Capitolo 9

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Quei tre giorni passano decisamente troppo alla svelta: Stiles ha preso un paio di giorni di ferie da lavoro così da poter restare tutto il tempo assieme all'amico. Lo ha portato in giro per New York tornando a casa praticamente solo per dormire. Non hanno mai incrociato Derek e Stiles arriva addirittura a pensare che non sia mai stato a casa per lasciarli soli. O, forse, ha voluto semplicemente evitarli.

"Ehi, se stringi ancora un po' mi soffochi."

"Sei un lupo, non posso ucciderti. È che mi manchi di già."

Scott ricambia la stretta. "Tornerò presto a trovarti. O, magari, lo farai tu."

"Sicuro sicuro che devi proprio tornare?"

"Sì, purtroppo devo. Andrà bene. E non essere troppo severo con lui."

"Mi ha mentito prima sul college e poi sulla sua natura: non posso non esserlo."

"Parlavo di Matt e del suo averci dato buca ieri sera."

"Oh."

Scott lo abbraccia di nuovo. "Io capisco poco ma ci sono arrivato ugualmente e penso dovresti farti qualche domanda."

"Non ho possibilità. E, a questo punto, nemmeno so se la voglio."

"Stai attento. E, se hai bisogno, chiamami e arrivo il prima possibile."

"Grazie, fratello."

Arriva davanti alla porta di casa e si ferma: non sente rumori provenire dall'interno ma ha quasi la certezza che Derek sia lì. Apre e, in effetti, Derek è in cucina che si sta facendo il caffè. Stiles si avvicina e incrocia le braccia appoggiandosi al bordo del tavolo come in attesa. "Non ti chiederò scusa."

Stiles esplode. "Certo che no. Perché mai dovresti farlo? Tanto sembra che il tuo passatempo preferito sia prendere per il culo Stiles."

Derek si gira verso di lui. "Se ti prendessi davvero per il culo, non saresti così incazzato."

"Ti diverti, vero?"

"A far cosa?"

"A usare i tuoi cazzo di poteri lupeschi per sentire l'effetto che mi fai."

Derek si avvicina. "E che effetto ti faccio?"

"Ti odio. Vattene."

Derek gli appoggia le mani sui fianchi, il naso a sfiorargli il collo. "Non è vero. Non mi odi e nemmeno vuoi che me ne vada" gli sussurra con voce troppo roca per essere ignorata.

"E tu? Cosa vuoi?" gli urla guardandolo negli occhi.

Derek annulla le distanze e lo bacia. Stiles non si fa trovare impreparato e gli stringe i capelli come a non volerlo far andare via. È un bacio famelico pieno di tensione sessuale repressa. Stiles è totalmente rapito dalle labbra di Derek al punto di non essersi nemmeno accorto di essere nudo. Le mani di Derek lo accarezzano ovunque eccitandolo all'inverosimile. Lo spoglia quasi strappandogli i vestiti di dosso. "Come sei impaziente."

"Sono mesi che mi provochi. Cosa pretendi?"

"Mi piaci, ragazzino."

"Meno parole e più fatti."

Derek ride prima di riprendere a baciarlo. Lo fa sedere sul tavolo e si incastra tra le sue gambe. Stiles sente qualcosa di caldo colargli addosso. "Cos-?"

"Resta fermo. Ho intenzione di mangiarti, letteralmente."

Stiles si ritrova steso sul tavolo, ricoperto di cioccolato, la lingua di Derek ovunque ripulendolo. Stiles si contorce sotto le attenzioni di Derek, venendo vergognosamente due volte. "È ancora così bravo con la lingua?"

Stiles capisce perfettamente a chi si sta riferendo e se avesse ancora le sue facoltà mentali si renderebbe conto che quella è pura gelosia. "Ti-ti voglio sentire dentro. Ora."

"Sicuro di farcela?"

No, Stiles non ne è molto sicuro ma non vuole smettere senza che Derek lo abbia preso. "Ti voglio" gli dice solamente.

Derek gli prende le caviglie le lo trascina verso il bordo del tavolo, Stiles non ha bisogno di ulteriori preparazioni quindi il mannaro si infila un preservativo e spinge dentro di lui, lentamente. Resta immobile accarezzandolo fino a farlo tornare completamente duro. Comincia a muoversi subito dopo velocemente e Stiles si ritrova senza fiato. Derek è davvero dotato, Stiles lo sente ovunque e le sue spinte non gli danno tregua. Si ritrova dopo pochi minuti con il bisogno di venire di nuovo e fa correre una mano sulla sua erezione. "No."

Derek lo blocca intrecciando le dita con quelle di Stiles e fermandogliele sopra la testa. "Voglio che vieni così."

"Ma Der..." piagnucola.

Derek illumina gli occhi di rosso. "Verrai così" ordina facendolo rabbrividire.

Stiles incrocia le gambe attorno ai fianchi di Derek spingendoselo maggiormente contro e assecondando i suoi movimenti. "Sei fantastico" gli sussurra per poi mordergli il collo.

Stiles vorrebbe rispondergli che lui lo è, oltre ad essere uno stronzo, ovviamente. Ma il piacere prende il sopravvento facendolo venire di nuovo. Derek geme riversandosi in lui e appoggia la fronte sulla sua spalla. Stiles si sente leggero, molto leggero. Alza a fatica il braccio e affonda le dita tra i capelli sudati di Derek accarezzandolo. Il mannaro gli bacia il segno del morso, poi si alza, lo ripulisce come può e lo solleva portandolo sul divano. "Qui" dice.

Derek sbuffa ma si stende al suo fianco. Stiles gli si accoccola addosso. "Penso ancora tu sia uno stronzo, sappilo. Uno stronzo che scopa decisamente bene però."

"Ti sarebbe cambiato qualcosa sapere che sono un mannaro?"

"No. Ma avresti dimostrato di fidarti di me."

"Mi fido di te, davvero. Solo che... non è mai finita molto bene con quelli che hanno scoperto della mia natura."

Stiles gli accarezza il petto. "Ma io ero già a conoscenza del sovrannaturale."

"Lo so, hai ragione. Mi dispiace."

"Va bene. Hai ragione anche tu: sapere che sei un mannaro non cambia la mia opinione su di te."

"Mi trovi sempre fantastico?"

"Un fantastico stronzo."

Derek sorride. "Dormi" gli dice baciandogli i capelli.

Stiles si addormenta all'istante. Si sveglia al suono del telefono trovandosi nel suo letto, da solo. 

Compagni... di affitto | SterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora