Stiles mette piede nella loro nuova casa tre giorni dopo ed è come se avesse sempre abitato lì. L'arredamento ricorda molto quello del loro vecchio appartamento con l'openspace luminosissimo e il tavolo della cucina davanti alla portafinestra che, però, dà su un piccolo giardino. "È bellissima."
"Vuoi vedere la sua cameretta?"
Stiles si lascia trascinare e si trova in una stanza davvero confortevole con al centro un lettino di legno bianco. Stiles si avvicina e lo accarezza, una triskele incisa sopra la testiera. "Questo..?"
"Sì, era della mia famiglia. Cora lo ha usato fino a qualche tempo fa. Ma quando gli ho raccontato di te, di noi, ha deciso di spedirmelo. Ti piace?"
Stiles sente gli occhi inumidirsi. "Lo adoro" dice tracciando il disegno con le dita.
Derek lo abbraccia da dietro. "Saremo felici qui, noi tre."
Stiles si gira tra le sue braccia. "E vuoi lasciarlo solo? Senza un fratellino?"
"Non correre troppo. Ancora deve nascere."
"Sì, lo so. Solo che non ne abbiamo mai parlato e, sai, io sono figlio unico e mi è mancato un fratello. Soprattutto dopo la morte di mamma."
Derek lo bacia. "Avremo tutti i cuccioli che vorrai. Due, tre, una squadra di calcio."
Stiles ride. "Idiota."
Stiles apre gli occhi: è in quella casa da nemmeno ventiquattro ore e gli sembra ancora tutto un sogno. Si gira su un fianco e trova Derek che dorme profondamente al suo fianco. Gli sposta i capelli dalla fronte meravigliandosi di quanto sembri sempre più bello ogni volta che si ferma ad osservarlo. "Cosa fai già sveglio?"
"Sei bellissimo."
Derek si volta verso di lui aprendo gli occhi. "Anche tu lo sei, ma sei ancora in convalescenza."
"Intendi che non hai intenzione di soddisfarmi per i prossimi quindici giorni?"
"Esattamente. Quindi puoi rimetterti a dormire."
Stiles apre la bocca indignato guardando Derek dargli le spalle. "Se la metti così..."
"Stiles? Cosa stai facendo?"
"Uso Federica esattamente come facevo quando tu eri solo il mio coinquilino" risponde Stiles infilandosi le mani nelle mutande.
Derek si alza di scatto dal letto. "Vado a fare un giro" dice uscendo dalla camera.
Stiles un po' ci resta male da quella reazione ma, ormai, è eccitato e sente il bisogno di venire. Si massaggia lentamente sospirando. Chiude gli occhi pensando a quanto sarebbe molto meglio se a toccarlo così fosse Derek. "Via quelle mani, ragazzino" ringhia il mannaro irrompendo nella stanza.
Gliele scaccia e prende il loro posto. Lo spoglia velocemente e riprende ad accarezzarlo da dove lo aveva interrotto. "Sarai la mia rovina" gli sussurra segandolo.
Stiles si ritrova a gemere e chiedere di più. "Der..."
"No, verrai così."
Stiles sta per protestare ma i movimenti di Derek si fanno più intensi e Stiles inarca la schiena venendo in un tempo decisamente vergognoso ma senza sentirsi completamente soddisfatti. "Fai l'amore con me" gli chiede.
"Non posso, non sei ancora abbastanza in forze."
"Ti voglio."
"Non sai quanto lo vorrei anche io. Ma la tua salute viene prima di ogni cosa. E c'è la luna piena stanotte."
"Posso toccarti?"
Derek sembra pensarci ma la mano di Stiles è già sul suo rigonfiamento. Non lo blocca, lasciandolo fare e Stiles gli toglie i pantaloni e i boxer in un colpo solo. Gli lecca il collo mentre comincia ad accarezzarlo. Un leggero ringhio esce dalla gola di Derek e le dita artigliare del mannaro segnano leggermente la schiena di Stiles che si perde estasiato a guardare le espressioni di piacere del suo compagno ritrovandosi nuovamente eccitato. Un dito di Derek gli sfiora l'apertura e Stiles si spinge all'indietro. "Piano" dice Derek ritraendo l'artiglio.
"Non mi farai del male, non me ne hai mai fatto."
"Sto perdendo il controllo" lo avvisa.
Stiles lo bacia nonostante le zanne. "Scopami."
"No."
"Lo voglio così tanto. E lo vuoi anche tu" dice sfregando la sua nascente erezione sulla coscia del mannaro.
Derek ringhia, lo prende e lo volta sul fianco. Stiles si sente rabbrividire dall'eccitazione alla consapevolezza che, con la sua forza, Derek potrebbe costringerlo a fare qualsiasi cosa. "Tieni le gambe chiuse, così" ordina.
