capitolo 15

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parlai con federico, sapevo che era sbagliato quello che feci ma non avevo scelta.
non mi sarei fatta trattare così da un ragazzo.

dovevo parlargli e ci provai ma lui mi evitava, tutto inutile per quel giorno non riuscii a parlargli.

mi odiava talmente tanto da prendere le sue cose e andare a dormire nella stanza di insigne e immobile lasciandomi da sola nella sua stanza.

la avevo fatta grossa.

la mattina mi svegliai con dei forti giramenti di testa tanto che appena mi alzai dal letto fui costretta a tenermi salda al muro in direzione del bagno.
pensai fosse colpa dell'alcol, dopo tutto il giorno prima avevo bevuto parecchio.
presi un moment e stetti lì appoggiata al lavandino fino a che non fece effetto, successivamente mi infilai una felpa e senza nemmeno togliermi il pigiama scesi a fare colazione.

feci colazione, passai dalla hole per dirigermi in camera quando vidi un gruppo di persone a me famigliari.

"mamma!" dissi correndo nella direzione della mia famiglia.

"t/n!" dissero in coro i miei genitori e i miei fratelli.

gli abbracciai forte forte e poi mia madre mi chiese di accompagnarli a fare un giro della città io ovviamente dissi di sì ma prima dovevo cambiarmi e sistemarmi.

presi per mano enea, il mio fratellino di 2 anni e lo portai con me a vedere la mia stanza.
mi era mancato tantissimo vederlo gironzolare per casa, mi preparai e scesi di sotto nella hole.

dissi a mia madre che prima di andare dovevo avvisare gli altri così sempre insieme al mio fratellino andai dai ragazzi.

i ragazzi si presentarono a lui non capendo che era troppo piccolo per ricordarsi di loro e poi mi dissero che loro sarebbero andati a gli allenamenti.

portai la mia famiglia a fare il giro della città o meglio tutta la mia famiglia tranne francesca che era rimasta con i ragazzi per vedere gli allenamenti.

pranzai fuori e poi cristiano propose a me e mia madre di andare a fare un massaggio per passare un po' di tempo madre figlia.
era un'ottima idea infatti ci dirigemmo alla spa e parlammo di tante cose.
le raccontai tutto quello che era successo con nicolò, compreso quello che avevamo fatto.
avevo tanta fiducia in lei tanto da raccontarle apertamente che la sua bambina era ormai cresciuta e che non era più vergine.

era contenta per me.
le raccontai anche di che sbaglio enorme feci e lei mi tranquillizzò dandomi dei piccoli consigli.

dopo il massaggio ritornammo da cristiano e dai miei fratelli, li accompagnai al loro hotel e poi tornai nel mio.

andai nella stanza relax e gli atri erano stupiti della mia presenza... non sapevo il perché.

"ragazzi che succede, perchè mi guardate così?" chiesi confusa.

"no niente tranquilla siediti" disse teo.

"no ragazzi davvero ho da fare, sapete dov'è mia sorella?" chiesi a tutti loro.
mi guardarono come se mi stessero  nascondendo qualcosa.

nessuno rispose quindi lo chiesi una seconda volta e i ragazzi mi risposero con un semplice "no, non sappiamo dove sia".

pensai fosse tornata in hotel quindi uscii dalla stanza e mi diressi nello stanzino dove andavo quando avevo bisogno di pensare.

aprii la porta e davanti a me c'erano nicolò e francesca... si stavano baciando appassionatamente.
si staccarono appena mi videro e io me ne andai con le lacrime a gli occhi inseguita da francesca.

"t/n aspetta! posso spiegarti" disse urlando.

mi chiusi in camera e fino al giorno dopo non uscii.

mia sorella continuava a chiamarmi ma non risposi, avevo solo in mente quella scena.
mia sorella di 16 anni si stava baciando con il mio ragazzo o meglio con il mio ex ragazzo.

verso le 11 qualcuno bussò alla porta.
non avevo le forze per alzarmi ad aprire la porta quindi feci finta di niente ma la persona dall'altro lato della porta insisteva.

stufa di sentire bussare chiesi "chi è?"

"t/n apri" riconobbi la voce, era teo.

aprii la porta e lo feci entrare, mi abbracciò e mi disse che lui ci sarebbe stato sempre per me.

dopo 10 minuti se ne andò agli allenamenti.
mi portò il pranzo e la sera mi portò la cena raccontandomi quello che era successo con gli altri.

"t/s (tuo soprannome) sappi che tutti tranne locatelli sono dalla tua parte e ti hanno difesa molto bene" mi disse matteo.

non so come ma matteo riusciva a tirarmi su di morale ogni volta che ero giù.
subito dopo ritornai triste.

"hei hei piccola, cosa succede?"

"teo, fa male sapere che mia sorella si è baciata nicolò ma fa ancora più male che lui non sia interessato a come sto" dissi con gli occhi di nuovo pieni di lacrime.

*IN SALA*
"nicolò sei stato un coglione" disse bonucci.

"lei si è scopata federico, io mi sono baciato la sorella" disse nicolò difendendosi

"no nicolò... non lo ha fatto." disse chiesa

"certo come no" disse locatelli dalla parte di nicolò

"oh ma dai manuel, davvero sei dalla parte di nicolò? t/n ha bevuto e mi ha portato fuori per fargliela pagare quando ha bevuto al farsi sua sorella e NON ABBIAMO SCOPATO cazzo" disse chiesa incazzato nero.

....

quella notte matteo stette con me.
verso le 5 mi svegliai, avevo un forte mal di pancia, facendo silenzio scesi di sotto in cucina e chiesi al ragazzo del bar che aveva appena attaccato turno se potesse farmi un thè caldo ai frutti di bosco.
era fuori orario ma fu così gentile da farmelo comunque.
tornai in stanza e andai sul balcone a berlo lentamente, successivamente tornai a dormire e prima delle 9 non mi svegliai.

mi svegliò teo chiedendomi se me la sentivo di fare l'allenamento pre-partita.
era il mio lavoro, dovevo lasciare i problemi fuori dal lavoro quindi dissi a teo che ci sarei stata.
andai lì per le 10 e allenai i ragazzi

"barella e locatelli, vi ricordo che questa sera avete la finale quindi vi conviene smettere di parlare di altro e fare bene l'esercizio" dissi con umore altalenante.

finimmo l'allenamento e francesca corse incontro a nicolò abbracciandolo.
lui non sembrava felice ma la abbracciò a sua volta, probabilmente mi sbagliavo.

tornai in hotel, non mangiai e andai direttamente in camera mia.
scesi a parlare con mancini della formazione e entrambi eravamo d'accordo a mantenere la stessa della partita italia-spagna.
nel tornare in camera mi imbattei in nicolò che mi chiese di parlare.
non volevo parlare con lui ma dovevo fare la ragazza matura, aveva una partita importante e non poteva permettersi distrazioni quindi lo ascoltai.

"dimmi" dissi sbuffando

"volevo scusarmi con te, so che la scena che hai visto è che io e francesca ci baciavamo ma non è andata proprio così." disse nicolò.

"e com'è andata, sentiamo" chiesi guardandolo con aria annoiata.

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ragazze eccomiii.. spero vi piaccia questo capitolo.
nicolò ha una partita alle spalle, chissà se riuscirà a far capire a t/n che la ama o chissà se continuerà e starà con francesca.
vi ricordo che è tutto frutto della fantasia e che quello che succederà nella partita lo cambierò, l'italia vincerà solo i fatti saranno diversi rispetto alla partita reale!
baci❤️
ale~

l'unico fra tanti |Nicoló BarellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora