capitolo 1

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«wow, stasera ci si diverte» rise Sofia, la mia migliore amica. Insieme andiamo ad ogni tipo di festa, ci piace. Non siamo adolescenti che si drogano e fumano, beviamo solo qualche drink e basta... poche volte torniamo al college ubriache.

Ah, già, mi ero dimenticata: frequentiamo un college a San Diego, specializzato nelle lingue. Potrebbe esser presto a 16 anni frequentare un college, ma se hai dei genitori come i miei, allora, è tutto diverso: puoi fare qualsiasi cosa tu voglia.

I miei genitori e quelli di Sofia sono identici: se ne fregano dei figli. Pensano solo a se stessi... mio padre se ne andò quando io ero piccola, lasciando me e mia madre da sole. Posso assicurarvi che da quel giorno mia madre è diventata una troia, ma proprio troia.

La odio, si crede chissà chi.

vabbè, chissà dove andiamo di bello sta sera, mi sono dimenticata di chiederlglielo. «dove si va sta sera?» dissi a Sofia buttandomi sul letto.

Ero stanchissima, perchè praticamente andiamo ogni sera alle feste e torniamo la mattina verso le cinque, cinque e mezza... per questo riposo di più il pomeriggio.

«ehm, qui c'e scritto palm group - free pub. sembra bello» mi rispose dando un morso ad un muffin, poggiato sulla scrivania della camera. Le strappai delicatamente il volantino che aveva in mano, e lo esaminai: si, il pub non sembrava male.

«dobbiamo esser lì per le ventidue in punto, sarà meglio prepararci » le dissi, dato che erano le ventuno e un quarto.

Sofia approvò e io mi diressi verso l'armadio: non c'era un gran chè, così decisi di mettermi un paio di shorts jeans, e una canotta stretta nera. Vans nere, senza calzini pechè faceva troppo caldo. Riguardo il trucco, non sono una che si mette il cemento addosso, come mia madre: ho messo solo del mascara, matita nera leggera e uno strato sottile di fard.

Sofia, invece, aveva una maglia quasi trasparente scollata, dei jeans strappati che erano poco più larghi sulle caviglie e un paio di Converse basse bianche. Per il trucco era praticamente come me.

«pronta?» mi chiese lei.

«e me lo chiedi anche? ovvio» le risposi. In fondo, lo facevamo ogni sera. Bene, era ora di andare.

i wanna be your life || Mirko TrovatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora