Quando tornano a casa, Stiles ha ancora la sabbia tra le dita dei piedi perché ha voluto fare un bagno prima di mettersi in auto, nonostante Derek l'avesse minacciato di non farlo entrare nella sua Camaro. Stiles l'aveva poi guardato con occhioni dolci e il mannaro non aveva potuto non cedere.
Quindi, Stiles si è infilato subito sotto la doccia, mentre Derek caricava la lavatrice, poi avevano pranzato insieme. Stiles non ha da lavorare né da studiare quel giorno, ma Derek ha una lezione nel primo pomeriggio, quindi alle tre lo saluta sull'uscio della porta e gli promette di tornare con il sushi quella sera.
Stiles decide di fare qualche faccenda di casa, dato che sono mancati per tre giorni, poi ignora due chiamate di Scott, ma non può fare la stessa cosa con quella di Matt.
"Sei tornato?" chiede il ragazzo.
"Sì, stamattina."
"Stai bene? Ti va di vederci? Ti posso offrire un gelato."
Stiles prende un respiro. "Matt, ascolta, se questo bambino è tuo, sarai suo padre e non ti vieterò mai di vederlo e di essere presente" dice. "Ma io non potrò essere il tuo compagno, non più."
"Non possiamo riprovarci? So che c'è lui, ma ora qualcosa ci lega..." tenta ancora.
"Lo so che sono stato stronzo con te, che ti ho tradito, ma... tengo troppo a lui, Matt, non posso rinunciare."
"Sappi che continuerò a lottare per te!" dice l'altro, poi termina la chiamata.
Stiles si lascia andare contro il divano. Quella situazione gli fa venire ma di testa e ha paura che vada tutto a rotoli. Decide di rilassarsi guardando un film.
Puzza. Stiles si sveglia tossendo, come se gli mancasse l'aria nei polmoni e, quando apre gli occhi vede solo fumo denso e scuro. Cerca di alzarsi, portando istintivamente le mani a proteggere la pancia, cercando di arrivare alla porta di ingresso, solo che quello che vede lo paralizza. La porta è avvolta dalle fiamme. Fiamme che stanno raggiungendo anche le pareti e si dirigono verso la cucina. Si guarda intorno per cercare il cellulare o per raggiungere le finestre, ma l'aria fa sempre più fatica a raggiungere i polmoni e vede tutto nero.
Bip. Bip. Bip.
Quel suono insopportabile spinge Stiles ad aprire gli occhi. Vede tutto bianco attorno a sé e si sente terrorizzato come poche volte nella vita. Vorrebbe parlare, chiedere qualcosa a qualcuno ma le parole non escono dalla sua bocca troppo arida perfino per aprirsi. "Ehi, figliolo, sono qui."
"Pa-papà" sussurra flebilmente.
"Hai sete?"
Stiles annuisce e John gli passa un bicchiere con una cannuccia. "Fai piano. Bravo, così."
"Der?" chiede.
John gli accarezza i capelli. "Sembri stanco. È meglio se riposi ancora un po'."
Stiles vorrebbe dirgli che non è così, che sta bene, ma gli occhi gli si chiudono e si addormenta di nuovo.
La seconda volta che apre gli occhi si ritrova solo in quella stanza sempre troppo bianca per i suoi gusti. Ha capito che si trova in ospedale e ricorda vagamente le fiamme che avvolgevano il loro appartamento ma non riesce proprio a capire perché John si trova lì ma Derek no. Si gira e vede un'ombra nell'angolo alla sua destra. "Der."
"Ehi, ragazzino. Come stai?"
Stiles allunga una mano a fatica e Derek la prende, sedendosi al suo fianco. Sorride appena. "Meglio ora che sei qua."
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Compagni... di affitto | Sterek
Фанфик"Chi sei tu? Cosa ci fai a casa mia?" Il ragazzo si gira verso Stiles e alza il sopracciglio. "Casa tua? Veramente questa è casa mia." Oh no, Stiles è perfettamente consapevole di quello che sta dicendo. Per questo tira fuori le carte dell'agenzia e...