Stiles sente il pene di Derek infilarsi tra le sue cosce e sfregare contro al suo membro provocandogli sensazioni mai provate prima. Segue i suoi movimenti alla rincorsa di un orgasmo più soddisfacente del precedente mentre le zanne di Derek gli lasciano segni sul collo e sulle spalle. Vengono assieme per poi crollare addormentati appagati, ancora nella stessa posizione.
Il giorno dopo, Stiles viene svegliato da urla. Indistinte urla, ma appena riprende coscienza di sé, capisce che è Derek.
"COSA CAZZO VUOI?" lo sente urlare e, lentamente si mette a sedere, per poi alzarsi. Deve aver dormito un bel po', dato che il sole è bello alto. Infila una maglia sopra i pantaloni del pigiama, poi va in salotto.
"VOGLIO SOLO ASSICURARMI CHE STIANO ENTRAMBI BENE!"
Stiles si trova davanti Derek e Matt, il secondo con gli occhi accesi di giallo. Entrambi si girano a guardarlo, Derek gli si avvicina subito.
"Lo mando subito via e ti preparo la colazione" gli dice, con un tono del tutto diverso da quello sentito poco prima. Stiles gli sorride e gli accarezza un braccio, poi si rivolge a Matt.
"Cosa fai qui, Matt?" chiede.
Il ragazzo sembra ritrovare un po' di lucidità e i suoi occhi tornano del colore umano.
"Ho saputo quello che è successo, le voci nel nostro mondo corrono in fretta se si tratta di cacciatrici pazze!"
Stiles guarda Derek. "Kate era una cacciatrice?" chiede e Derek assume uno sguardo colpevole, annuendo. Il ragazzo torna a rivolgersi a Matt. "Sto bene, come puoi vedere, non mi è successo nulla di grave."
"Oh" risponde sarcastico l'altro, "essere intrappolato in un appartamento infuocato, da solo, non è nulla di grave? Dovresti rivedere un po' la tua scala del pericolo, Stiles."
Stiles sbuffa. "Qualsiasi cosa sia successa, è finita bene e nessuno si è fatto male."
"Nemmeno mio figlio?"
Stiles lo guarda duro, sentendo Derek irrigidirsi. "Nemmeno mio figlio si è fatto male. Stiamo tutti bene."
Matt si avvicina minaccioso, ma guarda Derek. "Sì, state bene, ma mi pare che qui qualcuno non sappia prendersi cura di voi."
Stiles sente nettamente il ringhio fuoriuscire dal petto dell'alpha. Intreccia le dita di una mano con quelle dell'altro, sperando che quel contatto serva a tenerlo ancorato alla realtà. "Derek ci ha salvato la vita, non è colpa sua se Kate era una folle assassina. Se non fosse stato per lui, saremmo morti. Non mi pare sia stato tu a lanciarti nelle fiamme per salvarmi. O sbaglio?"
Matt risponde con un sorriso cattivo. "Se tu fossi stato con me, nemmeno ci saresti finito tra le fiamme, Stiles. E tu lo sai bene" dice, per poi uscire sbattendo la porta.
Stiles si lascia andare contro la parete e Derek è subito al suo fianco. "Stai bene? Vieni, sediamoci" dice, prendendolo in braccio e portandolo sul divano. Stiles si siede, poi gli sorride.
"Sto bene, lupone. Quell'idiota mi irrita solo" risponde, ma Derek ha un'espressione fin troppo seria. "Oh, no, Derek, non farlo!" lo rimprovera. "Non sentirti in colpa perché qualcuno, qualcuno che non sei tu, ha cercato di farci del male. Non ti azzardare!"
"Lo sai che se fossi con lui, non saresti finito in osped-"
Stiles lo interrompe. "Ospedale o meno, se io stessi con Matt, non sarei felice, lo sai? Breaking News: amo te, Derek, ed è con te che voglio stare!"
Derek sembra ammorbidirsi e Stiles gli avvolge le spalle con un abbraccio. "Voglio te, voglio la nostra famiglia, comunque vada, okay? Riesci a ficcartelo in quella zucca vuota?"
Derek si gira a guardarlo, un accenno di sorriso sulle labbra. "Non so cosa ho fatto per meritarmi te, ragazzino."
Stiles sbuffa un sorriso, alzandosi. "Lo so, sono un esserino meraviglioso. Dai, dov'è la mia colazione da convalescente?"
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Compagni... di affitto | Sterek
Fanfiction"Chi sei tu? Cosa ci fai a casa mia?" Il ragazzo si gira verso Stiles e alza il sopracciglio. "Casa tua? Veramente questa è casa mia." Oh no, Stiles è perfettamente consapevole di quello che sta dicendo. Per questo tira fuori le carte dell'agenzia e...