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Durante tutto questo tempo ho avuto la possibilità di allenarmi ed evolvermi. Non so se essere fiera di ciò che sono diventata, spesso mi tocca prendere decisioni senza pensarci troppo con il cuore e agire solo con la testa, anche se questo forse, mi rende più umana di quanto io sia.

Ho avuto la possibilità di partecipare a capo di alcune missioni suicide X-Men e Charles ritiene che qui sia sprecata visto che lá fuori c'è il finimondo ma non so quanto possa avere ragione, non ho mai salvato intenzionalmente delle vite, tutto il contrario.

- Smettila di torturarti. - disse Charles affiancandomi - So di aver scelto la persona giusta. Non mi sbaglio mai. -

- Charles ti ringrazio per la fiducia... ma stai parlando con qualcuno che si è lasciata controllare da uno stupido attivatore per poi uccidere la propria madre. Cosa pensi che io possa fare là fuori? -

- Gli umani e i nostri nemici non sono a disposizione di queste sostanze e anche se lo fossero non avrebbero più effetto su di te nonostante i tuoi sensi siano ipersviluppati. Anche se gli umani non ci amano forse, cercando di proteggerli, capiranno che in realtà siamo dalla loro parte e che non siamo creature malvagie e così diverse da loro. -

- Pensi che gli dobbiamo dimostrare qualcosa dopo come ci hanno sempre trattato? -

- No ma su questo pianeta ci viviamo anche noi e tutti dobbiamo collaborare se vogliamo che tutto fili liscio. Loro hanno paura perché non riescono a controllarci e perché possiamo fare loro del male se solo volessimo. Non è così ma non lo hanno ancora capito. Non vuoi riscattarti? Sentirti una persona migliore? So che questa vita non ti ha dato il massimo ma puoi migliorare le cose e proteggere gli altri. C'è chi ha bisogno di noi. Gli Avengers sono morti e dispersi... -

- Sto reclutando una squadra per questo motivo, Xavier. Ma ho l'impressione che alcuni di loro nonostante si siano offerti abbiano paura. Io non voglio averli sulla coscienza e non voglio costringerli. Non sono psicologicamente pronti. -

- Se andassi tu? Io li sottoporrò ad altri allenamenti e quando si sentiranno pronti magari ti raggiungeranno. Che ne dici? -

Lo guardai. Dove sarei andata da sola? So cavarmela ma non ho mai vissuto nel mondo esterno, non so come funzioni...

- Charles, io... Non so come funzioni il mondo esterno. -

- È più facile di tutto quello che hai affrontato fin'ora. È... È normale... -

- E che significa? Devo poter contare su qualcuno, una guida. -

- Ogni volta che avrai bisogno di una guida io ci sarò. -

Annuii.

- Facciamolo. -

In men che non si dica feci le valigie e avvertii i ragazzi. Loro non erano così dispiaciuti di non dovermi accompagnare e Giselle sembrava essere molto soddisfatta.
Sento come se mi stessi sacrificando in qualche modo.
Con quale probabilità spero di uscire viva se gli Avegers stessi ci hanno rimesso la pelle? E come se non bastasse sono sola. Almeno, non ho un titano da affrontare.

- Su questo biglietto troverai l'indirizzo. Queste invece sono le chiavi. Su ognuna c'è scritto cosa apre. -

Lo presi dalle mani di Charles e vi lessi sopra, poi tornai a guardarlo.

- New York? Scherzi? -

- No. -

- Io non... È così grande... Perché proprio New York? -

- Peter Parker non c'è più. Forse tu puoi mantenere e salvaguardare quella grande metropoli. -

- Io non riuscirò a fare metà di quello che ha fatto lui. -

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