il suo odore ovunque. Già stava meglio. Ma doveva trovarlo, doveva guardarlo negli occhi, doveva parlarci.
Quindi, lentamente si inoltrò ai lati della sala, fra gli scaffali. A ogni passo sentì quel suono melodioso, il suo cuore, farsi sempre più forte. Sorrise involontariamente.
Ma perse il sorriso quando lo vide e schiuse le labbra.
Lo vide sdraiato su una sorta di chaise longue in velluto, con solo un paio di pantaloni a coprire il corpo tonico e ricoperto di tatuaggi, con lo sguardo fisso su un libro. Uno che lui conosceva benissimo. Era il libro che le streghe proteggevano, e che non riusciva a portare fuori da quel posto.
Era bloccato come se fosse di ghiaccio.
Sentì bussare dalla porta di ingresso, sicuramente altri ragazzi che provavano ad entrare.
Solo a quel punto Harry alzò lo sguardo dal libro, sospirò e guardò verso la direzione della porta. Il problema era che Louis si trovava esattamente nella direzione fra lui e la porta. Quindi Harry sussultò e chiuse il libro. Si guardarono in silenzio per qualche secondo, mentre chi era fuori dalle porte se ne andava.
« Ma che diavolo ci fai tu qui?! E come sei entrato?»
« La porta sul retro»
Harry alzò un sopracciglio.
« Oh, ma certo! Molto logico! Ti sei chiesto, per caso, il perchè della porta chiusa? Oppure, secondo te, è chiusa per tutti tranne che per Louis Tomlinson? Mi pare di aver messo fuori il cartello "chiuso", e intendevo per tutti, te compreso.»
Si alzò in piedi e sospirò arrabbiato. Louis ce la mise tutta, cercò in tutti i modi di trattenere lo sguardo sui suoi occhi verdi, ma la tentazione fu troppo forte e lo sguardo cadde sul suo corpo. Per un attimo si leccò le labbra.
Harry lo guardò perplesso, piegando leggermente la testa di lato.
« Tomlinson!» lo richiamò, attirando la sua attenzione. Louis chiuse le labbra e deglutì.
« Perchè sei così...»
Harry non capì.
« Così come?»
Louis non riuscì a guardarlo negli occhi e si girò dandogli le spalle. Aveva gli occhi rossi e l'unica cosa che voleva era possederlo... Ne aveva bisogno. Chiuse gli occhi cercando di pensare alla sua ancora.
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Destiny - Larry Stylinson
FanfictionLouis è un'alpha, al mondo da tempo immemore, infatti era una creatura sovrannaturale immortale. Solo nella seconda metà del diciannovesimo secolo, trova il suo compagno, Edward. Entrambi si innamorano, travolti da un sentimento immenso, tralciato p...