-due settimane dopo-
changbin e jisung presero tutte le loro cose e le spinsero nelle borse fornite loro dal reparto. jisung afferrò le medicine e le pile di lettere cercando di farle stare nella borsa con tutti i suoi vestiti. erano il ricordo che a qualcuno in questo fottuto mondo importava ancora di lui.
entrambi i ragazzi uscirono dalla stanza che era diventata provvisoriamente casa. jisung sorrise mentre camminò fuori da quella stanza per l'ultima volta. usò l'ascensore per l'ultima volta. guardò quella stronza dell' infermiera in faccia. per. l'ultima. volta. l'ultima volta che si era sentito così era stato quando si era "seduto sul tetto". guardò changbin, con cui si era avvicinato molto in poco tempo, questo tirò fuori una penna e scrisse un numero sulla sua mano.
"non so se questo numero funziona ancora, ma se vorrai ancora contattarmi puoi chiamarmi." gli disse il ragazzo.
changbin sorrise prima di inghiottire jisung in un abbraccio e di augurare buona fortuna al ragazzo, incamminandosi per incontrare i due ragazzi nella preziosa foto. jisung si guardò intorno pensando a qualche posto nei dintorni quando la realtà lo travolse. non aveva soldi, era affamato non aveva una casa il suo telefono era morto e non aveva idea di dove trovasse. non aveva nessuno da cui andare, pensò "perché non inscenare qualcosa per farmi riprendere?".
si mise la borsa sulle spalle e iniziò a vagare senza meta intorno alla città, cercando di riconoscere qualcosa per avere un punto di riferimento e una qualche direzione. guardò i segnali stradali per scoprire che in realtà non era lontano dalla sua vecchia scuola, che era solo a qualche passo dalla casa di minho.
continuò a camminare in quella direzione che conosceva molto bene prima di arrivare alla piccola casa blu con la porta grigia. jisung esitò a bussare però, stette davanti alla porta per un po', spaventato di alzare la mano per bussare, siccome la sua faccia non era proprio benvenuta in casa lee. bussò timidamente sulla porta, questa si aprì oscillando rivelando una gracile donna.
"salve signora lee, c'è minho in casa?" chiese jisung.
"oh, no caro, si è trasferito pochi mesi fa." rispose tranquillamente lei.
"oh certo, avete un telefono che possa usare?"
"umh si, aspetta qui." disse la signora lee chiudendo la porta e tornando con un cellulare.
jisung compose il numero ormai memorizzato per sentire, "Il numero che state chiamando non è connesso o momentaneamente irraggiungibile. per favore, riprovare più tardi." invece della dolce voce del suo ragazzo.
fine
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acquainted | minsung [tradotta]#wattys2019
Fanfiction"caro amico," #10 in poetry 7/8/18 #1 in straykidsfanfiction 7/14/18 #10 in minsung 7/20/18 #17 in letters 8/1/18 #18 in poems 5/15/19 #5 in poem 5/22/19 ─────────────────┐ [TRANSLATED ENG-ITA] 2022 I do not own the rights to this writing ┊credits t...