"Pro-pronto?"
"Stiles, dormivi?" è Matt.
"Mh, sì, mi sono svegliato presto per accompagnare Scott" risponde, ripensando anche al dopo, sentendosi arrossire.
Derek deve averlo portato in camera in braccio.
"Ti va di venire da me? Preparo la cena!" chiede il ragazzo.
Stiles si guarda intorno: nessun segno di Derek, nessun biglietto, nessun messaggio. Niente. "Sì, porto il dolce!" dice, per poi salutare e riattaccare.
Si alza, facendo un po' di fatica sulle gambe, il tavolo è stato abbastanza scomodo. Il salotto è completamente in ordine e anche la cucina. Sa che Derek non c'è perché la porta di camera sua è socchiusa, quindi si infila in doccia e comincia a prepararsi per la serata. Arriva da Matt in perfetto orario (non dopo aver controllato decine di volte il cellulare) e il ragazzo lo accoglie in modo decisamente caloroso.
"Ciao, bellezza" gli dice, una volta liberate le sue labbra.
"Ehi, cos'hai preparato? Io ho comprato una torta alle fragole!"
"Cucina messicana, mia nonna mi ha insegnato alcuni piatti quando da piccolo passavo le estati lì."
Quando si siedono a tavola, prima di cominciare, Stiles pensa sia ora di sputare il rospo. "Matt, sei un beta o un omega?" chiede a bruciapelo.
All'altro cade la forchetta dalle mani. "Scott è il tuo Alpha, quindi" risponde, una volta ricomposto. "Mi dispiace non avertelo detto, pur sentendo il suo odore su di te, ma pensavo avresti avuto paura. Sono un omega, sono sempre stato solo."
Stiles annuisce. "Posso capirlo, ma sappi che non mi spaventi, nemmeno ora, e che non credo che tutti gli omega siano delle bestie con problemi sociali."
Matt gli sorride. "Quindi sai anche del resto, immagino."
"Sì, so che vivo con un Alpha."
Matt lascia cadere la conversazione, cominciando a parlare dei corsi e poi di alcuni problemi che ha con un vicino troppo rumoroso. Stiles gli descrive le giornate co Scott, dicendogli che ci è rimasto male quando gli ha dato buca e Matt gli spiega che non voleva creare problemi lupeschi. Lavano i piatti insieme, schizzandosi con la schiuma e Stiles ogni tanto non può fare a meno di controllare ancora il cellulare. Proprio quando lo sfila per l'ennesima volta dalla tasca, Matt gli afferra i fianchi da dietro. "Ora posi il cellulare e vieni di là con me, bel ragazzo?" chiede con voce suadente.
Stiles è così arrabbiato per Derek che l'ha di nuovo preso in giro, che si gira nella presa e gli avvolge le gambe intorno alla vita. Sono subito a letto, nudi e Matt si sta spingendo dentro di lui. È tutto molto frenetico, forse perché non riescono ad avere un loro momento da una settimana, ma a Stiles sembra quasi sbagliato. Matt viene prima di lui, affondando fino in fondo, poi esce da Stiles, dicendo che vuole farlo venire nella sua bocca. Stiles non ha niente in contrario, quindi apre le gambe per far mettere comodo l'altro.
"E questo?" chiede Matt, sfiorandogli piano una porzione di pelle nell'interno coscia.
La sensazione di un morso di Derek, dato proprio in quel punto, ritorna così prepotente nella mente di Stiles, che gli si blocca il respiro. Matt si alza, rimettendosi i jeans, mentre Stiles cerca di afferrare i suoi vestiti e coprirsi in fretta. "Matt-" cerca di parlare.
"Stiles, esci da casa mia e non farti più vedere, okay? Sono così furioso che ho paura di non controllarmi" e si chiude in bagno.
Stiles finisce di rivestirsi, gli scrive un biglietto che lascia sul comodino, poi chiama un taxi e torna a casa.
Quando entra in casa, c'è la luce della tv che illumina il salotto e la figura di Derek seduta sul divano. Stiles richiude la porta, posa le chiavi e prende un respiro, nello stesso momento in cui Derek si alza e gli va in contro... sorridendo? "Avevo fatto la spesa e cucinato tutto il giorno per stasera, ma forse avremmo dovuto prima parlare sul serio, capisco se ti sei spav-" e si ferma, annusando l'aria intorno a Stiles e arretrando di nuovo. "Sei andato a letto con lui" dice, e le parole escono fuori come un ringhio.
Stiles abbassa la testa, colpevole. "Tu non-non c'eri e non mi hai scritto e... e ho pensato che ti fossi pentito e che era solo una scopata..."
"Stamattina ti ho detto che mi piaci, Stiles! Ho dormito abbracciato a te e ti ho portato a letto quando mi sono reso conto che ti saresti svegliato con la schiena a pezzi! Ma hai ragione, sono stato una bella scopata che ti ha distratto momentaneamente dal tuo fidanzatino!" grida Derek, avviandosi verso la sua camera.
"Aspetta!" lo blocca Stiles. "Ho sbagliato, lo so e non posso giustificarmi, ma mi sono solo sentito usato e... e anche tu mi piaci, un sacco! Quindi ho avuto paura e volevo che tu sentissi il suo odore e non volevo pensare a questa mattina, ma ogni suo tocco mi ricordava che i tuoi erano decisamente migliori, che i tuoi occhi sono più belli dei suoi, che mi piace più litigare con te che parlare con lui. Solo che eri sparito e non avevamo parlato e sono andato in panico e tu hai Kate" dice, tutto di un fiato.
"Con Kate ci vado, anzi, andavo solo a letto" dice Derek e si riavvicina. "E ti ho lasciato un biglietto, stamattina. Ho pensato che l'avessi letto e che ti fosse sembrato troppo, che avevi bisogno di pensare, ma-."
"Non c'era niente da nessuna parte!"
"Sul tuo comodino."
Stiles si fionda in camera, sposta ogni oggetto dal comodino, ma non c'è nulla quindi si abbassa per guardare sotto il letto. Un piccolo foglio bianco.
"Stasera cucino io, ho lezione fino alle sei."
Stiles lo legge più volte, poi torna nell'altra stanza. Derek si è seduto di nuovo sul divano.
"Non voglio Matt" dice sicuro, gli occhi lucidi, allungando una mano verso Derek.
Derek che la afferra e si alza. "E cosa vuoi?" chiede.
"Voglio te."
"Una relazione esclusiva?" chiede il mannaro, facendo lampeggiare per un istante gli occhi di rosso.
"Esclusivissima" risponde Stiles, accarezzandogli una guancia. "Mi dispiace."
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Compagni... di affitto | Sterek
Fanfic"Chi sei tu? Cosa ci fai a casa mia?" Il ragazzo si gira verso Stiles e alza il sopracciglio. "Casa tua? Veramente questa è casa mia." Oh no, Stiles è perfettamente consapevole di quello che sta dicendo. Per questo tira fuori le carte dell'agenzia e...