*tw: abuso, morte*
< la storia di jisung >
dicono che le persone con i sorrisi più luminosi siano quelle che hanno sofferto e si sono nascosti di più. han jisung ne è l'esempio vivente.
quando jisung aveva solo quattro anni, lui e suo padre stavano tornando da una fiera, ma il bambino non voleva andarsene, così il padre lo allacciò al sedile e iniziò a guidare. jisung iniziò a piangere ed urlare durante il viaggio, tirava calci sul sedile del padre e cercava di slegare la cintura del seggiolino. ad un certo puntò riuscì a liberarsi e provò a scavalcare i sedili per sedersi nel posto davanti dell'auto. suo padre cercò di afferrarlo per rimetterlo nel sedile posteriore, non preoccupandosi abbastanza del traffico autostradale in arrivo. l'uomo cercò di risolvere la cosa tenendo jisung finché non avesse trovato un parcheggio d'emergenza ma il piccolo continuava con i suoi capricci rendendo difficile per il padre la guida. l'uomo provò a tenere la sua attenzione sulla strada e alle urla di suo figlio contemporaneamente, ma purtroppo non era abbastanza per nessuna delle due cose. un grosso camion nel punto cieco auto arrivò improvvisamente accostando alla macchina, facendola cadere fuori dalla strada. l'uomo avvolse il suo braccio attorno al bambino per proteggergli la testa, la faccia, la schiena e tutti i danni che il suo corpo gli permetteva. l'auto si ribaltò, atterrando rovesciata sotto l'autostrada.
jisung si dimenò dal braccio del padre e cercò di colpire leggermente le guance del padre sussurrando il suo nome, non sapendo cos'era la perdita di sostanza rossa proveniente dallo squarcio della sua testa. non capiva perché c'erano persone che cercavano di tirarlo fuori dall'auto e perché stavano portando via suo padre in un sacco, o perché cercavano di vedere se avesse lesioni sul corpo.
sarebbe stato solo diversi anni dopo che jisung realizzò di aver causato la morte di suo padre. non capiva perché sua madre gli urlava "è tutta colpa tua," e "saresti dovuto essere tu". non capiva perché sua madre dovesse portare a casa diversi fidanzati per far fronte alla perdita del marito. non era importante quanto bevesse, prendesse pillole e dormisse in giro, non riusciva ancora ad essere soddisfatta di dove era stata la sua vita. un giorno, dopo diversi drink divisi tra lei e il suo attuale fidanzato, le venne un idea. lei non centrava nulla con la morte del marito, per cui perché lei doveva soffrire tanto e jisung no? mentre il ragazzo camminava verso la porta per andare a scuola, lei gli tirò una bottiglia di soju che si trovava vicino alla porta e la gettò più forte che potè sulla sua testa, lo mancò appena e la bottiglia andò a frantumarsi sulla parete in piccoli pezzi che gli caddero addosso.
"non hai mira" la insulta il fidanzato mentre fa volare la sua bottiglia di soju in aria, questa volta colpendo jisung, sporcando il pavimento di vetro.
la coppia scoppiò a ridere dopo aver visto il ragazzo sussultare di terrore. un pezzo di vetro lo aveva ferito causandogli un taglio subito sotto l'occhio e lasciando cadere una lacrima di sangue sul suo volto, le lacrime pungevano la ferita. iniziò a raccogliere i frammenti di vetro a mani nude non curandosi del taglio perché per prima cosa avrebbe preferito non essere sgridato per aver lasciato lì tutto il casino.
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acquainted | minsung [tradotta]#wattys2019
Fanfiction"caro amico," #10 in poetry 7/8/18 #1 in straykidsfanfiction 7/14/18 #10 in minsung 7/20/18 #17 in letters 8/1/18 #18 in poems 5/15/19 #5 in poem 5/22/19 ─────────────────┐ [TRANSLATED ENG-ITA] 2022 I do not own the rights to this writing ┊credits t...