erano le 7 e la sveglia suonò, allungai un braccio per spegnerla e mi resi conto di avere il braccio di nicoló intorno alla vita e di essere ancora vestita come la sera precedente.
non ricordavo come ero finita abbracciata a nicoló ero troppo stanca, ricordavo solo che ci eravamo baciati... un bacio fottutamente bello e pieno di passione.
spensi la sveglia, nicoló si alzò mi diede un bacio e andò in bagno a vestirsi.
scendemmo insieme a fare colazione lasciando il cellulare in stanza.
entrammo in sala e tutti ci stavano fissando, non riuscivamo a capire il motivo ma sicuramente era successo qualcosa."pessina, berna che cazzo sono quelle facce?" dissi con tono di una che si è appena svegliata e ha gli occhi puntati addosso.
pessina stava per iniziare a parlare quando bernardeschi lo precede girando il cellulare verso di noi.
"e questa da dove cazzo salta fuori" chiese barella alterato.
"è su tutte le pagine di gossip nicoló" rispose chiellini ridendo.
io non stavo capendo... erano le 7 del mattino e ero parecchio assonnata.
"teo spiegami meglio" dissi.
"vedi t/n... sei la manager-formista della squadra, ieri sera mentre tu e il tuo amato nicoló siete rientrati in hotel qualcuno vi ha scattato una foto. non si vede la tua faccia visto che la foto è fatta di schiena ma si vede molto bene la scritta BARELLA dietro la felpa e voi che vi tenete per mano" spiegò pessina.cazzo.. e ora cosa facciamo? è il 5 luglio e domani c'è la partita sicuramente i giornalisti faranno domande e non voglio che nicoló venga importunato per causa mia.
mangiai uno yogurt bianco con i cereali pensando a come risolvere questa situazione e poi mi allontanai dagli altri.
sentii dei passi dietro di me, sapevo che era lui e sapevo che era qui per me.
aumentai il passo giusto per divertirmi vederlo correre alle 7.30 la mattina.
decisi di nascondermi in uno stanzino dove c'erano dentro degli scaffali e delle scope.
sapevo che mi aveva vista.
nicoló aprì la porta dello stanzino, era buio ma la luce del corridoio gli permetteva di vedere dove ero, chiuse la porta e venne nella mia direzione.
era davanti a me, riuscivo a vederlo.
si avvicinò ancora di più fino ad essere a 1.5 cm dalle mie labbra, si spostò verso il mio orecchio e mi sussurrò "mi piace questo gioco" ritornò davanti a me e prima che io potessi dire qualsiasi cosa azzerò le distanze lasciandomi dei semplici dolci baci sulle labbra spostandosi poi sul collo.stava iniziando a fare caldo, molto caldo ma non volevo togliermi la felpa.
sapevo che togliendomela gli avrei fatto pensare di dovermi scopare all'istante e anche se era quello che volevo, ora dovevamo pensare a quella maledetta foto.mi staccai dai suoi baci e per provocarlo un po' gli sussurrai all'orecchio "non ci arriverai così facilmente" detto questo aprii la porta e me ne andai lasciandolo da solo.
andai in camera, mi feci la doccia, mi cambiai e iniziai a pensare ad una soluzione.
tutto inutile ormai quella foto era ovunque.
nel frattempo nicoló tornò, mi guardò, prese il borsone, stava per uscire dalla stanza quando tornò indietro e mi disse " se voglio una cosa in un modo o nell'altro la ottengo" eravamo passati dall'essere dolci a essere due ragazzi che si provocano... nah in realtà di dolce c'era stato solo il momento dove mi ha prestato i pantaloni e ovviamente il bacio.
difficile da dimenticare.
siamo due stronzi che in fondo si vogliono bene o amano.
se ne andò chiudendo la porta dietro di sè e con i suoi compagni si recò al campo dove si sarebbero allenati.
dovevo andarci pure io ma come era solito io andai lì 30 minuti dopo, alle 9.30 quando avevano finito il riscaldamento.
quel giorno gli aspettava tecnica, schemi quindi ero io ad animare l'allenamento.
per questa partita mancini mi aveva dato piena fiducia, ero alle prime armi nell'ambito professionisti ma sapevo quello che facevo.
sapevo che non lo avrei deluso quindi mi sono vestita e andai al campo.
arrivai al campo erano le 9.25 e loro come sempre stavano correndo per il perimetro, -di solito corrono fino al mio arrivo proprio per arrivare ai giusti 120 minuti di una partita, dimenticavo i loro allenamenti dei pre-partita li gestivo quasi sempre io e duravano circa 3 ore.-
vidi i ragazzi fermarsi, percorsi il bordo campo per raggiungere la panchina quando chiesa, già stanco mi disse "alleluia sei arrivata, volevi per caso farci morire?" iniziai a ridere.
"oh chiesa per caso sei già stanco? questo è solo l'inizio, vi spetta un allenamento duro oggi" gli dissi ridendo e scherzando.
mi diede della stronza e poi insieme a me si mise a ridere.
raggiunsi la panchina, parlai con mancini e iniziai ad allenare i ragazzi.dopo 2 ore erano esausti ma mancava l'ultima formazione, quella più importante.
gli invitai a fare l'ultimo sforzo della giornata per poi urlare "4-3-3, veloci!"
visto che erano molto stanchi dimezzai il tempo quindi fecero ancora 15 minuti partitella e poi lo stretching di fine allenamento.alle 12 segnai la fine dell'allenamento invitando i ragazzi ad andare a fare la doccia.
si fecero la doccia uscirono e mi maledirono in 35 lingue diverse, lo ammetto, quel giorno li avevo fatti lavorare parecchio.
tornammo in hotel giusti per il pranzo, carne e verdura cotta piatto tipico post-allenamento.
mancini li vide stanchi, si avvicinò a me e con tono preoccupato mi disse "t/n cosa hai combinato? stanno dormendo in piedi e sembrano distrutti"
"non preoccuparti roberto, li ho fatti stancare apposta così pomeriggio si riposano e stasera non andranno a letto tardi" risposi sempre ridendo.era inutile, le loro facce mi facevano morire ogni volta.
pomeriggio i ragazzi andarono a riposare nelle loro stanze e a turni andarono a fare un massaggio per rilassare i muscoli che erano ancora in tensione.
devo ammettere che ero stanca anche io, stare sotto il sole e urlare le formazioni e correggere gli errori non è così facile come sembra.
arrivai in camera, faceva caldo quindi decisi di togliermi la maglietta, mi buttai sul letto e senza volerlo in 5 minuti mi addormentai.
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ragazze questo capitolo è lungo quasi il doppio degli altri.
forse ci saranno intoppi tra t/n e nicoló magari qualche ex o qualche bugia.. vedremo..
ale~
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l'unico fra tanti |Nicoló Barella
FanficÈ LA PRIMA STORIA CHE SCRIVO E NON SARÀ PERFETTA. sono t/n ho 18 anni e ho preso la patente da poco. amo il calcio e un giorno mi innamorai di uno dei protagonisti di esso. per pura casualità ho avuto modo di conoscerlo e ne passammo di belle e brut...