page VIII : il suo numero.

152 15 9
                                    

Fecero il viaggio in silenzio

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Fecero il viaggio in silenzio.
C'erano un sacco di cose che avrebbero voluto dirsi, ma non sapevano come iniziare la conversazione.

Come già detto, si fermarono sulla strada per comprare una bottiglia di whiskey, ed ebbero una lite con un commesso.

Fin da quando erano entrati il commesso - sulla cinquantina, grasso, mal ridotto e con in bocca un sigaro e con due enormi chiazze di sudore sotto le ascelle- li guardava insistentemente, come se avesse predetto le azioni di Baji.

Ed eccolo li, davanti ai due giovani, mentre Baji negava di aver appena infilato dentro ai suoi pantaloni una bottiglia di Moonshine, ovviamente con scarso successo.

-"Signore, si sbaglia, non oserei mai rubare, ma sono molto lusingato per questo suo interessamento alla protuberanza presente nei miei pantaloni" - iniziò a spiegare -"sá sono sempre stato un uomo con membro decisamente grande ed è sempre stato un problema-".

L'uomo guardava Baji, sapeva che stesse raccontando una grandissima balla, ma voleva sapere dove sarebbe andato a finire il discorso.

Intanto Chifuyu, decisamente poco attento a quello che dicesse il moro, preferí interessarsi ad altro.
Ad un bottone.
Un piccolissimo bottone.
Era proprio bello, color caramello, lucido, totalmente differente dagli altri della fila, blu.
Il bottone si trovava in una situazione di estrema delicatezza, con una forza e una intraprendenza mostruosa, teneva a sé, i due lembi della camicia del commesso, sulla pancia.

Fú proprio lui a salvarli, un piccolissimo e insignificante, bottone.
Decise di saltare dalla camicia dell'uomo proprio nel momento in cui Baji iniziò a descrivere il disagio e la difficoltà della maturbazione.

E poi, poof.

Il bottone saltò, voló in direzione di Chifuyu e colpí in pieno una delle bottiglie degli scaffali, rompendola.

-"Oh cazzo!"-, il commesso diete una spallata a Baji e si diresse verso la bottiglia, cadendo poi rovinosamente dopo essere scivolato sul liquido color castagna.

-"Beh grazie ancora e arrivederci!"-.
Gli urlò Baji, uscendo con Chifuyu dal market, mettendosi a correre verso Cad, ormai calda dopo essere rimasta sotto il sole, e sollevando in aria le due bottiglie di whiskey appena prese.

-"AHAHHA grazie mille Dionisio!"-.
-"Baji-kun, Dionisio era il dio del vino, non dell'alcool"-. lo corresse Chifuyu aprendo la bortiera di Cad.
Baji mise i piedi sull'anta e si aggrappò al tetto dell'auto tenendosi con le braccia, il petto in avanti.
-"Beh, vino o whiskey, ho proprio voglia di farmi una bella sbronza, e lui ha decisamente esaudito il mio desiderio"-.

La camera puzzava di sperma e fumo e sudore e whisky, di moquette vecchia e fieno acre, cuoio di sella, sterco e sapone da poco.

I swear it [Chifuyu and Baji]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora