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"hey lecca culo lo lascerai davvero andare così?" chiese changbin a jisung rovistando nella pila di appunti non letti accumulati vicino la porta

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"hey lecca culo lo lascerai davvero andare così?" chiese changbin a jisung rovistando nella pila di appunti non letti accumulati vicino la porta.

"mmmh" fu tutto quello che rispose jisung, schiacciando la faccia sempre di più nel cuscino.

jisung aveva recentemente tentato di buttarsi dal tetto, facendosi trasferire in un altro reparto dell'ospedale. dopo aver supplicato e affermato di star solo sedendo sul bordo l'hanno fatto tornare nella sua stanza. lo salutò un ragazzo dai capelli neri di nome changbin che diventò il suo compagno di stanza e la persona con cui lamentarsi del suo ragazzo.

"non capisco perché sei tanto triste, poteva andarti peggio immagina averne due." disse changbin.

"ma io non ho due- aspetta tu hai due ragazzi?!" esclamò jisung alzando la testa dal cuscino.

"ehh qualcosa del genere." changbin sbadigliò. "ho una foto con loro, vuoi vedere?"

jisung si alzò lentamente dal letto trascinandosi verso changbin che aveva fatto magicamente apparire una foto.

"questo è felix" disse indicando il ragazzo biondo a sinistra, "e questo è hyunjin."

"ma come- ma allora tu-, non importa." balbettò jisung.

"oh è abbastanza avventuroso, sì." disse changbin facendo l'occhiolino. "ma tu dovresti andare a seguire il tuo uomo finché è ancora qui, se, è ancora qui."

jisung sospirò sapendo che era la verità, ma onestamente non aveva nemmeno letto le lettere che minho aveva lasciato negli ultimi giorni. si alzò e velocemente diede uno sguardo alle lettere che il suo ragazzo gli aveva lasciato.

"beh non ha detto o menzionato di aver rotto con me quindi, bene... aspetta non mi avevi detto che se ne sarebbe andato oggi!" urlò jisung.

"uno, chiudi quella cazzo di bocca e smettila di urlare così forte, e due, io l'avevo detto. ora la dott.ssa kim dovrebbe essere a pranzo e quella vecchia stronza che viene a controllarci è probabilmente troppo pigra per venire quindi vai, e non tornare finché non ti avrà succhiato il cazzo." disse changbin spingendo jisung nel corridoio e sbattendo la porta. 

jisung tornò automaticamente in dietro, ma changbin lo fulminò con lo sguardo attraverso lo spioncino della porta. Il ragazzo corse su per le scale fino alla fine del quarto piano per arrivare ad una vuota, stanza già preparata (allestita). scosse la testa incredulo e corse giù nell'atrio, senza preoccuparsi delle infermiere che avrebbero potuto vederlo.

"mi scusi signorina, lee minho se n'è già andato?" domandò lui.

"mmh sì, è stato rilasciato alle unici" rispose mentre jisung controllava l'orologio che segnava già le due.






- questo capitolo è uno dei miei preferiti, you can get the reason hgfdjh

Lee~

acquainted | minsung [tradotta]#wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora